I sistemi sanitari, in ogni parte del mondo, sono chiamati ad affrontare diverse sfide: dalla carenza di personale specializzato all’aumento delle disparità sanitarie, fino alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, per offrire un’assistenza sostenibile e accessibile a tutti.
Royal Philips ha individuato i principali trend in ambito health tech che mostrano come le innovazioni nell’intelligenza artificiale, nell’assistenza virtuale e nella sostenibilità possono fare la differenza per supportare gli operatori sanitari e i pazienti, con benefici per la società in generale.
L’automazione e l’intelligenza artificiale saranno sempre più presenti nella quotidianità di medici e infermieri per accelerare le attività di routine, con l’obiettivo di alleggerire il carico sugli operatori sanitari, anche a seguito della persistente carenza di personale. Nell’imaging diagnostico, per esempio, l’integrazione dell’AI può consentire ai radiologi e agli ecografisti di avere una qualità dell’immagine più elevata, effettuare diagnosi più precise e di concentrarsi maggiormente sulla cura dei pazienti. Come evidenzia un recente sondaggio Bain & Company, i leader del settore sanitario individuano le maggiori potenzialità di queste nuove tecnologie nella riduzione dei carichi amministrativi: grazie alla possibilità di automatizzare la documentazione dei pazienti i medici avranno più tempo per concentrarsi su attività di maggior valore.
La collaborazione virtuale sarà sempre più determinante per mitigare l’impatto della carenza di personale e di competenze, migliorando l’accesso alle cure nelle aree remote dove è più forte la mancanza di medici e infermieri specializzati. Questi modelli hub-and-spoke basati sul cloud stanno portando importanti benefici sia nel campo della radiologia che degli ultrasuoni, estendendo l’accesso alle cure specialistiche e mantenendo gli stessi standard in tutto il sistema sanitario. I medici più esperti possono infatti supportare a distanza i colleghi meno esperti o in aree remote e comunicare con i pazienti, sia che si trovino in ospedale, in una clinica o in qualsiasi altra sede. Anche i programmi di tele-terapia intensiva saranno fondamentali per migliorare l’assistenza dei pazienti, alleggerendo il carico di medici e infermieri grazie al monitoraggio basato sull’AI.
I progressi nella diagnostica integrata consentiranno a diversi specialisti sanitari di scambiare più facilmente i dati dei pazienti ottenuti da fonti sempre più diversificate, come l’imaging, la patologia digitale e la genomica, permettendo loro di lavorare insieme in modo più efficiente ed efficace. La collaborazione multidisciplinare, inoltre, consente ai medici di ritrovare maggiore coerenza nei loro risultati, creando un feedback continuo che può aiutare a ottimizzare ulteriormente i processi diagnostici.
L’interoperabilità rappresenta una sfida costante nel settore sanitario, tanto da essere identificata dai leader della sanità nel rapporto Future Health Index 2023 di Philips come uno dei quattro principali fattori di successo per integrare l’assistenza di persona e quella virtuale in tutti i contesti. Le nuove funzionalità di interoperabilità possono riunire dispositivi e sistemi medici diversi in un’unica interfaccia per creare una panoramica completa delle condizioni di un paziente. Innovazioni recenti come gli avatar visivi dei pazienti, inoltre, possono fornire ulteriori informazioni, traducendo i dati complessi dei pazienti in una visione sintetica di facile comprensione.
L’analisi predittiva è una delle tendenze più promettenti della tecnologia sanitaria negli ultimi anni: il 39% dei leader della sanità intervistati per il rapporto Future Health Index 2023 di Philips prevede di investire nell’AI per migliorare la previsione dei risultati. Già oggi l’analisi predittiva aiuta gli operatori sanitari a rilevare rischi per la salute del paziente sulla base dei segni vitali e di altri dati, fornendo un importante supporto soprattutto nelle cure acute, dove la vita di una persona può dipendere da un intervento tempestivo. L’analisi predittiva, inoltre, può aiutare a curare i pazienti a casa, attraverso il monitoraggio da remoto.
La necessità di un’assistenza sanitaria più equa e sostenibile non è mai stata così urgente. La tecnologia sanitaria può contribuire a colmare molte delle lacune del settore sanitario, riducendo allo stesso tempo l’impatto del settore sull’ambiente. Un ruolo sempre più determinante avranno le partnership volte a promuovere l’equità nell’accesso alle cure, specie in comunità emarginate e svantaggiate.
Gli smartwatch e l’ampia varietà di dispositivi sanitari intelligenti, sempre più sofisticati sul mercato, in grado di monitorare persino i parametri vitali di chi li indossa, stanno aiutando le persone a essere più consapevoli dell’importanza di seguire stili di vita più sani ed equilibrati. La gravidanza è un’area in cui le app su smartphone, come Philips Pregnancy+, utilizzata dal Dipartimento della salute e dei servizi alle persone del Michigan negli Stati Uniti, possono offrire un comodo accesso a informazioni di educazione sanitaria e a servizi offerti da fornitori locali utili alle future mamme.
La digitalizzazione offre enormi possibilità di assicurare cure più efficaci e in maniera più efficiente, ma tutto questo ha un prezzo. L’assistenza sanitaria, infatti, genera circa un terzo dei dati globali e la crescita del 36% dei dati sanitari stimata tra il 2018 e il 2025 è la più rapida di qualsiasi altro settore. La costruzione di infrastrutture digitali sostenibili, come soluzioni cloud a zero emissioni di carbonio, l’utilizzo di hardware in un’ottica di economia circolare e lo sviluppo di software sostenibili saranno determinati per ridurre l’impronta carbonica del settore sanitario.
Allo stesso tempo, criteri ESG influenzeranno sempre di più i metodi di valutazione e di scelta dei fornitori, specie nell’ambito degli appalti pubblici. I fornitori stessi saranno chiamati a comunicare in modo trasparente informazioni relative alle prestazioni di loro prodotti e attrezzature, al loro impatto ambientale e alle strategie di sostenibilità messe in atto.
E vista la maggiore consapevolezza del legame tra la salute del Pianeta e quella umana, le istituzioni sanitarie saranno sempre più impegnate a ridurre la propria impronta ambientale, adottando tecnologie efficienti, capaci di ridurre l’utilizzo di risorse naturali, come l’acqua. Anche Philips, pur non essendo un’impresa ad alto consumo idrico, ha avviato un programma per ridurre il proprio consumo totale di acqua del 5% rispetto al livello del 2019.