È stato inaugurato, alla presenza dei rappresentanti della Provincia autonoma di Trento, di Trentino Sviluppo e dell’Università di Trento, il nuovo Hub Scienze della Vita di Trentino Sviluppo. Si tratta di un centro attrezzato, realizzato a Pergine Valsugana in viale Industria n. 45 e dedicato alle startup attive nel settore delle biotecnologie. Al suo interno laboratori condivisi, uffici e spazi per le imprese. Prima insediata Alia Therapeutics specializzata nell’editing genomico. A fianco, in un secondo compendio di proprietà di Trentino Sviluppo, ha sede Immagina Biotechnology, scaleup attiva nel campo della genomica.

Accentrare in un unico spazio competenze e tecnologie per dar vita a collaborazioni virtuose, dove l’investimento pubblico stimoli l’iniziativa privata nel complesso ambito delle biotecnologie. È questa la scelta di sistema che sta alla base dell’apertura del nuovo Hub Scienze della Vita di Trentino Sviluppo a Pergine Valsugana.

Le “Life Sciences” sono infatti una delle quattro aree di specializzazione intelligente del territorio individuate dalla Smart Specialisation Strategy della Provincia autonoma di Trento, lo strumento programmatico che orienta gli interventi delle politiche di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione in Trentino.
Una scelta di sistema, come ha evidenziato l’Assessore allo Sviluppo economico, lavoro, università e ricerca, «che valorizza un settore fondamentale per la crescita sostenibile del territorio, quello delle scienze della vita. L’idea di accentrare in un unico spazio come questo competenze e tecnologie è mirata a dar vita a collaborazioni virtuose e a far sì che questo investimento pubblico iniziale stimoli l’iniziativa privata e permetta alle startup innovative del territorio di essere competitive a livello italiano e internazionale e, perché no, di farsi notare da grandi gruppi o investitori che possano a loro volta supportarle nella crescita».
«L’hub di Pergine Valsugana – sottolinea Sergio Anzelini, presidente di Trentino Sviluppo – risponde alla necessità di spazi da parte delle aziende innovative del territorio, nella direzione del nuovo Polo Scienze della Vita che verrà realizzato a Rovereto. A regime, ultimata anche questa seconda struttura, saranno mantenuti entrambi i poli. L’idea è quella di valorizzare il CIBIO anche in riferimento alle potenzialità imprenditoriali delle startup nate in questo importante contesto di ricerca. Per rendere il territorio più competitivo, in una partita importante come quella delle biotecnologie, serve interazione tra i diversi attori dell’ecosistema. Interazione favorita in contesti come quello che oggi inauguriamo».
L’hub avrà una superficie di oltre 1.000 metri quadrati, così suddivisi: 325 mq di laboratori, 208 mq ad uso ufficio e più di 500 mq da destinare alla logistica. I laboratori sono stati equipaggiati con macchinari d’avanguardia per un valore complessivo di circa 280 mila euro. Tra le tecnologie a disposizione delle aziende, ci sono: cell-counter, nucleofector, cappe chimiche e biologiche, shaker, autoclavi e frigoriferi per la conservazione delle cellule.
Paolo Macchi, direttore del Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata – CIBIO dell’Università di Trento, spiega: «Più o meno ogni due anni, al Dipartimento CIBIO, nasce una startup. Tra quelle più recenti, abbiamo Alia Therapeutics, fresca di trasferimento in questi nuovi spazi a Pergine, ma anche realtà impegnate nello studio del microbioma e nell’utilizzo dell’RNA per scopi terapeutici e di diagnosi. Per noi, queste attività sono un valore aggiunto, perché offrono prospettive lavorative ai nostri laureati e arricchiscono il territorio di competenze innovative. È importante, quindi, che il sistema territoriale nel suo complesso intervenga per supportare le startup nella loro crescita anche in termini di spazi e di infrastrutture, come nel caso di questo hub».
La scelta dell’immobile di viale Industria, n. 45 non è casuale. Proprio accanto, infatti, due anni fa Trentino Sviluppo è stata protagonista di un’operazione immobiliare in cui erano coinvolte Areaderma, importante impresa con esperienza trentennale nella cosmetica, e Immagina Biotechnology, scaleup della genomica. La prima, proprietaria di un immobile in Viale Industria a Pergine, si trovava in fase di espansione e aveva deciso di cambiare sede. La seconda cercava invece lo spazio giusto per dare vita a nuovi progetti industriali. A fare da intermediaria è subentrata Trentino Sviluppo che ha acquistato da Areaderma l’immobile di viale Industria e lo ha dato in locazione ad Immagina Biotechnology.
Al fine di rafforzare il cluster, Trentino Sviluppo ha quindi preso in locazione lo stabile adiacente, trasformandolo da “capannone industriale” a incubatore. Al suo interno, oltre alla neo insediata Alia Therapeutics, potranno lavorare in piena autonomia altre tre imprese.
«Alia Therapeutics – spiega la CEO Letizia Goretti – è la prima azienda italiana specializzata nell’editing genomico con CRISPR per la cura di malattie rare. Questa tecnica di gene editing permette la correzione mirata di sequenze di DNA per eliminare o sostituire sequenze dannose».
L’azienda è stata fondata nel 2018 dal team di Anna Cereseto al CIBIO e nel 2019 ha ottenuto il suo primo investimento, guidato da BiovelocITA, il primo acceleratore di biotech italiano. A circa cinque anni dalla nascita, Alia sta crescendo ed ha raccolto ulteriori importanti investimenti. L’ultimo, guidato da Sofinnova Partners nel 2023 ha portato nuovi finanziamenti per accelerare la ricerca ed accrescere la competitività internazionale. «Alia – conclude Goretti – ha un rapporto molto stretto col suo territorio e la sua aspirazione è quella di continuare a espandersi a livello locale e crescere nel panorama internazionale della medicina genetica».