Si chiamano Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali (Pdta) e sono delle vere e proprie road-map, con cui è possibile seguire e certificare tutto il percorso di cura di un paziente fin dal momento iniziale della diagnosi. L’adozione dei Pdta aiuta a evitare prescrizioni improprie e secondo quanto stimato dal Ministero della Salute, potrebbe far risparmiare 8 miliardi di euro al nostro sistema sanitario. Questo è stato rilevato da un’indagine condotta dalla FIASO, le federazione di ASL e ospedali, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano e con il supporto non condizionato della multinazionale farmaceutica Celgene. Lo studio analizza il livello di alfabetizzazione informatica, che è uno dei principali requisiti per la diffusione dei Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali (Pdta). E’ ancora scarso infatti il supporto di soluzioni informatiche, che vengono applicate solo al 16% dei Pdta, mentre il 68% delle aziende ritiene che gli strumenti di Information and Communication Technology possono migliorare i processi di cura con particolare riferimento alla documentazione e all’adesione del paziente alle terapie. Questa ricerca è stata presentata ieri nella sede dell’Asl di Milano. La ricerca ha visto la partecipazione di 43 aziende con sede in 14 Regioni, tra cui 26 Asl, 14 aziende ospedaliere, 2 Irccs e un’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria. Tra il campione delle aziende che hanno preso parte alla ricerca è risultato che i Pdta attivi, o di prossima attivazione sono 338, di cui 293 pienamente funzionanti, mentre 45 partiranno entro l’anno. I Pdta sono più diffusi al Nord, con 129 in Lombardia, 67 in Emilia Romagna, 40 in Toscana e 26 nel Lazio. Nel Sud sono stati rilevati 44 Pdta con riferimento a 8 aziende facenti parte del campione analizzato. Lo studio registra quindi una significativa diffusione dei Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali, augurandosi una sua sistematica adozione in funzione di una maggiore efficacia dei percorsi di cura e di un risparmio economico delle risorse a disposizione del nostro sistema sanitario nazionale.