Si è tenuta la “posa della prima pietra”, che ha certificato l’inizio dei lavori di ristrutturazione complessiva del Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini, resa possibile grazie all’impegno di una cordata di tre Associazioni del territorio, la Onlus “Il Germoglio”, CIA-Conad e Arop Odv.

Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti delle tre Associazioni di donatori, Roberto Romagnoli Arop, Denis Amadori, Il Germoglio Onlus, Maurizio Pelliconi, Presidente ANCD Conad, e per l’Azienda della Romagna la direttrice medica dell’ospedale Infermi di Rimini Francesca Raggi, Enrico Sabatini direttore della UO Attività Tecniche Rimini, con l’architetto Davide Brugè, Gianluca Vergine, Direttore della Pediatria dell’ospedale di Rimini, Roberta Pericoli, Responsabile dell’ Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Rimini, Elisabetta Montesi, Responsabile Fundraising, marketing e comunicazione sociale Azienda Usl della Romagna.

Il Day Hospital oncologico pediatrico, attualmente, prevede 3 stanze di degenza con un letto ed una poltrona per terapia in ogni stanza, una piccola sala giochi in cui sono presenti due poltrone per chemioterapia, una medicheria, l’ambulatorio psicologico, e un ambulatorio medico. Inaugurato nel 2015, fu realizzato anche all’epoca grazie ad un consistente lascito testamentario della signora Serafina Giuliani, che permise di fare un importante passo in avanti nell’accoglienza e nella cura dei bambini ammalati di tumore, in precedenza curati in alcune stanze dedicate all’interno del DH pediatrico, dalle quali non potevano uscire durante l’erogazione dei trattamenti chemioterapici, perché la condizione di particolare suscettibilità alle infezioni li rendeva vulnerabili.
Negli ultimi anni, tuttavia, l’aumento del numero dei pazienti che afferiscono al centro di Rimini, sia per patologia onco ematologica che per patologia ematologica complessa, ha reso le attuali dotazioni strutturali carenti rispetto alle esigenze dei bambini e dei loro genitori.
La sala giochi e la sala di attesa sono ormai troppo piccole, le stanze di degenza non sono più sufficienti per espletare tutte le attività. Gli ambulatori, infine, a causa dell’aumento del volume di attività, sono stati spostati in un’altra sede.
Ed è stato proprio grazie al nuovo contributo delle tre Associazioni, che hanno promosso iniziative di raccolta fondi presso i propri partner e donatori, per una cifra già oggi di 300.000, è stato possibile ripensare agli spazi in ottica delle nuove esigenze di cura emerse, con il progetto che oggi, nel rispetto dei tempi prefissati, finalmente prende corpo, con l’avvio degli interventi strutturali e funzionali del reparto.
La realizzazione del nuovo Day hospital in particolare, presso il Corpo nord, scala D, 1 piano, si estenderà nei locali precedentemente occupati da altri servizi sanitari, incrementando la superficie di ulteriori 350mq; incremento che permetterà al Centro del nosocomio riminese di fare un ulteriore passo avanti verso la cura, globalmente intesa, dei bambini ammalati di tumore e delle loro famiglie.
ll progetto nello specifico, si pone l’obiettivo di accogliere i bambini in trattamento di cura, in spazi adeguati sia funzionalmente e anche sotto l’aspetto dell’umanizzazione come elemento distintivo. Prevede quindi sale di attesa e svago dove gli elementi di arredo così come le pareti, interagiscono direttamente con il bambino; sono state ispirate al bosco quindi ogni elemento ricorda tali aspetti. Un ulteriore elemento significativo è rappresentato dal disimpegno alle stanze di degenza, progettato in modo tale da rappresentare un percorso intervallato da casette a segnalare i locali del reparto pediatrico. In ultima analisi il bambino e la propria famiglia, si sentiranno accolti da una struttura sanitaria adeguata con tutti i comfort necessari per fare sentire il paziente pediatrico “a casa”.
I locali progettati seguendo questo orientamento progettuale, considerate le esigenze del reparto sono: 3 camere di degenza per un totale di 6 posti letto; 6 ambulatori specialistici; 1 locale svago per i bambini in trattamento di cura; 1 locale attesa con annessa reception/segreteria; 1 locale infermieri; n.1 medicheria; locali di supporto. Il costo complessivo dell’intervento, è stimato in 650.000 euro.
Per questa ragione la raccolta fondi promossa dai tre partner, continuerà anche nei prossimi mesi, per raggiungere l’obiettivo ultimo di coprire gli interi costi di realizzazione dell’opera.
Gratitudine e riconoscenza sono state espresse dai vertici dell’Azienda usl della Romagna, rappresentati da Francesca Raggi, Direttrice dell’Ospedale Infermi di Rimini e da Roberta Pericoli, Responsabile della Oncoematologia Pediatrica, per questo fondamentale supporto che Arop, Il Germoglio e Conad hanno inteso dare, quale ennesima attestazione di fiducia ai professionisti, al nostro ospedale e alla sanità pubblica della Romagna.