Arriva un nuovo primario alla guida del Laboratorio analisi dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei: si tratta del dottor Fabio Savini che nelle scorse settimane ha assunto la direzione del reparto. Il professionista, originario di Pescara, è risultato il primo in graduatoria nel concorso bandito negli scorsi mesi dall’Ares Sardegna per la Asl Ogliastra. Fabio Savini subentra al dottor Sergio Mario Pisu, a cui la direzione aziendale rivolge i più sinceri ringraziamenti per il lavoro svolto negli ultimi anni.

«Ho avuto ottime impressioni nei miei primi giorni qui a Lanusei – spiega il nuovo direttore – il personale del Laboratorio analisi è composto da professionisti entusiasti del proprio lavoro. Si tratta di un’équipe molto giovane, un aspetto che ritengo positivo, perché i giovani hanno sempre voglia di crescere e di non sedersi sulle proprie abitudini».

Classe 1963, Fabio Savini si è laureato in Medicina e Chirurgia all’università degli studi “Gabriele D’annunzio” di Chieti. Dopo essersi specializzato in Patologia clinica, successivamente ha conseguito, sempre nell’ateneo abruzzese, il dottorato di ricerca in scienze Biomediche e Citomorfologiche. La sua esperienza professionale è molto lunga ed è maturata soprattutto in Abruzzo. Prima del suo approdo nella Asl Ogliastra, Savini ha diretto per otto anni il laboratorio di Tossicologia dell’ospedale “Santo Spirito” di Pescara che ha fondato come unità operativa ed è tuttora centro di riferimento regionale per l’Abruzzo. In precedenza è stato responsabile per l’implementazione e lo sviluppo di Biotecnologie avanzate per il Laboratorio analisi dell’ospedale di Pescara. Savini è stato per anni il referente dell’università di Chieti per la scuola di specializzazione in Biochimica clinica. Il nuovo primario può vantare, inoltre, più di cento pubblicazioni scientifiche in prestigiose riviste internazionali.

«La mia priorità – evidenzia Savini – sarà quella di cercare di ottimizzare il servizio offerto dal Laboratorio sia verso l’utenza del territorio, sia verso quella ospedaliera. Da questo punto di vista – continua il neodirettore – sarà importante rapportarsi con gli altri primari dell’ospedale per individuare le necessità cogenti da soddisfare. Inoltre – prosegue Savini – mi piacerebbe rinnovare un percorso di qualità che già esisteva in questa struttura, attraverso l’alta formazione della nostra équipe. Migliorare la qualità significa, infatti, migliorare l’attività del Laboratorio. E questo si traduce – conclude il primario – in una maggiore soddisfazione dell’utenza».