ORL di Vittorio Veneto, in sala operatoria entrano intelligenza artificiale, telecamere, visori e la ventilazione “mininvasiva”
L’Unità operativa di otorinolaringoiatria di Vittorio Veneto, diretta dal dr Andy Bertolin, parteciperà a un progetto di ricerca nazionale multicentrico per l’applicazione dell’intelligenza artificiale in laringologia.
Lo studio prevede l’utilizzo di un software che elaborerà le immagini videoendoscopiche di pazienti che presentano neoformazioni della laringe e delle corde vocali; un sofisticato algoritmo elaborerà i parametri raccolti dall’occhio elettronico fornendo dati e percentuali di rischio di malignità.
“Questa tecnologia – spiega il dr Bertolin – ci consentirà, in un prossimo futuro, di diagnosticare in maniera molto precoce le lesioni delle corde vocali che potrebbero evolvere in tumore, consentendo un approccio chirurgico precoce e mininvasivo”.
“Sempre nell’ambito delle innovazioni – sottolinea il primario – va ricordato come la chirurgia endoscopica con il laser, assistita da telecamere Full HD e 4K, e con la potenzialità di utilizzo di particolari visori per la visualizzazione in 3D del campo operatorio, stia rivoluzionando l’approccio ai tumori della laringe, consentendo un miglioramento della qualità di vita di pazienti oncologici, grazie alla preservazione della voce. Obiettivo, quest’ultimo, cui contribuisce anche un innovativo sistema di ventilazione che, grazie alla collaborazione con l’Unità operativa di anestesia e rianimazione diretta dal dr Alberto Grassetto, è stato introdotto per i pazienti che devono essere sottoposti a chirurgia laser delle corde vocali.
“L’utilizzo di un particolare microtubo – sottolinea il dr Grassetto – consente durante la chirurgia laringo-tracheale di avere un’ampia visione delle strutture anatomiche da operare e, allo stesso tempo, di ventilare il paziente efficacemente durante l’anestesia generale. Questo tubo, dalle ridottissime dimensioni, consente anche di superare restringimenti della trachea e della laringe, cosa che oltre a facilitare il chirurgo, in alcuni casi può risparmiare al paziente la necessità della tracheotomia”.
“All’équipe di Orl dell’ospedale di Vittorio Veneto, che rappresenta una delle nostre eccellenze – il commento del direttore generale, Francesco Benazzi – vanno un plauso e un ringraziamento per questi ulteriori progressi sul fronte dell’utilizzo delle nuove tecnologie. Nota di merito anche la collaborazione con il dr Grassetto, a conferma di come l’interdisciplinarietà sia un valore aggiunto, a tutto vantaggio del paziente”.
“Software per immagini videoendoscopiche, sofisticati algoritmi, occhio elettronico, visualizzazione in 3D, ventilazione mininvasiva; non stiamo parlando di fantascienza ma del progetto di ricerca nazionale a cui parteciperà l’unità operativa di Laringoiatria di Vittorio Veneto. È la conferma di come la sanità veneta offre servizi e attrezzature medicali di ultima generazione non solo nei grandi hub regionali ma anche negli ospedali della rete territoriale”.
Così il Presidente della Regione del Veneto ha commentato la notizia che il reparto vittoriese è stato compreso in uno studio di ricerca nazionale multicentrico per l’applicazione dell’intelligenza artificiale.
“Il reparto è storicamente già un riferimento per l’interventistica testa-collo, attraendo pazienti anche da altre regioni – continua il Governatore -. L’intelligenza artificiale ne conferma l’affermazione consentendo una diagnostica e un approccio chirurgico sempre più precoci e di elevatissima qualità. Questo progetto segna un nuovo importante traguardo; mi congratulo con il primario, i professionisti e tutti gli operatori”.