Site icon Tecnomedicina

Nuovi dati su possibile utilizzo di Iodopovidone per la prevenzione della diffusione di Covid-19

La Sindrome Respiratoria Acuta Grave da Coronavirus 2, ovvero la causa del Coronavirus comparso nel 2019, secondo i dati aggiornati a ieri 1 dicembre 2020, ha colpito più di 63,2 milioni di pazienti e ha provocato oltre 1,46 milioni di morti in tutto il mondo. Le evidenze attuali indicano che la trasmissione tra umani avviene principalmente tramite droplet emessi con tosse o starnuti e attraverso il contatto fisico. Questa problematica sanitaria globale mette in evidenza la necessità di adottare specifiche misure igieniche.

Un nuovo studio realizzato da un’equipe internazionale a cui ha partecipato la Dott.ssa Maren Eggers – Gisela Enders & Kollegen MVZ GbR e l’Istituto di Virologia, Malattie Infettive ed Epidemiologia e.V., Rosenbergstr. 85, Stoccarda – ha dimostrato la rapida ed efficace attività virucida in vitro dei prodotti topici e orali con iodopovidone – il principio attivo di Betadine – contro SARS-CoV-2. Il virus è stato esposto ai diversi prodotti a base di PVP-I a 21° C per 30 secondi per valutare la loro efficacia. I risultati ottenuti dimostrano che i quattro prodotti testati hanno tutti mostrato, nell’ambito dello studio, un’attività virucida ≥ 99,99% contro SARS-CoV-2, corrispondente a una riduzione della carica virale ≥ 4 log10, con un tempo di esposizione di 30 secondi.

La Dott.ssa Maren Eggers spiega: “La comprovata efficacia del PVP-I contro SARS-CoV-2 ne supporta il possibile utilizzo nella prevenzione della diffusione di questa infezione virale. Nello studio che abbiamo realizzato, l’attività virucida dei prodotti a base di PVP-I contro Sars-Cov-2 è stata valutata in un test di viral kill time, in cui abbiamo adattato il protocollo dalla metodologia di test EN14476 sui disinfettanti, descrivendo lo standard per determinare l’attività virucida, che è stato precedentemente utilizzato per testare l’efficacia di prodotti a base di PVP-I su SARS-CoV e MERS-CoV. I prodotti a base di PVP-I con comprovata attività virucida secondo il test EN 14476, potrebbero essere prontamente inseriti all’interno delle misure già in essere per il controllo dell’infezione sia in ambito ospedaliero che in altre comunità.

La Dott.ssa Eggers ha poi continuato: “In particolare, i protocolli per l’igiene delle mani raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbero essere integrati con prodotti per il lavaggio delle mani a base di PVP-I nei casi in cui la pelle sia potenzialmente contaminata. Inoltre, data la possibilità di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 attraverso la mucosa orale e nasale, oltre alle mascherine possono essere prese in considerazione ulteriori misure di igiene respiratoria come i gargarismi o i risciacqui con collutorio a base di PVP-I per ridurre il rischio di trasmissione di SARS-CoV-2 attraverso queste vie. Le linee guida provvisorie dell’OMS rilasciate il 3 agosto 2020 e intitolate “Considerations for the provision of essential oral health services in the context of COVID-19” raccomandano da parte dei pazienti il risciacquo con iodopovidone allo 0,2% per 20 secondi prima della visita o dell’inizio di qualsiasi procedura, con l’obiettivo di ridurre la quantità di microbi orali presenti nella saliva, compreso SARS-CoV-2”.

E’ importante sottolineare  che l’attività virucida di PVP-I contro SARS-CoV-2 è stata ulteriormente dimostrata da un altro studio in vitro, in cui sono stati testati gargarismi e risciacqui con collutorio non diluito e a un livello di diluizione pari a 1:2 per periodi di tempo pari a 15, 30 e 60 secondi. I risultati hanno dimostrato che PVP-I non diluito ha ottenuto una riduzione della carica virale >5 log10, corrispondente a un’attività virucida contro SARS-CoV-2 pari a >99,999% con esposizione al trattamento per 15, 30 e 60 secondi. Quando PVP-I è stato testato con livello di diluizione pari a 1:2, è stata ottenuta una riduzione >4 log10 a 15 secondi e >5 log10 a 30 e 60 secondi.5

L’OMS ha incluso il collutorio a base di PVP-I nella lista dei trattamenti sperimentali per COVID-19, e l’European Specialist Nurses Organization ha incluso il PVP-I nella sua recente guida per infermieri tra i prodotti per la riduzione della trasmissione delle infezioni tramite il lavaggio delle mani.

Exit mobile version