Sono stati pubblicati nel “Journal of Cardiac Failure” i risultati di un’analisi di sopravvivenza real-world dello studio THAOS su pazienti con amiloidosi cardiaca da transtiretina trattati o non trattati con tafamidis.
L’analisi ha valutato un totale di 1.441 pazienti con ATTR-CM provenienti da 18 Paesi arruolati tra il 2007 e il 2023. Nei pazienti che hanno ricevuto la dose approvata di tafamidis durante lo studio, i risultati hanno mostrato: nei pazienti trattati con tafamidis, i tassi di sopravvivenza erano del 83,1% al mese 30 e dell’81,1% al mese 42, mentre erano del 70% e del 59,3% rispettivamente, nei pazienti mai trattati con
il farmaco; i tassi di sopravvivenza erano più elevati in una coorte contemporanea, come evidenziato da
un’analisi di sensibilità condotta su pazienti arruolati dopo il 2019 rispetto a quelli precedenti al 2019; nessun nuovo segnale di sicurezza è stato identificato nella coorte trattata con tafamidis.
“È incoraggiante osservare tassi di sopravvivenza migliorati tra i pazienti nel contesto della pratica clinica, che suggeriscono come una diagnosi e un trattamento precoci con tafamidis possano essere associati a risultati migliori per i pazienti”, ha dichiarato Pablo Garcia-Pavia, Hospital Universitario Puerta de Hierro Majadahonda, CNIC and CIBERCV, Madrid, Spagna, e autore principale dell’analisi di sopravvivenza del THAOS ATTR-CM. “I risultati di real-world provenienti da questo importante registro ci aiutano a ottenere ulteriori informazioni sul decorso naturale dell’ATTR-CM, compreso l’impatto dell’intervento terapeutico, che è particolarmente prezioso per prendere decisioni consapevoli nella cura di questi pazienti”.
I risultati hanno mostrato tassi di sopravvivenza numericamente più elevati rispetto allo studio di fase 3 ATTR-ACT e al suo studio di estensione a lungo termine, confermando ulteriormente l’efficacia e la sicurezza di tafamidis per i pazienti con ATTR-CM. ATTR-ACT e il suo studio LTE avevano precedentemente dimostrato che tafamidis migliorava la sopravvivenza e riduceva il rischio di ospedalizzazione da cause cardiovascolari rispetto al placebo nei pazienti con ATTR-CM.

Le evidenze di real-world integrano gli studi controllati randomizzati fornendo importanti informazioni da contesti clinici più diversificati e popolazioni di pazienti eterogenee.
“L’amiloidosi cardiaca da transtiretina è una condizione che limita la vita e rappresenta una causa sottostimata di scompenso cardiaco.” – ha dichiarato Barbara Capaccetti, Direttore Medico di Pfizer in Italia. “I risultati dello studio THAOS confermano l’importanza di una diagnosi precoce e di un intervento terapeutico appropriato, motivo per cui continuiamo a concentrarci sulla formazione e sulla sensibilizzazione di quella che rimane una patologia sottodiagnosticata.”
Le analisi di real-world valutano il farmaco nella pratica clinica e possono solo misurare l’associazione e non la causalità. Queste analisi hanno il potenziale di integrare i dati degli studi clinici che convalidano l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti condotti tramite studi controllati randomizzati. Il completamento del registro THAOS rappresenta una pietra miliare per il programma di tafamidis, che si aggiunge a oltre un decennio di ricerca.
THAOS è, ad oggi, il registro di amiloidosi ATTR più ampio e più lungo, con un totale di 6.718 partecipanti che erano naïve al trattamento o che ricevevano tafamidis, nonché partecipanti asintomatici con varianti patogene di TTR, in 33 Paesi per un periodo di 16 anni dal 2007 al 2023.