Gilead Sciences, ha annunciato nuovi dati da un’analisi post hoc di sottogruppo dello studio di fase III TROPiCS-02, che ha valutato sacituzumab govitecan rispetto a chemioterapie di confronto in pazienti con carcinoma mammario HR+/HER2-negativo metastatico pretrattato che avevano manifestato progressione della malattia nonostante ricevessero terapie endocrine e chemioterapia. L’analisi ha esaminato la sopravvivenza libera da progressione nella popolazione intention-to-treat in base allo stato di immunoistochimica di HER2, e i risultati hanno dimostrato che sacituzumab ha migliorato la PFS mediana rispetto a TPC sia nel braccio HER2-low sia in quello IHC0.

I risultati dettagliati sono stati presentati in una mini-sessione orale nel corso del Congresso 2022 della European Society of Medical Oncology, che ha avuto luogo il 10 settembre presso l’Auditorium Évry della Paris Expo Porte de Versailles.

Nello studio, la negatività HER2 è stata definita secondo i criteri dell’American Society of Clinical Oncology e del College of American Pathologists come punteggio di immunoistochimica di 0, IHC 1+ o IHC 2+ con un test negativo di ibridazione in situ.

Sacituzumab non è ancora approvato da alcuna agenzia regolatoria per il trattamento del carcinoma mammario metastatico HR+/HER2-.