Valenti studiosi della Deep Trace Technologies presso lo IUSS di Pavia coordinati dalla ricercatrice Isabella Castiglioni hanno sviluppato un software capace di predire se un soggetto è predisposto alla degenerazione della malattia di Alzheimer oppure no. Come già fatto presente al Presidente della Regione Basilicata Bardi, data l’incidenza di questa malattia e le difficoltà degli eventuali pazienti di muoversi sul territorio, sarebbe auspicabile creare un centro pilota da realizzare in uno dei maggiori ospedali di Basilicata.

Si tratta di studiare con interviste e qualche esame radiologico pazienti già con deficit, per stabilire le prime tracce di degenerazione che avvengono nella sostanza grigia del cervello e sviluppare la prevenzione e i relativi trattamenti che possono rallentare il decadimemto anche se la malattia rimane.

Si tratterebbe di operare e portare sollievo ai pazienti ed alle famiglie sul territorio, specie nelle zone disagiate e lontane da centri di assistenza e cura.

Sarebbe auspicabile avere risposte in merito in modo che queste nuove tecnologie molto all’avanguardia possano essere utilizzate sul nostro territorio ed esportate anche nel Sud Europa, in Asia e nelle Americhe.

Sono stati stabiliti già contatti e ci auguriamo che il progetto pilota possa andare a buon fine.Come di consueto vi terremo informati

Dott. Antonio Molfese

Torremolfese.altervista.org