Nuove dotazioni tecnologiche per l’ospedale Bufalini di Cesena
L’ospedale Bufalini di Cesena si rafforza grazie all’acquisizione di nuove attrezzature e tecnologie, per un investimento operato dall’Azienda USL della Romagna pari a 2.650.999 euro nel 2018 e di 1.792.000 euro nel 2019. Le nuove macchine – presentate dal Direttore Sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti, dal Direttore del Presidio ospedaliero Carlo Lusenti e dal Direttore dell’Area Dipartimentale Risorse Strutturali e Tecnologiche Stefano Sanniti – vanno a consolidare e in alcuni settori anche a potenziare l’attività ospedaliera, consentendo diagnosi e cure sempre più qualificate.
E’ stato recentemente installato, presso l’Unità Operativa di Neuroradiologia dell’Ospedale Bufalini di Cesena il nuovo tomografo computerizzato a 128 strati Revolution Evo GE. Del valore di 468.236 euro, la Tac è progettata per una vasta gamma di applicazioni specialistiche in campo neurologico, vascolare, cardiologico, oncologico, traumatologico.
Le caratteristiche principali sono: altissima qualità dell’immagine diagnostica che permette di visualizzare i dettagli anatomici più piccoli; avanzata tecnologia di ricostruzione delle immagini che rende possibile una sensibile riduzione della dose di radiazioni erogata al paziente senza compromettere l’efficacia diagnostica, e inoltre l’eliminazione degli artefatti originati da protesi metalliche o corpi estranei; maggior velocità nell’esecuzione degli esami e capacità di eseguire più studi in meno tempo grazie a opzioni intelligenti e automatizzate, dalla preparazione del paziente alla post-elaborazione, dunque migliore gestione delle operazioni nei reparti con flussi di lavoro intensi; diametro del tunnel ampio che permette di eseguire esami TAC anche su pazienti di grande taglia, senza incontrare problemi di posizionamento, e facilita la manovre da parte dell’operatore durante l’esecuzione di pratiche interventistiche; maggior potenzialità della TC nelle tecniche di angioTC e perfusione cerebrale anche per una miglior risposta assistenziale ai pazienti con stroke ischemico.
Il sistema è progettato per contenere al massimo la dose da radiazione: l’erogazione dei raggi x è personalizzata in base alle caratteristiche fisiche del paziente e vi è la possibilità di preservare dall’esposizione gli organi sensibili. Particolare attenzione è stata dedicata ai pazienti in età pediatrica con protocolli diagnostici diversificati in base ad altezza e peso.
Si tratta di un sistema in grado di coprire tutte le necessità della Radiologia Interventistica moderna. L’esclusivo sistema anti-collisione consente di proteggere il paziente da collisioni inattese con la macchina, e allo stesso tempo permette il posizionamento dell’arco ad alta velocità. Il letto radiotrasparente, con elevata capacità di carico, è concepito espressamente per l’interventistica radiologica e cardiologica.
L’uso di Detector a Flat Panel, in combinazione con il software clarity IQ e il nuovo algoritmo ATC con compensazione automatica dello spessore paziente, consente di ottenere immagini di elevata qualità, anche in situazioni dinamiche e difficili. Il generatore di ultima generazione e la tecnica a controllo di griglia, consentono la generazione di Radiazione X con grande precisione, evitando così le emissioni di radiazioni inutili e dose non necessaria al paziente. L’esclusiva funzionalità “3D Roadmapping in real-time” consente la correlazione di immagini 3D vascolari sovrapposte all’acquisizione fluoroscopica per la visualizzazione dell’avanzamento in tempo reale di guide, cateteri e spirali nel volume 3D.
L’angiografo viene utilizzato dalla Neuroradiologia per garantire una migliore risposta assistenziale ai pazienti colpiti da ictus ischemico e per la necessità di avere due angiografi a disposizione per l’attività neuroradiologica, così da garantire la contemporaneità degli interventi endovascolari alla luce della crescita dei pazienti colpiti da ictus che vengono trattati e l’attività che la Neuroradiologia di Cesena svolge per la patologia vascolare malformativa sia in urgenza che in elezione.
L’angiografo mantiene inoltre gli utilizzi della Radiologia, della Chirurgia Vascolare e della Cardiologia in particolare con l’avvio dell’attività di emodinamica in urgenza h24 per i pazienti in carico al Trauma Center e i degenti ricoverati in ospedale. Alla fine dell’estate verrà installato in una area contigua al blocco operatorio una nuova apparecchiatura angiografica che permetterà una miglior suddivisione delle funzioni sopra indicate.
Sistema Radiologico Medtronic O Arm. Si tratta di un portatile radiologico di Scopia, con Detector Digitale di tipo Flat Panel, e con funzioni di Tomografia a Fascio Conico. Uno speciale design telescopico del braccio ad “O” consente di accedere direttamente al lettino per poter eseguire la scansione. La maneggevolezza del sistema è identica a quella di un arco a C classico con il vantaggio di essere servo assistito in tutti i suoi movimenti. La tecnica CBCT consente anche di utilizzare una tecnica di emissione pulsata per ridurre la dose paziente.
Il Sistema O-arm è ottimizzato per l’acquisizione di immagini tridimensionali per le strutture ossee, che lo rende estremamente versatile in chirurgia vertebrale. In particolare il bloccaggio di chiodi endomidollari possono essere trattati unitamente al sistema di navigazione StealthStation in dotazione del Reparto, consentendo di affrontare con maggior sicurezza anche le casistiche più complesse, ridurre tempi di recupero e chirurgie correttive.
Completerà l’innovativo sistema, un piano operatorio completamente radiotrasparente anch’esso in via di acquisizione per un importo indicativo di 30.000 euro.
Le procedure strumentate di chirurgia vertebrale sono finalizzate alla stabilizzazione di segmenti della colonna o alla correzione di deformità, prevalentemente mediante l’utilizzo di barre e viti peduncolari, che consentono la risoluzione dei sintomi correlati alla patologia individuata e il ripristino della stabilità primaria e dell’allineamento sagittale della colonna.
L’attuale standard di cura consiste nell’impiego dell’amplificatore di brillanza, uno strumento radiologico in grado di fornire una visione diretta in tempo reale di organi e tessuti interni del corpo non visualizzabili dall’esterno. L’indagine anatomica basata su immagini intra-operatorie 2-D ottenute mediante l’utilizzo dell’amplificatore di brillanza rimane ancora oggi la tecnica più comune, nonostante ne siano riconosciuti i limiti nel fornire informazioni relative alla terza dimensione, essenziali per un corretto e preciso posizionamento delle viti peduncolari.
L’eventuale mal posizionamento della vite nel peduncolo potrebbe comportare complicanze dal punto di vista clinico, con conseguenti costi aggiuntivi correlati all’inevitabile incremento della durata sia della procedura chirurgica che dell’ospedalizzazione, ai re-interventi di rimozione, sostituzione e riposizionamento delle viti.
Il sistema O-Arm, confrontato con l’attuale standard di cura, consente di ottenere un incremento significativo dell’accuratezza nel posizionamento della strumentazione e di ridurre l’esposizione del paziente e del personale di sala operatoria alle radiazioni ionizzanti. Offre inoltre l’opportunità di verificare e constatare in sede intra-operatoria l’eventuale mal posizionamento di una vite peduncolare e di intervenire nell’immediato per la revisione dell’impianto. Studi clinici dimostrano come l’impiego del sistema O-Arm consenta di ottenere un tasso di accuratezza nel posizionamento della vite nel peduncolo compreso tra il 95% e il 100% rispetto al tasso stimato per l’attuale standard di cura, il cui valore risulta compreso tra l’84% ed il 95%. Inoltre, è stato riscontrato un tasso di accuratezza compreso tra il 72% e il 92% nel caso di utilizzo del solo sistema di imaging con fluoroscopia senza l’ausilio di un sistema di navigazione.
Tra le altre nuove acquisizioni tecnologiche si contano anche: un telecomandato per la Radiologia; un polifunzionale per la Diagnostica Radiologica; un angio – ct per l’Oculistica; un mammografo per la Radiologia; ottiche per le attività di endoscopia e laparoscopia per le sale operatorie e un laser CO2 per il blocco operatorio del Dipartimento Testa Collo; un poligrafo e un apparecchio di anestesia per la nuova sala Angiografia; un montavetrini per l’Anatomia Patologica; un tavolo operatorio per la sala di Ginecologia; un aggiornamento software per le risonanze magnetiche per permettere esami multiparametrici per la prostata ed esami funzionali cerebrali e varie altre attrezzature.