Il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza Giuliana Bensa ha nominato nei giorni scorsi come nuovo direttore di Oculistica il dottor Rino Frisina. Cinquant’anni appena compiuti, originario di Reggio Calabria, ha conseguito la Laurea in Medicina a Parma e la specializzazione in Oftalmologia a Verona. Il professionista ha già preso servizio all’ospedale di Piacenza ed è pronto ad affrontare il mandato affidatogli dalla direzione aziendale.
“Abbiamo fra noi – evidenzia Andrea Magnacavallo, il direttore sanitario – un professionista eccellente, con una importante caratura scientifico-universitaria e un’esperienza chirurgica trasversale, a partire dalla cataratta per finire con interventi ben più complessi per il trattamento delle patologie retiniche e la traumatologia oculare. Alla cittadinanza intendiamo quindi offrire servizi sempre più forti, in modo che i piacentini non debbano avere necessità di spostarsi per curarsi. I primi obiettivi del dottor Frisina saranno quello di trasmettere competenze ai giovani dell’équipe e portare al reparto nuova forza organizzativa, così da affrontare al meglio i problemi innescati dalle liste d’attesa, sia in termini di visite, sia di interventi”.
“Sono orgoglioso di essere a Piacenza – afferma il dottor Frisina – una città che conosco perché ho iniziato il mio percorso di studi a Parma, dove mi sono laureato insieme a tanti Piacentini che mi hanno fatto conoscere questa meravigliosa città. Mi sono specializzato in oculistica a Verona e dopo il percorso è stato itinerante, ho lavorato in diverse città del nord Italia, in strutture dove la competizione è altissima, dall’istituto sant’Anna di Brescia del gruppo San Donato, dall’ospedale della provincia autonoma di Trento e per finire all’università di Padova”.
Il dottor Frisina ha raggiunto l’abilitazione scientifica a professore universitario di seconda fascia ed è membro e docente della European school for advanced studies of ophthalmology, prestigiosa e unica scuola europea di chirurgia oculare. “Dai miei maestri e colleghi ho imparato – prosegue – che non si va lontano da soli: oggi per essere forti, competitivi, è vitale imparare a insegnare la chirurgia, trasmettendo e condividendo quotidianamente la propria esperienza e passione. Così si alza il livello di responsabilità di tutti, così si forma uno staff di alto livello e così si va lontano. Il dottor Arvedi, che mi ha preceduto, è stato lungimirante, ha lasciato in eredità un reparto splendido, le basi necessarie per creare un servizio degno di questa città. L’oculistica, ricordiamolo, è una delle discipline che più si è evoluta negli ultimi 10 anni sia da un punto di vista diagnostico sia terapeutico. È necessario – prosegue – continuare il lavoro di Paolo Arvedi, guardare alle nuove tecnologie e strumentazioni, perché l’oculistica dipende fortemente da esse. Basti pensare che quando operiamo abbiamo comandi a pedale su entrambi i piedi, effettuiamo manovre di microchirurgia con entrambe le mani e utilizziamo strumenti altamente tecnologici che richiedono competenze che vanno oltre la medicina. Per essere ottimi chirurghi occorre conoscere bene le strumentazioni che si utilizzano al pari dei grandi piloti che sono anche meccanici. Competenze, modernizzazione e insegnamento sono le dimensioni nelle quali dobbiamo muoverci – conclude citando Ippocrate – per fare progredire l’arte del nostro mestiere occorre continuare a migliorarsi attraverso il nostro quotidiano operato e insegnamento. È così che Piacenza può puntare all’eccellenza”.