Cinque minuti di immagini e testo con un focus su come siano stati utilizzati i social nei mesi del primo lockdown. Il punto di vista è quello dell’Ospedale Niguarda di Milano e il video si è aggiudicato il premio “Smartphone d’oro 2020” istituto da PA social, la community che raggruppa i comunicatori della pubblica amministrazione per migliorare le strategie digitali ed arrivare al proprio pubblico. Il premio ha raccolto la candidatura di 63 enti tra cui comuni, università, ospedali, fondazioni e ministeri e i video sono stati sottoposti al vaglio della giuria popolare e di una giuria di esperti della comunicazione. Il premio, alla prima edizione, nasce per dare un riconoscimento alle migliori esperienze pubbliche di comunicazione, informazione, servizi ai cittadini attraverso le piattaforme web social.
“Siamo molto contenti del riconoscimento – spiega Marco Bosio, Direttore Generale -. Niguarda ha da sempre avuto una vocazione molto social e attualmente abbiamo attivi quattro profili. Crediamo che questi strumenti siano essenziali per una comunicazione efficace”. Continua Bosio sull’argomento: “Questi nuovi media, infatti, possono rappresentare una possibilità in più per arrivare ai cittadini, per dare informazioni di servizio e per far conoscere il lavoro delle migliaia di persone che ogni giorno sono impegnate nell’imponente «macchina Niguarda». Questi ultimi mesi ci hanno visti in prima linea per fronteggiare la pandemia e i social sono stati il filo conduttore che ci ha tenuto uniti al mondo esterno, con una crescita costante dei profili. Ed è proprio da queste «finestre virtuali» che ci sono arrivati anche incessanti incoraggiamenti, a cui hanno fatto seguito iniziative di solidarietà che hanno sfruttato proprio il canale social per svilupparsi e raccogliere adesioni”.
Non solo racconti dai reparti impegnati nella pandemia, Niguarda ha colto la presenza sui social anche per realizzare contenuti per orientare i comportamenti delle persone e sensibilizzare alla responsabilità. Inoltre, in un momento caratterizzato dall’emergenza e da una pluralità di voci, a volte anche discordanti tra loro, il rischio di essere esposti ad una sovrabbondanza di informazioni non controllate rischiava di avere effetti destabilizzanti. “Sui nostri canali abbiamo scelto i nostri specialisti come portavoce qualificati per informare, spiegare e, quando necessario, smentire le fake news a tema Covid – spiega Maria Grazia Parrillo, Referente dell’Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne di Niguarda-. Nei mesi di isolamento i social sono stati, inoltre, anche un canale per veicolare contenuti e storie che poi sono state riprese anche dai media tradizionali. Nel video realizzato abbiamo condensato tutti questi aspetti, fedeli alla nostra linea editoriale che prevede contenuti qualificati ma al contempo con un linguaggio semplice per poter arrivare al target più ampio possibile. Anche i numeri ci premiano in questo senso con oltre 16.000 follower sulla pagina Facebook e oltre 12.000 sul profilo Instagram, 4.000 per YouTube e 2.700 per Twitter. A proposito di numeri il post più visto in questo 2020 caratterizzato dalla pandemia è la foto del bambino con il pannolino arcobaleno scattata a marzo nella nostra neonatologia. Il post ha raggiunto più di 73.000 profili Instagram e 500.000 su Facebook. Un segnale di incoraggiamento condiviso e visto da tantissime persone, una diffusione inimmaginabile in epoca pre-social”.