Nella casa di cura San Giovanni di Mezzolombardo la sicurezza dei pazienti passa per una precisa localizzazione
L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “San Giovanni” di Mezzolombardo, in provincia di Trento, è una casa di riposo che accoglie circa 160 ospiti, alcuni anche con problematiche di disturbi cognitivi, assistiti da 70 operatori e molto volontariato. Disposta su 3 piani più l’interrato, l’ampia struttura è completa di lavanderia, cucina, palestra, fisioterapia, sala animazione e giardino, dove l’architettura e la disposizione degli spazi sono finalizzate a rendere gli ambienti accoglienti, rilassanti e confortevoli: tutto ciò grazie anche alle nuove tecnologie e conoscenze attualmente in essere per le strutture di assistenza.
La necessità primaria dell’APSP consiste nel monitorare i varchi e le porte d’uscita, controllandone in automatico le aperture e segnalando in tempo reale al personale eventuali situazioni di rischio per i pazienti.
L’obiettivo è di ridurre al minimo le situazioni di rischio per i pazienti, ottimizzare le risorse interne adibite al controllo ed abbassare i costi, analizzando poi i dati raccolti ai fini statistici e di verifica delle criticità.
Più nel dettaglio, la casa di cura trentina ha evidenziato l’importanza di rispettare alcuni parametri tecnologici: affidabilità e la durata del dispositivo indossato dal paziente, con peso e dimensioni limitate, invio delle segnalazioni in formato alfanumerico ai device degli operatori, capacità di alcuni smart phone di attivare la telecamera di sorveglianza abbinata al varco che ha generato l’allarme.
Per rispondere a simile aspettative, C.A.R.T. Elettronica ha creato una soluzione basata su tecnologia Bluetooth Low Energy, in grado di segnalare in tempo reale al personale preposto al controllo degli ospiti situazioni di pericolo o semplicemente la posizione dell’ospite all’interno della struttura, avvisando immediatamente il centro assistenza di eventuali anomalie.
I pazienti affetti da disturbo cognitivo indossano un tag Beacon BLE al polso, che trasmette i propri dati identificativi all’EchoBeacon o al BLE Gateway, a seconda del dispositivo che trova nel suo raggio d’azione, installati sia all’interno che all’esterno dell‘edificio;il device BLE segnala poi eventuali difformità ai dispositivi di presidio, presenti nella struttura o indossati dagli operatori.
A completamento della soluzione, C.A.R.T. Elettronica ha sviluppato anche app e programmi necessari agli operatori come supporto alle loro operazioni quotidiane, cura delle persone e gestione dei bisogni degli ospiti: il sistema, ad esempio, è in grado di abilitare altre apparecchiature come telecamere e dispositivi di allarme, mentre una app consente la gestione remota di tutto il sistema, tra cui verifica dello stato di carica dei Beacon, lettura dei dati inviati dai Beacon come temperatura e posizione, identificazione su planimetria dell’edificio della posizione indicativa del Beacon.
In particolare, il dato è trasmesso dal Gateway al server di gestione via rete Lan, elaborato in protocollo Espa e poi inviato ai dispositivi degli operatori sanitari presenti all’interno della struttura.
L’esperienza di C.A.R.T. Elettronica nel settore sanitario ha permesso di integrare la tecnologia Bluetooth Low Energy di BluEpyc per la tracciabilità dei pazienti in un’ampia soluzione, in grado di gestire altre esigenze e peculiarità della casa di cura trentina, per un’operatività completa del sistema in tempi brevissimi: i gateway sono così monitorati ciclicamente da un sistema di Polling e, se vengono rilevati errori nel funzionamento dei dispositivi BLE, sia Gateway o EchoBeacon che batteria scarica o malfunzionamento dei Beacon, questi sono segnalati in real time all’addetto della manutenzione via sms o mail; i dati sono poi trattenuti in un file di log ed elaborati in modo da consentire di rintracciare immediatamente l’evento e i tempi di gestione.
Per familiarizzare con la tecnologia BLE, C.A.R.T. Elettronica ha simulato in laboratorio l’ambiente della casa di cura, sottoponendo i dispositivi a stress test per verificarne il limite di funzionamento come copia esatta del sistema da installare; in questa fase sono state individuate delle criticità del sistema BLE, peraltro non influenti su questa particolare applicazione, in primis la difficoltà nella taratura dei dispositivi Gateway che, in alcuni casi, rilevavano i Beacon fuori dall’area da controllare. Il disguido è stato risolto via software, settando il gateway in modo da abilitarlo solo in presenza di porta aperta ed aggiungendo un micro switch sul varco.
Una volta individuata l’esatta configurazione e settaggio del sistema BLE, la soluzione è stata implementata nella casa di cura a Mezzolombardo, dov’è operativa dai primi mesi del 2018, senza riscontrare fino ad ora criticità o mal funzionamenti.
Gli obiettivi raggiunti dal progetto è stato un risparmio economico e maggiore efficienza sono i vantaggi da subito percepiti, di conseguenza maggiore sicurezza e serenità degli operatori che, supportati da un sistema affidabile, possono ora dedicare il loro tempo alle altre attività. Oltre a miglioramenti sono stati vissuti anche dai pazienti, che ora godono di più libertà senza percepire pressanti controlli nei loro spostamenti: in sintesi per tutti il vero successo è stato il miglioramento della qualità della vita.
L’architettura BLE, progettata e realizzata da BluEpyc, la Business Unit del Gruppo Softwork, è composta da: Beacon indossati al polso dei pazienti e forniti da Global Tag; BluEpyc EchoBeacon, modelli Wall Mount e USD dongle, operano come un ponte tra il Beacon indossato, dal quale riceve il dato, ed il Gateway, al quale lo trasmette: quest’architettura BLE permette di rilevare in modo granuloso e preciso il dato, quindi il localizzare il paziente; BluEpyc Gateway Wall Mount con interfaccia Ethernet, installati nei punti strategici considerati a rischio dalla direzione della Casa di riposo.