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Nasce l’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari

E’ stata sottoscritta il 18 maggio scorso al Ministero della salute l’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, patto strategico per accrescere gli interventi di prevenzione, assistenza e controllo delle malattie croniche non trasmissibili.
L’Alleanza è stata firmata da 32 Federazioni/Società di cardiologia e neurologia, medicina interna, medici di medicina generale, pediatri, farmacisti e Associazioni di pazienti.
Le patologie cardio-cerebrovascolari rappresentano in Italia uno dei più importanti problemi di sanità pubblica: l’Alleanza intende favorire un approccio integrato per diminuire i rischi di malattia sia nella popolazione sana, attraverso strategie intersettoriali di prevenzione e promozione della salute, sia in coloro che hanno superato eventi acuti, con interventi di prevenzione individuale.
L’Alleanza, quindi, avvicina il livello istituzionale a quello clinico, riunendo in un tavolo di confronto permanente tutti i principalistakeholders: si tratta di un’occasione concreta per sviluppare una strategia globale di prevenzione e assistenza delle malattie coinvolgendo attivamente i firmatari nel promuovere l’adozione di stili di vita salutari come principale strategia di prevenzione, supportando gli obiettivi di Guadagnare salute e del Piano nazionale della prevenzione, nonché a consolidare il raccordo tra il sistema di cure primarie e la rete di assistenza ospedaliera e specialistica.
L’Alleanza si doterà di un proprio regolamento interno, sarà articolata in un’assemblea generale e in un comitato esecutivo e opererà attraverso gruppi di lavoro.
In particolare il Ministero della salute e i firmatari si sono impegnati a promuovere nella popolazione generale e nelle persone ad alto rischio l’adozione di stili di vita salutari, quale principale strategia di prevenzione, supportando gli obiettivi di Guadagnare salute e del Piano Nazionale della Prevenzione; promuovere l’empowerment dei cittadini e l’engagement dei pazienti e delle loro famiglie; consolidare il raccordo tra il sistema di cure primarie e la rete di assistenza ospedaliera e specialistica; promuovere interventi di formazione sulla gestione del rischio cardio-cerebrovascolare e sul supporto al cambiamento comportamentale; contribuire alle iniziative di comunicazione e sensibilizzazione; definire e divulgare documenti e linee di indirizzo.

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