Elio Franzini, Rettore dell’Università degli Studi di Milano, e Arif Al Hammadi, Executive Vice President della Khalifa University of Science and Technology di Abu Dhabi, hanno siglato a Milano, nel rettorato della Statale un accordo per la creazione del Joint Lab for Embodied Artificial Intelligence, con sede alla Khalifa University presso il nuovo Artificial Intelligence and Intelligent System Institute diretto dal Prof. Ernesto Damiani.
La Khalifa University è la prima Università degli Emirati e la seconda nel mondo arabo secondo i principali ranking internazionali. L’Artificial Intelligence and Intelligent System Institute creato presso la Khalifa University riunisce sette diversi Centri di Ricerca attivi nella robotica, nell’apprendimento computazionale, nelle architetture di calcolo ad alte prestazioni, nei sistemi cyber-fisici, nella sicurezza informatica e nell’analisi dei dati.
Il Joint Lab for Embodied AI è il risultato di un accordo trilaterale che coinvolge anche la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e rappresenta il primo laboratorio dell’Università Statale di Milano operativo al di fuori dell’Italia. Il laboratorio costituirà un punto di snodo della cooperazione fra le tre istituzioni, che vantano competenze di altissimo livello, diverse ma complementari, nel campo dell’intelligenza artificiale applicata e dei sistemi intelligenti, della bio-robotica e dei modelli per organismi biologici complessi. Al Joint Lab istituito presso l’Università di Khalifa si affiancherà una seconda struttura presso l’Università di Milano.
L’intelligenza artificiale embodied è un’area di ricerca interdisciplinare che si occupa dell’applicazione dell’intelligenza artificiale a sistemi altamente complessi, sia biologici che artificiali, utilizzando l’apprendimento computazionale per identificane la struttura e il comportamento. I risultati di questa identificazione sono usati per fare previsioni sull’evoluzione futura dei sistemi e decidere gli interventi necessari per raggiungere gli obiettivi terapeutici o di ottimizzazione.
“I tre istituti condividono la visione secondo cui l’IA non dovrebbe essere utilizzata in sostituzione ma al servizio dell’uomo – spiega il Prof. Damiani.  – Il laboratorio si concentrerà quindi sull’integrazione di modelli di intelligenza artificiale e sulla ricerca medica per prendere decisioni che siano comprensibili e verificabili dall’uomo, soprattutto quando riguardano la salute e la sicurezza delle persone”.
Arianna Menciassi, Pro-rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna e Professore di Robotica Biomedica presso l’Istituto di BioRobotica della SSSA, osserva: “il Joint Lab avrà un ruolo di primo piano a livello mondiale nella ricerca sull’intelligenza artificiale embodied, attraendo risorse e talenti e facilitando lo scambio scientifico tra Emirati Arabi Uniti e Italia”.
Arif Al-Hammadi, Executive Vice President della Khalifa University, aggiunge: “siamo onorati di collaborare con due istituti di punta in Italia. L’accordo rientra nella nostra strategia di internazionalizzazione: il nostro auspicio è che si traduca in opportunità di scambi per docenti, ricercatori e studenti dei tre istituti. La Khalifa University, che ha recentemente inaugurato il College of Medicine and Health Sciences, vanta una notevole expertise nelle applicazioni dell’IA alla ricerca medica. Le competenze dell’Università degli Studi di Milano nelle scienze della vita e della SSSA nella bio-robotica garantiranno una ricerca di eccellenza su scala internazionale.”
Sulla base dell’accordo, i laboratori ospiteranno apparecchiature e piattaforme tecnologiche dei tre istituti, oltre a visiting member dell’Università degli Studi di Milano e della Sant’Anna di Pisa. Agli scienziati della Khalifa University sarà garantito il servizio di accesso remoto alle strutture e alle piattaforme tecnologiche delle due Università italiane.
“Il Joint Lab accrescerà la competitività internazionale e incentiverà la partecipazione a programmi di ricerca – osserva Maria Pia Abbracchio, Pro-Rettore Vicario dell’Università Statale di Milano con delega alla Ricerca. – Inoltre, fornirà servizi di ricerca multidisciplinare di altissimo livello, accessibili sia internamente che all’esterno dell’Università, stimolando l’innovazione, la contaminazione e la fertilizzazione tra diversi ambiti di ricerca”.
Infine, il Joint Lab rappresenterà un’occasione di scambio internazionale sia per ricercatori che per personale in formazione, in particolar modo studenti di dottorato. “Contemporaneamente all’accordo sul Joint Lab, è stato anche siglato un Memorandum of understanding che permette la mobilità di dottorandi sotto la supervisione comune di due docenti, uno per ciascuno degli atenei coinvolti”, conclude la prof.ssa Antonella Baldi, Pro-rettore all’Internazionalizzazione della Statale di Milano.