La Neuropsichiatria Infantile dell’Asl CN1, sede di Mondovì, si apre alla realtà virtuale con l’attivazione di un ambulatorio al quale potranno accedere i giovani pazienti con indicazione di diagnosi. La sperimentazione dei trattamenti bio-neurofeedback e realtà virtuale è l’ultimo frutto del progetto ProSol Giovani, volto a favorire il benessere di giovani affetti da patologie.   

“ProSol Giovani – spiega il direttore della Neuropsichiatria infantile dell’Asl CN1 Franco Fioretto – è un progetto transfrontaliero fortemente voluto da Regione Piemonte, che ci ha visti capofila come Asl CN1 con il partnerariato di Regione Liguria, Metropole Nice Cote d’Azur, Provence Alpes Agglomeration, Regione Autonoma della Valle d’Aosta. Il periodo Covid ci ha portati a lavorare sempre più con una realtà virtuale e questo laboratorio è uno dei risultati.”

Nello strumento presentato ci sono sia il biofeedback sia il neurofeedback che, attraverso diversi tipi di sensori ed elettrodi, registrano l’attività spontanea dell’organismo: la parte di biofeedback utilizza sensori posti sulla cute più periferici che danno la possibilità di regolare la temperatura, la respirazione, la coerenza cardiaca, cioè parametri legati al sistema neurovegetativo per ottenere risultati sulla capacità di rilassamento e di regolazione delle funzioni fisiologiche. Il neurofeedback invece consente di registrare, attraverso l’utilizzo di elettrodi, l’attività elettrica cerebrale. 

“Queste tecniche – spiega la referente dell’ambulatorio, la neuropsichiatra infantile Giuliana Delia, che collabora con il neuropsicologo Danilo Dimitri – non sono invasive e sono prive di effetti collaterali. Le applicheremo soprattutto a bambini che afferiscono al nostro Servizio, in particolare a chi soffre di disturbo dell’attenzione con iperattività e permettono al soggetto di aumentare la concentrazione, anche con stimoli distraenti e, nello stesso tempo, di rilassarsi. Inoltre sono utili per affrontare problemi come i disturbi d’ansia, post traumatici, del sonno, cefalee, depressione…”

A cosa servono? Ad aumentare la consapevolezza corporea, acquisire l’abilità di percepire l’attivazione fisiologica e associarla a eventi o situazioni target. Il sistema registra i segnali, li elabora e li trasforma in tempo reale in “ritorni” visivi o uditivi corrispondenti a stati corporei e di attivazione fisiologica.

Il soggetto, accompagnato dal terapeuta può imparare a percepirli e modularli attraverso training specifici.