Janssen ha annunciato i risultati a lungo termine dello studio CARTITUDE-1 di fase 1b/2 che valuta efficacia e sicurezza di ciltacabtagene autoleucel, terapia CAR-T sperimentale per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato o refrattario.1 I dati, presentati al congresso annuale dell’American Society of Haematology 2021 e selezionati negli Highlights del programma ASH, hanno mostrato come una singola infusione di Cilta-cel, a base di linfociti T ingegnerizzati ad esprimere un recettore chimerico per l’antigene diretto verso il BCMA, induca una risposta profonda e duratura, con un elevato tasso di risposta complessiva, pari al 98%.

Nei 97 pazienti trattati con cilta-cel, il tasso di risposte complessivo è stato del 98% ed è migliorato nel tempo, raggiungendo nell’83% dei pazienti che ha raggiunto una risposta completa stringente ad un follow-up mediano di 22 mesi. Questo valore è superiore rispetto quello dell’80% raggiunto a un follow-up mediano di 18 mesi presentato all’ultimo congresso dell’American Society of Clinical Oncology e rispetto a quello del 67% ad un follow-up mediano di 12,4 mesi presentato al congresso ASH 2020. Ad un follow-up mediano pari a 22 mesi, la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale mediana non sono state ancora raggiunte, suggerendo una durata a lungo termine delle risposte e della sopravvivenza dei pazienti. I tassi a due anni di PFS e OS sono risultati pari rispettivamente al 61% e al 74%. In 61 pazienti è stata valutata la malattia residua minima: tra questi, il 92% ha raggiunto la negatività. I pazienti che hanno raggiunto la negatività della malattia residua minima e che la hanno mantenuta per un periodo uguale o superiore a 6 e 12 mesi hanno mostrato tassi a 2 anni di PFS rispettivamente del 91% e del 100%.

“Purtroppo, i pazienti affetti da mieloma multiplo, esposti ad almeno tre regimi di trattamento hanno perso la loro efficacia vanno incontro ad una sopravvivenza mediana inferiore all’anno con i trattamenti attualmente disponibili” ha detto Thomas Martin, Director of Clinical Research, Clinical Professor of Medicine, Adult Leukemia and Bone Marrow Transplantation Program, Associate Director, Myeloma Program and Co-Leader, Hematopoietic Malignancies Program, at UCSF Helen Diller Family Comprehensive Cancer Center sperimentatore principale dello studio. “I nuovi dati dello studio CARTITUDE-1 rafforzano i risultati precedenti, mostrando che una singola infusione di cilta-cel determina risposte durature e migliora la sopravvivenza nella popolazione dello studio, a ulteriore conferma del potenziale di cilta-cel nell’offrire una nuova valida opzione terapeutica per pazienti e medici.”

Il tempo mediano al raggiungimento della prima risposta è risultato pari ad un mese, con risposte sempre più profonde nel tempo. Inoltre, il tempo mediano al raggiungimento della migliore risposta è stato pari a 2,6 mesi, mentre il tempo mediano alla risposta completa o a risposte migliori è stato pari a 2,9 mesi. Il 12% dei pazienti ha raggiunto una risposta parziale molto buona, mentre il 3% ha ottenuto una risposta parziale. Lo studio ha incluso pazienti che avevano precedentemente ricevuto una media di sei regimi di trattamento. Tutti i pazienti erano triplo-esposti. Il 42% di essi era penta-refrattario e il 99% ha mostrato refrattarietà all’ultima linea di trattamento.

“Questi dati si aggiungono all’elevato numero di prove a supporto del potenziale beneficio clinico di cilta-cel nel trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo recidivato o refrattario, una popolazione che necessita nuove opzioni terapeutiche,” ha dichiarato Sen Zhuanh, Vice President, Clinical Research and Development, Janssen Research & Development. “Siamo in attesa di ulteriori valutazioni di cilta-cel nell’ambito del nostro programma globale di sviluppo clinico CARTITUDE che prevede lo studio anche in pazienti affetti da mieloma multiplo di prima diagnosi.”

I dati mostrano un profilo di sicurezza in linea per cilta-cel, laddove, con un follow-up più lungo, non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza. Nel follow-up a 18 mesi presentato al congresso ASCO 2021, gli eventi avversi ematologici più frequenti sono stati neutropenia, anemia, trombocitopenia, leucopenia e linfopenia. A 18 mesi, la sindrome da rilascio di citochine di qualunque grado è stata osservata nel 95% dei pazienti con una durata mediana di quattro giorni e nel 99% dei casi si è risolta entro 14 giorni dalla comparsa. Dei 92 pazienti con CRS al follow-up di 18 mesi, il 95% era di grado 1/2. Una neurotossicità di qualunque grado è stata osservata nel 21% dei pazienti, con livelli di grado 3 o superiore nel 10% dei pazienti. Non si sono verificati ulteriori eventi di neurotossicità legati a cilta-cel né sono stati riportati in CARTITUDE-1 eventi avversi di tipo motorio-neurocognitivo dopo quelli mostrati durante il congresso ASH 2020 al follow-up mediano di 12,4 mesi. Al cut-off dei dati a 22 mesi, è stata somministrata la terapia cilta-cel ad oltre 200 pazienti nell’ambito del programma di sviluppo clinico CARTITUDE e l’incidenza di MNT si è ridotta a meno dell’1 per cento dopo l’implementazione di misure di prevenzione degli eventi di tipo MNT.

“Siamo lieti di poter presentare nuovamente, ad un follow-up a lungo termine, questa volta di quasi due anni, i dati di questo trattamento innovativo, mirato a pazienti affetti da mieloma multiplo recidivato o refrattario” ha dichiarato Edmond Chan, EMEA Therapeutic Area Lead Haematology, Janssen – Cilag Limited. “L’efficacia prolungata il profilo di sicurezza in linea con questa terapia si basano su solidi risultati visti fino ad oggi e possono rappresentare un passo in avanti per cambiare le aspettative dei pazienti di fronte a una diagnosi di mieloma multiplo.”