Vectorious annuncia la sperimentazione clinica internazionale di V-LAP, il primo microcomputer wireless per il monitoraggio cardiaco al mondo, avviata anche in Italia su persone affette da insufficienza cardiaca. L’équipe del professor Filippo Crea, direttore del Polo di Scienze cardiovascolari e toraciche del Policlinico Gemelli IRCCS, ha eseguito a Roma con successo l’impianto del dispositivo su un paziente ultrasettantenne con scompenso cardiaco.
L’innovativa tecnologia potrà aiutare a migliorare significativamente la qualità della vita di coloro che soffrono di insufficienza cardiaca e contribuire a ridurre il numero delle ospedalizzazioni. Il primo intervento è stato portato a termine a Firenze dal professor Carlo Di Mario dell’Università degli Studi di Firenze.
“Se il trial darà risultati positivi, si tratta – spiega il professor Crea – di un potenziale balzo in avanti nell’ambito della telemedicina e della medicina personalizzata”.
Il dispositivo è inserito nel setto interatriale (che separa le due camere chiamate atri) e consente di raccogliere e fornire con la massima rapidità dati molto accurati h24. Il sensore non è alimentato da batterie e può funzionare per l’intera vita del paziente. Si carica in remoto dall’esterno e trasmette in modo totalmente wireless le informazioni sull’attività cardiaca del paziente direttamente ai medici e all’ospedale, dove i tracciati saranno analizzati dai cardiologi.
Oren Goldshtien, CEO di Vectorious, afferma: “Crediamo che il sistema di monitoraggio V-LAP possa rivoluzionare l’approccio al trattamento dell’insufficienza cardiaca e migliorare la condizione dei pazienti, aiutandoli ad affrontare i problemi legati all’insorgere dello scompenso. É a loro che abbiamo pensato sviluppando V-LAP”.
L’intervento mininvasivo necessario per impiantare il dispositivo è a basso rischio e richiede al massimo un’ora. I dati forniti dal dispositivo vengono analizzati grazie all’uso di tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning che permettono di intervenire in una fase precoce, rilevare eventi critici e aiutare i pazienti a raggiungere uno stato soddisfacente di equilibrio e sicurezza.
Lo scompenso cardiaco (quando il cuore non è più efficiente nel pompare il sangue) è l’esito di tutte le malattie cardiache non intercettate, dall’infarto alle cardiopatie congenite. Si stima che dopo i 65 anni una persona su 10 abbia una qualche forma di scompenso cardiaco. Abitualmente il paziente viene monitorato con visite periodiche, ma può accadere tra un controllo e l’altro che l’attività cardiaca si alteri improvvisamente portando al ricovero. L’impianto del microchip permette un monitoraggio h24 dell’attività cardiaca, scongiurando il rischio di emergenze. I cardiologi che monitorano i dati inviati dal paziente, infatti, possono modificare le sue terapie al bisogno e in tempo reale.
Il dispositivo di monitoraggio cardiaco wireless V-LAP, fornito dalla società Vectorious, permetterà ai dottori di ricevere dati sempre aggiornati sulla base dei quali valutare la condizione del paziente e di tenere sotto controllo la situazione costantemente, non solo quando il paziente si sottopone agli esami richiesti.
Le attuali procedure di trattamento dello scompenso cardiaco non sempre consentono al paziente di ricevere fin dall’inizio in modo efficace i trattamenti necessari per stabilizzare la sua condizione perché i sintomi, quali ad esempio difficoltà respiratoria o l’aumento del peso, si manifestano in fase avanzata della patologia. La percentuale di persone affette da scompenso cardiaco che devono essere nuovamente ricoverate nell’arco di un anno dalla prima manifestazione acuta è significativa. Il nuovo dispositivo promette di essere uno strumento efficace per ridurre il ricorso a nuove ospedalizzazioni e i costi associati.
Grazie ai dati storici raccolti su ogni paziente, il medico potrà intervenire proattivamente sulla base di informazioni accurate fornite tempestivamente da V-LAP.