Medici con l’Africa Cuamm presenterà a Washington D.C. tra il 25 e il 27 luglio “i cuscini per il parto”, strumento innovativo pensato per convincere le donne della Karamoja, regione a nord dell’Uganda, a partorire in ospedale o nei centri di salute. Selezionato tra i finalisti dell’evento “Saving Lives at Birth: A Grand Challenge for Development”, promosso dall’agenzia della cooperazione statunitense, il progetto dei “cuscini per il parto” vuole dimostrare alle donne che è possibile ricorrere al parto assistito, senza rinunciare alle proprie tradizioni, ma in un ambiente sicuro e attrezzato in caso di emergenza. I risultati sono incoraggianti: grazie a questo strumento infatti dal 2013 al 2015 si è passati da 11.424 a 25.592 parti assistiti in struttura, con una copertura dei parti attesi nella regione salita dal 18% al 52%.
L’evento di Washington D.C. vuole raccogliere i progetti più innovativi e sostenibili sviluppati nel mondo per migliorare la salute delle donne in gravidanza e dei neonati nei paesi a risorse limitate, consentendo loro l’accesso alle cure che meritano. Di 550 progetti, 53 sono arrivati in finale, Medici con l’Africa Cuamm unica organizzazione italiana: ora è aperta a tutti fino al 26 luglio la votazione online per il progetto ritenuto migliore. Tutti i progetti sono accomunati dalla potenzialità di avere un impatto sostanziale sulle condizioni sanitarie materno-infantili, e di essere implementabili anche su larga scala, costantemente monitorati.
I “cuscini per il parto” rappresentano un’innovazione low-tech e a basso impatto economico, implementata per la prima volta dal Cuamm nel 2013 in Karamoja (Uganda). Lì si è visto unincremento dei parti in struttura, che significano più complicanze trattate tempestivamente, a beneficio della salute di mamme e bambini. Merito dell’approccio abituale di Medici con l’Africa Cuamm: leggere i bisogni della popolazione e trovare insieme al personale locale risposte in linea con gli usi e le procedure del posto. Considerato quindi che le donne dimostravano di continuare a preferire il parto in casa a quello in struttura, perché lì erano costrette a partorire da distese, lo staff di Medici con l’Africa Cuamm ha prodotto un prototipo di “cuscino per il parto” su cui le donne possono partorire nella tradizionale posizione accucciata, assistite da un’ostetrica. In quattro anni i “cuscini per il parto” sono stati distribuiti in 81 centri di salute della Karamoja e si è visto un incremento notevole delle donne che si presentano in struttura, legato anche alla possibilità di partorire in maniera tradizionale.
Nei prossimi mesi è in programma uno studio approfondito dell’uso dei “cuscini per il parto” come fattore di richiamo delle donne verso la struttura sanitaria: l’obiettivo è quello di estendere la disponibilità dello strumento a tutto il territorio dell’Uganda.
Questa attenzione per le esigenze e la salute delle donne è in linea con il programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, che in Uganda come negli altri sei paesi di intervento di Medici con l’Africa Cuamm vuole garantire il parto assistito a 320.000 donne e l’assistenza nutrizionale per loro e i loro bambini nel periodo che va dall’inizio della gravidanza ai primi due anni di vita dei figli, prevedendo che saranno 60.000 i bambini malnutriti che avranno bisogno di cure.
È possibile sostenere il lavoro dei medici del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org: con 40 euro è possibile garantire ad una futura mamma il parto assistito.Per contribuire con il proprio 5×1000, il codice fiscale del Cuamm è 00677540288.