Marco Guido Confalonieri nuovo Direttore della Chirurgia di Romano di Lombardia
La nomina di Marco Guido Confalonieri, comasco di Merate, classe ’68, a nuovo Direttore della Chirurgia Generale del Presidio Ospedaliero di Romano di Lombardia, permette alla Direzione Strategica dell’ASST Bergamo Ovest di ricoprire tutti i posti vacanti nell’ospedale romanese.
Il nuovo Direttore è risultato il primo nella graduatoria stilata dalla Commissione, sottoposta martedì scorso al Direttore Generale.
Classe ’68, Marco Guido Confalonieri si è laureato all’Università degli studi di Milano nel 1995, si è specializzato, con lode, in Chirurgia Generale nel 2000.
Confalonieri ha frequentato come specializzando e poi lavorato in diversi presidi lombardi, tra cui il Policlinico Ospedale Maggiore di Milano, il Policlinico di Ponte San Pietro, l’Ospedale di Saronno, il Policlinico San Donato, l’Ospedale di Monza, l’Humanitas di Rozzano, per poi stabilirsi al Mandic di Merate. Qui cresce alla scuola del Dr. Pierluigi Carzaniga fino ad essere uno dei più apprezzati e competenti specialisti locali in Chirurgia Generale, mini invasiva e in particolare si perfeziona nel trattamento delle patologie oncologiche, funzionali dell’apparato digerente e nel trattamento dei difetti della parete addominale, sviluppando e intervenendo con tecniche innovative laparotomiche e laparoscopiche.
Nel 2014 viene nominato Responsabile di Struttura Semplice UOS “Gestione dell’attività chirurgica laparoscopica e delle nuove tecnologie”, aumentando la visibilità nelle comunità scientifiche che gli attribuiscono un ruolo di prim’ordine nel trattamento mininvasivo della parete addominale.
Da gennaio è vicedirettore del Reparto di Chirurgia Generale del Presidio Ospedaliero di Cremona, dove si era trasferito nell’agosto 2021.
In carriera ha eseguito più di 2000 interventi chirurgici come primo operatore in ambito di alta, media e piccola chirurgia, di cui circa il 40% con tecnica laparoscopica, sia in regime elettivo sia in urgenza. Negli anni si è dedicato in particolar modo allo sviluppo della: chirurgia laparoscopica della parete addominale che esegue con entrambe le tecniche laparoscopiche per il trattamento dell’ernia inguino-crurale, tanto da essere scelto come docente ufficiale della scuola di rilevanza nazionale della Chirurgia della Parete addominale della Società Italiana di Chirurgia, con particolare riguardo alla TEP; chirurgia laparoscopica colo-rettale, sia per patologia benigna che maligna; chirurgia laparoscopica e laparotomica per il trattamento dei laparoceli mediante tecniche sia tradizionali che innovative
Marco Confalonieri ha una pregevole visibilità nella comunità chirurgica. È docente ufficiale della scuola di rilevanza nazionale della Chirurgia della Parete addominale della Società Italiana di Chirurgia (SIC), con particolare riguardo alla tecnica TEP, Tutor per il corso di Chirurgia Laparoscopica Avanzata presso Aesculap Akademie – Tuttlingen Germania e, fino al 2021 è stato tutor per la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Milano.
È membro delle seguenti Società Scientifiche: SIC, ACOI, SICE e SLC dove ha ricoperto il ruolo di consigliere e vicepresidente fino al 2021.
Soddisfazione traspare nelle parole del Dott. Peter Assembergs, Direttore Generale dell’ASST Bergamo Ovest: “Con questa nomina, da un lato, copriamo il posto lasciato libero per il pensionamento del dott. Enrico Motterlini, dall’altro il curriculum del Dottor Confalonieri potrà essere la base per un ampliamento delle tecniche chirurgiche e un ulteriore passo avanti per tutta la Chirurgia di Romano di Lombardia”.
“È un grande onore per me – queste le prime parole del Dottor Marco Confalonieri – assumere la direzione dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Romano di Lombardia, ospedale di grande tradizione chirurgica e per questo cercherò di continuare il percorso iniziato dai miei predecessori. Negli anni mi sono sempre dedicato all’innovazione tecnologica per fare in modo che la chirurgia si traduca in gesti gentili e poco invasivi alla ricerca del benessere dei pazienti. L’approccio in team multidisciplinare è ciò che fa la differenza. Questa sarà la strada che dovremo intraprendere allo scopo di assicurare il più alto standard di cura, con una chirurgia “sartoriale”, su misura del malato”.