989 milioni di euro di valore della produzione, 1,3 milioni di euro di utile e ulteriori 9,5 milioni accantonati per nuovi investimenti futuri: sono questi i numeri salienti del bilancio 2019 dell’ULSS 8 Berica, approvato nei giorni scorsi. Si consolida così ulteriormente l’equilibrio finanziario dell’azienda socio-sanitaria vicentina, che negli ultimi anni ha sempre chiuso il bilancio in attivo. «Si tratta di un bilancio ancora una volta all’insegna del buon equilibrio finanziario – commenta il Direttore Generale Giovanni Pavesi -, ma anche di una crescita delle attività e soprattutto degli investimenti per garantire standard di qualità dei servizi sempre più elevati. E per il futuro puntiamo a proseguire su questa strada, come dimostrano gli ulteriori accantonamenti effettuati, fermo restando che il bilancio dell’esercizio in corso sarà profondamente influenzato sul piano dei costi dalla gestione dell’emergenza covid e sarà per questo difficilmente confrontabile con quello dello scorso anno».

Al di là di questi macro-dati, alcuni indicatori appaiono particolarmente significativi. A questo riguardo, spicca in particolare l’aumento degli interventi chirurgici: nel 2019 sono stati ben 43.367, ovvero 2.951 in più rispetto all’anno precedente. E con l’eccezione di Montecchio Maggiore è giusto sottolineare che tutti gli ospedali dell’ULSS 8 Berica hanno registrato un incremento dell’attività chirurgica.

In leggera diminuzione invece le prestazioni ambulatoriali, che pure sono state ben oltre il milione. In crescita del 3,5% invece l’attività del Pronto Soccorso, con 175.078 accessi nel corso del 2019. Quasi stazionari i ricoveri, pari a ben 50.925.

Degna di nota anche l’attività territoriale, come dimostrano ad esempio i 12.784 pazienti seguiti nel corso del 2019 dall’Assistenza Domiciliare Integrata, per un totale di 180.635 accessi; piuttosto che i 6.868 utenti che si sono rivolti ai Consultori Familiari, per un totale di 48.964 prestazioni. Per quanto riguarda la disabilità, sono stati 751 gli utenti seguiti dal Servizio di Integrazione Lavorativa, 740 quelli che hanno usufruito dei servizi semi-residenziali e 396 quelli in strutture residenziali, ai quali si affiancano altri 352 utenti seguiti nell’ambito di progetti a sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale.

Si conferma di assoluto rilievo anche l’impegno sul fronte della prevenzione, come dimostrano i 97mila vaccini di vario tipo forniti nel 2019 e i 92mila screening oncologici effettuati, ai quali si aggiungono gli 8.400 screening svolti nell’ambito del progetto di sorveglianza sui Pfas.

In crescita anche l’impegno sul fronte della medicina di base, con la creazione di 3 nuove Medicine di Gruppo Sperimentali nel corso del 2019.

Il tutto con una dotazione di personale che nel 2019 è cresciuta di 140 unità, arrivando a 6.140 dipendenti.

Più in dettaglio, i medici in servizio sono passati dagli 874 del 2018 a 924. Anche infermieri ed ostetriche sono cresciti, di 79 unità, arrivando a quota 2.574, così come gli operatori socio-sanitari; diminuisce ancora di 65 unità invece il personale amministrativo.

In crescita – ed è un altro dato importante – sono anche gli investimenti: il loro valore complessivo nel 2019 è stato pari a ben 21,1 milioni di euro, +2,3 milioni rispetto ai 18,8 del 2018. Di questi, la quota preponderante è stata destinata al rinnovo delle attrezzature sanitarie, seguito dall’ammodernamento delle strutture e degli arredi interni, ma rispetto al 2018 sono più che raddoppiati anche gli investimenti per la digitalizzazione dei servizi e il potenziamento delle reti informatiche.

Sempre a proposito degli investimenti, è da rilevare che per ben 13 milioni di euro questi sono stati autofinanziati dall’ULSS 8 Berica tramite gli accantonamenti degli anni precedenti, e ben 2 milioni di euro sono frutto di donazioni.

Per quanto riguarda invece i costi, la quota maggiore riguarda naturalmente le spese per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie, seguita dal personale.

Approfondendo l’analisi dei costi, spicca l’incremento della spesa farmaceutica ospedaliera, per effetto dell’utilizzo di alcuni farmaci di nuova generazione ad alto costo, per i quali la Regione Veneto ha stanziato un apposito fondo. In leggero calo invece la spesa farmaceutica territoriale, grazie all’attività svolta per migliorare l’appropriatezza terapeutica.

In aumento anche il costo dei servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, anche per effetto dell’incremento delle tariffe applicate dalle strutture.