Logistica distributiva Healthcare: come è cambiata la situazione negli ultimi 27 mesi
Consorzio DAFNE ha collaborato alla ricerca “Logistica Distributiva Healthcare: una centralità riscoperta” realizzata dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano.
I dati raccolti hanno offerto spunti di approfondimento e riflessioni durante il convegno “Dall’emergenza all’innovazione: il mondo (ri)scopre la centralità della logistica Healthcare!”organizzato dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, volto a sottolineare l’importanza della logistica nel comparto della Salute: un ruolo forse sottovalutato in passato e che oggi torna alla ribalta anche per effetto dell’attenzione sollevata dalla pandemia.
L’analisi ha focalizzato l’attenzione, in questa prima edizione, sui flussi della distribuzione primaria in un arco di 27 mesi che arriva a coprire il primo trimestre 2020 e si è basata sulla preziosa collaborazione dei quattro principali operatori specializzati nel trasporto Healthcare su scala nazionale che hanno consentito di raggiungere una copertura superiore al 90% dei flussi d’interesse.
C’è stato un aumento nel numero totale delle spedizioni pari a +5,5% e un aumento del peso dei prodotti movimentati pari a +7,7% dal 2018 al 2019, a fronte di un calo del numero di colli pari al -2,4% nello stesso periodo.
I flussi partono in larga prevalenza da Lombardia e Lazio, che sono anche le prime destinazioni dei prodotti, seguite da Emilia-Romagna e Campania, in linea con la distribuzione della popolazione sul territorio.
Nel corso del 2019 si sono registrati alcuni picchi, in corrispondenza dei mesi di febbraio/marzo, maggio, luglio e settembre/ottobre. Confrontando i dati con il 2018 si riscontra che la stagionalità dei flussi è rimasta sostanzialmente invariata, pur registrando un incremento a febbraio e aprile, e una leggera flessione a ottobre.
Come “suggerito” dalla normativa, la maggior parte dei flussi viene gestita a una temperatura inferiore ai 25°. Tuttavia, i volumi gestiti a temperature più stringenti sono in crescita.
In relazione all’emergenza Covid-19, durante il picco dell’emergenza sanitaria, si è registrato un incremento sensibile dei flussi gestiti. Nonostante la creazione delle zone rosse in Lombardia, la distribuzione dei flussi non ha subito scossoni, garantendo la continuità di fornitura. Inoltre, l’emergenza sanitaria non si è tradotta in un cambiamento dei canali utilizzati per la distribuzione farmaceutica, confermando l’ingresso tra i canali rilevanti della consegna a domicilio. Sono emerse tuttavia diverse criticità per quelle aziende farmaceutiche caratterizzate da una concentrazione dei prodotti in un solo deposito, stressandone la necessità di ripensare i modelli di allocazione delle scorte. In tal senso, l’emergenza Covid-19 ha evidenziato i possibili limiti di un modello bidimensionale costo-servizio, data la sempre maggior importanza di poter fare affidamento sulla resilienza della propria supply chain.
Rimane basso il grado di terziarizzazione delle attività logistiche in ambito ospedaliero, pur raggiungendo l’8% nel 2020 rispetto al 4% riscontrato nel 2012.
L’analisi si è posta l’obiettivo di evidenziare alcuni elementi importanti, sia in termini di impatto attuale sia in relazione agli sviluppi futuri. Il settore è infatti caratterizzato da trend e cambiamenti significativi, e la logistica rappresenta un elemento chiave per garantire livelli di servizio e sostenibilità necessari.
“È fondamentale sottolineare l’evoluzione del ruolo delle farmacie” afferma Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”. “Da un lato, si assiste alla crescita dei flussi che raggiungono le farmacie territoriali direttamente dai magazzini dei depositari, nonostante la consegna diretta rappresenti un’attività particolarmente onerosa in Italia a causa della numerosità e capillarità dei punti di consegna in tutta Italia. Dall’altro, vi è una crescente “riscoperta” della farmacia come presidio territoriale di esercizio della sanità, accompagnata dalla crescita della Distribuzione Per Conto che ha consentito peraltro, durante le fasi critiche dell’emergenza Covid-19, di ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere”.
L’ambito ospedaliero è stato trattato e approfondito diffusamente nel corso della ricerca, non solo in relazione a quanto avvenuto durante l’emergenza. “La logistica ospedaliera, nonostante la forte complessità, rappresenta un’area di lavoro molto importante” evidenzia Lorenzo Prataviera, Ricercatore senior e Responsabile del Tavolo di Lavoro Healthcare dell’Osservatorio. “La terziarizzazione delle attività logistiche a operatori dedicati potrebbe introdurre miglioramenti significativi nella gestione degli approvvigionamenti, ma le barriere presenti richiedono di essere affrontate con uno sforzo congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti. La terziarizzazione vede infatti come premessa fondamentale lo sviluppo di un clima di totale fiducia e cooperazione, oltre al superamento delle dinamiche di potere e responsabilità legate agli approvvigionamenti che oggi rappresentano un ostacolo di difficile risoluzione”.
L’analisi commissionata dal Consorzio DAFNE e sintetizzata nel Whitepaper “Logistica Distributiva Healthcare: una centralità riscoperta” si colloca all’interno di un più ampio lavoro di studio della logistica del settore Healthcare, svolto all’interno di un Tavolo di Lavoro promosso dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”. All’interno di questo tavolo di lavoro, è stato costituito un Gruppo di esperti, identificato con il nome di “Healthcare Expert Group” che ha contribuito alla Ricerca fornendo la propria esperienza e conoscenza sulle tematiche trattate e partecipando attivamente ai vari momenti di confronto.
Le direzioni di sviluppo future identificate dall’Healthcare Expert Group sono volte principalmente a affrontare la frammentazione delle informazioni tra i diversi nodi e attori, basandosi su una crescente digitalizzazione della filiera e la diffusione di soluzioni e pratiche collaborative.
Daniele Marazzi, Consigliere Delegato Consorzio DAFNE, conclude: “Il comparto Healthcare presenta peculiarità che in potenza preludono a opportunità di miglioramento anche maggiori rispetto ad altri ambiti. E quello che probabilmente sarà il lascito maggiore una volta usciti dalla pandemia, riguarda proprio la nuova consapevolezza della centralità in ambito Healthcare della logistica in termini di impatto sul livello di servizio, nonché sulla garanzia di continuità dello stesso. La vera sfida da vincere, in questo “nuovo inizio”, è proprio raccogliere la discontinuità epocale che stiamo attraversando come occasione per ripensare a fondo le logiche di business, ridisegnare i processi e introdurre soluzioni e approcci innovativi in modo strutturale e ragionato. E premere sull’acceleratore del Digitale per dare ulteriore impulso alla gestione integrata e sincronizzata dei processi interaziendali, coinvolgendo tutti i principali partner di filiera: fattore determinante per poter assicurare velocità, flessibilità e affidabilità alla supply chain Healthcare nel suo complesso”.