Adaptive Biotechnologies ha annunciato che l’FDA ha concesso la designazione de novo per il test clonoSEQ, utile a rilevare e controllare la malattia minima residua su pazienti con mieloma multiplo e leucemia linfoblastica acuta delle cellule B, utilizzando il DNA di un campione di midollo osseo del paziente. L’autorizzazione di clonoSEQ rappresenta una svolta per i pazienti e per l’FDA. clonoSEQ rappresenta un test della MMR di primo ordine che usa la tecnologia di sequenziamento di nuova generazione per valutare il carico della malattia, e rappresenta un ulteriore uso dell’NGS per le neoplasie.
Questo è l’unico test a ricevere l’approvazione dell’FDA per la valutazione della MMR in casi di linfoma e il primo test diagnostico condotto con immunosequenziamento. L’approvazione rappresenta un importante step per Adaptive Biotechnologies perché costituisce il primo riconoscimento da parte dell’autorità regolatoria della piattaforma proprietaria per la profilazione del sistema immunitario.
La MMR fa riferimento al piccolo numero di cellule tumorali che possono rimanere nell’organismo del paziente dopo la terapia, che spesso non producono segni o sintomi, ma con il passare del tempo possono portare a una recidiva della malattia. Queste cellule tumorali residue possono essere presenti a livelli molto bassi e quindi richiedono test molto sensibili per essere identificate. Anche quantitativi esigui della MMR possono avere un effetto profondo sul successo della terapia e sui risultati per i pazienti. Questo test è in grado di stabilire in modo affidabile la presenza e la quantità di malattia residua a livelli molto bassi e può essere utilizzato dai medici, insieme ad altri esami clinici, per prevedere gli esiti del trattamento e nella gestione e nella cura del paziente.
“L’esecuzione del test della MMR fornisce informazioni in tempo reale sulla risposta dei pazienti alla terapia o sulla remissione della malattia, per questo la Multiple Myeloma Research Foundation è fortemente impegnata a sostenere questo importante avanzamento nella cura del paziente”, ha detto Paul Giusti, Presidente e CEO di Multiple Myeloma Research Foundation. “La sensibilità del test è molto importante, poiché il numero di cellule rimanenti dopo il trattamento è strettamente collegato allo stato di salute del paziente. Questa approvazione fornisce a medici e pazienti un test della MMR altamente sensibile e standardizzato, che può costituire uno strumento importante nelle decisioni sui trattamenti.”
Vi sono oltre 200.000 pazienti che soffrono di MM e LLA che vivono negli USA e oltre 35.000 nuovi casi vengono diagnosticati ogni anno. In Italia invece vengono diagnosticati ogni anno oltre 6.000 casi di mieloma multiplo. Il test clonoSEQ usa l’NGS per identificare con precisione – con una sensibilità maggiore rispetto alle altre tecnologie per qualsiasi quantità di campione di midollo osseo2 – la MMR sui pazienti durante tutto il periodo di trattamento e della remissione. Rilevare la MMR con alta sensibilità può dare importanti informazioni dal punto di vista clinico per i molti pazienti trattati per queste neoplasie.
“L’approvazione di clonoSEQ data dall’FDA rappresenta un importante traguardo per i pazienti con MM e LLA e per gli oncologi che li hanno in cura. Questo obiettivo raggiunto sottolinea l’importanza della MMR come fattore predittivo sulla malattia”, ha dichiarato Aaron Logan, associate professor, Division of Hematology and Blood and Marrow Transplant, UCSF. “La valutazione della MMR deve essere pratica standard per valutare la risposta al trattamento, controllare la progressione della malattia e definire la cura del paziente. Perciò è essenziale avere un’analisi della MMR che soddisfi gli standard normativi e misuri accuratamente e affidabilmente l’impatto della malattia nel tempo.”
Per pazienti che hanno evidenziato una risposta completa ai trattamenti con criteri di risposta tradizionali, la presenza o assenza di MMR è stata dimostrata avere relazione significativa con gli esiti clinici delpaziente. Per questo motivo molte aziende farmaceutiche hanno iniziato a usare la MMR come endpoint significativo per valutare l’efficacia e definire le terapie.
“Questo è stato un anno molto importante per il campo dell’ematologia, grazie al cambio di paradigma segnato dalla decisione dell’FDA di approvare la prima terapia basata sullo stato della malattia minima residua per i pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta, e avvalorando l’importanza clinica della MMR come endpoint clinicamente significativo nella LLA”, ha sottolineato il dr. Greg Friberg, vice president, Global Development, Oncology di Amgen. “Con l’approvazione dell’FDA, medici e pazienti avranno accesso alla prima analisi della MMR, usufruendo così di un importante strumento al fine di prendere decisioni più consapevoli sui trattamenti e ottenere valori negativi di MMR. Vogliamo proseguire questa collaborazione con Adaptive Biotechnologies per studiare ulteriormente la MMR e in linea con la nostra missione mettere al servizio dei pazienti i progressi della ricerca scientifica trasformativa.”
L’esame e la recente approvazione da parte dell’FDA di farmaci in cui la MMR è inclusa come endpoint clinico e l’inclusione nell’elenco di endpoint surrogati dimostrano la validità clinica della MMR e rafforzano la necessità di un metodo accurato e standardizzato, omologato FDA, come clonoSEQ.
“L’approvazione del test clonoSEQ è un entusiasmante avanzamento per i pazienti affetti da MM e LLA e per i medici; poiché la MMR è sempre più usata per arrivare a decisioni sul trattamento della malattia, l’importanza di avere un metodo di valutazione accurato e standardizzato diventa primaria”, ha spiegato Chad Robins, CEO e Co-founder di Adaptive Biotechnologies. “L’esecuzione di test NGS per la valutazione della MMR è già raccomandata nelle linee guida NCCN per pazienti con MM, LLA e CLL, e clonoSEQ viene già utilizzato per la gestione del paziente nella maggior parte dei centri oncologici NCCN, confermando l’importanza clinica della MMR e l’accettazione dei test NGS per la MMR da parte della comunità oncologica. Adaptive si impegna, grazie all’aiuto di operatori pubblici e privati, a rendere clonoSEQ disponibile per tutti i pazienti.”
La malattia minima residua, chiamata anche malattia residua misurabile, indica le cellule tumorali che rimangono nell’organismo dopo il trattamento di pazienti con neoplasie linfoidi. Queste cellule possono essere presenti a livelli non rilevabili da metodi morfologici tradizionali, come l’esame microscopico del sangue o la biopsia del midollo osseo o di linfonodo.
La MMR viene utilizzata dai medici per rilevare e controllare l’impatto della malattia sui pazienti e decidere il percorso terapeutico. Le linee guida per la pratica clinica raccomandano la valutazione della MMR a vari intervalli di osservazione nel corso del trattamento e del mantenimento in casi di MM e LLA, e includono l’NGS come metodo di analisi raccomandato. Il valore prognostico della MMR è stato dimostrato in relazione a diversi linfomi. Le sperimentazioni controllate hanno mostrato che anche piccoli quantitativi di malattia minima residua sono molto significativi per predire gli esiti clinici del paziente sul lungo termine. Quindi le tecnologie molecolari altamente sensibili e standardizzate sono necessarie per un affidabile rilevamento della MMR.
La misurazione della MMR viene attualmente valutata come metodo per misurare l’efficacia nelle sperimentazioni farmacologiche, con il potenziale di accelerare l’approvazione di terapie emergenti.