L’assistente virtuale diventa un infermiere
Grazie alla loro abilità nel rispondere a domande e risolvere problemi comuni, gli assistenti virtuali dotati di intelligenza artificiale hanno trovato grande prosperità in applicazione al customer care, ambito nel quale contribuiscono a migliorare l’esperienza del consumatore con aiuti immediati e specifici su diversi canali. Eppure, sebbene presumibilmente nell’immaginario collettivo sia proprio il supporto al cliente il primo caso d’uso che si associa a questi strumenti, essi stanno emergendo come soluzioni potenti e soprattutto versatili, capaci non solo di trasformare interi settori, ma anche di migliorare la quotidianità di ognuno.
Comprendendo il linguaggio naturale, apprendendo, adattandosi e replicando in modo intelligente, coerente e personalizzato, infatti, gli assistenti virtuali stanno rivoluzionando l’interazione umana con la tecnologia con impieghi utili e, talvolta, sorprendenti. Neuraltech S.r.l., società proprietaria della soluzione specializzata in IA generativa Userbot.AI, ha così individuato le possibili nuove “identità” di questi software in grado di impattare significativamente sulla vita di tutti.
Con il supporto di un software basato sull’AI si può diminuire in modo importante il rischio di dimenticare di assumere con regolarità e puntualità i farmaci di cui si ha bisogno. Oltre a sostenere il paziente nel seguire un corretto regime terapeutico, questi strumenti possono anche monitorare eventuali sintomi e fornire consigli medici basilari. Altrettanto utile è la loro funzione di intermediario con il personale medico nella pianificazione degli appuntamenti e nella condivisione delle informazioni.
Nell’ambito invece della gestione delle finanze personali, gli assistenti digitali possono vestire i panni di consulenti. Monitorando le spese, creando budget su misura e offrendo consigli utili sulla gestione dei risparmi e sullo stile di vita finanziario, sono in grado di garantire un prezioso sostegno nell’amministrazione ordinaria del portafoglio, perfino allertando nel caso di transazioni sospette.
Organizzare la prossima vacanza non è mai stato così semplice: gli assistenti virtuali sono in grado, con poche indicazioni, di agevolare la pianificazione di ogni viaggio, suggerendo destinazioni, prenotando trasporto e alloggi e mettendo a disposizione ricchi itinerari turistici dettagliati con attrazioni locali e ristoranti. Il tutto tenendo in considerazione le preferenze del singolo individuo.
Con la diffusione delle case intelligenti, gli assistenti AI possono controllare dispositivi connessi come luci, termostati e sistemi di sicurezza, programmare le consuete attività degli inquilini e persino monitorare il consumo energetico dell’abitazione, suggerendo modi per risparmiare. Possono diventare, insomma, l’“Ambrogio” personale di chiunque abbia adottato uno stile di vita domestico smart.
Questi tool possono giungere in soccorso anche degli studenti. Aiutandoli con lezioni e compiti a casa, fornendo spiegazioni complete e dettagliate, rispondendo a quesiti e proponendo esercizi su misura, i tutor virtuali affiancano i propri allievi in carne e ossa per migliorarne l’apprendimento.
Se il linguaggio giuridico e il panorama normativo appaiono troppo complessi, l’assistente basato sull’AI può rivelarsi un prezioso alleato nella comprensione di contratti e documenti legali, condividere soluzioni a questioni comuni, sostenere nella preparazione di documentazione standard e offrire un supporto legale elementare.
Con il ritmo vertiginoso con cui le innovazioni tecnologiche progrediscono di giorno in giorno e con l’intelligenza artificiale al timone della rivoluzione, le possibilità di applicazione e sviluppo dei software AI appaiono infinite. Ciò che è possibile immaginare, però, è un futuro in cui queste soluzioni diventeranno parte ancora più integrante delle routine giornaliere, anticipando le diverse necessità e facilitando una connessione armoniosa tra uomo e macchina. Già oggi, infatti, gli assistenti virtuali stanno ridisegnando il modo in cui si vive e si lavora, aprendo concretamente una strada verso una realtà in cui la tecnologia non è più mero strumento, ma vero compagno di vita.
“La trasformazione, che stiamo solo cominciando a intravedere, invita a riflettere su come possiamo sfruttare al meglio queste potenti risorse per costruire una società più efficiente, inclusiva e interconnessa. In un mondo dove l’AI può svolgere ruoli sempre più complessi, il nostro compito sarà quello di guidare questa evoluzione con saggezza e creatività, assicurando che i benefici tecnologici siano accessibili a tutti e che l’umanità rimanga al centro del progresso. – commenta Gionata Fiorentini, CEO di Neuraltech S.r.l. – Prepariamoci a un futuro entusiasmante, dove le barriere tra il reale e il virtuale si assottiglieranno, e dove ogni interazione sarà arricchita dall’intelligenza artificiale. Un domani in cui le nostre vite saranno non solo più semplici, ma anche straordinariamente potenziate.”