Bustocca di origini, saronnese d’adozione, la dottoressa Lara Ferrari è il nuovo Direttore della Psichiatria dell’Ospedale di Saronno. L’incarico a far data 1 gennaio 2021. “Sono giunta a Saronno dalla Scuola di Specializzazione di Psichiatria dell’Università degli Studi di Milano, interamente svolta presso il Policlinico, inserita in un gruppo di ricerca; vi sono arrivata nell’agosto del 2000. Inizialmente ho lavorato presso il CPS e poi in SPDC”. Giudica fondamentale dedicare massime energie alla riabilitazione.
“E’ un tema centrale del trattamento a lungo termine delle patologie gravi, centrale per la vita del soggetto, per la sua qualità, per il concetto di reinserimento e di reintegrazione – prosegue -. La guarigione clinica è spesso non ottenibile nel caso di patologie gravi ma quella che viene chiamata guarigione sociale, nel senso di potere rispondere ad alcune aspettative del soggetto e del suo contesto, questo sì è un obiettivo raggiungibile. Oggi disponiamo di farmaci particolarmente efficaci e sostanzialmente ben tollerati e questa è una grande differenza rispetto al passato, soprattutto disponiamo d’interventi di tipo riabilitativo che non sono più un’improvvisazione o un intrattenimento, come spesso accadeva, ma rappresentano invece dei veri avanzamenti dal punto di vista tecnico, con comprovata efficacia, e che reggono anche alle valutazioni evidence based”. La dottoressa Ferrari indica un secondo tema che le sta a cuore: l’integrazione degli interventi.
“Più si lavora su un progetto integrato che tenga al centro il soggetto e i suoi bisogni, che utilizzi in maniera flessibile ed articolata diversi strumenti di lavoro, più si ottengono risultati soddisfacenti anche al di là delle attese. Ci si deve concentrare sugli aspetti di tipo organizzativo che facilitino l’implementazione dei percorsi di reinserimento, l’accessibilità ai servizi, la precocità d’intervento e soprattutto la trasparenza dei percorsi. Importante la personalizzazione del trattamento e il ruolo della persona all’interno dei percorsi di cura; la condivisione dei percorsi con gli utenti e con i loro familiari ha maggiore possibilità di successo rispetto ai percorsi proposti o peggio ancora imposti, la storia ed il vissuto personale dell’utente deve essere valorizzata nei percorsi di cura, al centro la persona non più la malattia”.
L’inserimento lavorativo degli utenti è uno dei suoi obiettivi. “Tema centrale per tutti noi, il lavoro, in un momento di crisi come questo ma per i nostri utenti ancora di più. A Saronno abbiamo un progetto dal 2009 che titola “Consapevolezza della persona con disagio psichico: l’utente diventa facilitatore sociale” Gli Esperti in Supporto fra pari sono utenti o ex utenti che portano la loro esperienza a sostegno di altri pazienti e che svolgono attività sia all’interno del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze della ASST che presso associazioni, cooperative, enti convenzionati e privati cittadini. L’Esperto in Supporto tra pari è impiegato da un minimo di tre ore ad un massimo di 20 ore settimanali, che vengono retribuite da una Cooperativa convenzionata con l’Azienda. Le attività svolte vanno
dalla conduzione di gruppi d’attività creative al supporto alle attività quotidiane, dall’accompagnamento o aiuto a domicilio al front-office, oltre a interventi individuali sulle abilità di base. Obiettivo e scommessa è riuscire a trovare sempre più, in collaborazione con il terzo settore, sviluppi e postazioni lavorative mirate per tutti i nostri utenti inseriti in percorsi “propedeutici” al lavoro”. La pandemia ha creato enormi difficoltà soprattutto nell’erogazione dei servizi e dei collegamenti e la psichiatria ha cercato di fornire risposte.
“L’Unità Operativa c’è stata e c’è, con le motivazioni di sempre anzi forse con motivazioni maggiori. Ha svolto un importante lavoro sia di tenuta dei contatti, attraverso incontri online, percorsi individuali, numeri di telefono dedicati. Da sempre collabora con associazioni di familiari, utenti, volontari ed enti presenti sia sul territorio sia in ambito regionale e questa è quella che ci piace definire la nostra forza. Durante il Covid-19 tutti si sono attivati: oltre che a dispensare le cure non sono mancate vicinanza, informazioni puntuali e laddove possibile, risposte, sostegno e incoraggiamento al fine di alimentare una solidarietà collettiva, generare empatia e comunicare supporto per tutti quelli che si sono trovati, indistintamente insieme, a vivere questo tragico momento, per una volta, senza essere giudicati”.
E quando non lavora? “Quando non mi occupo di psichiatria la mia maggior passione è la cultura enogastronomica, in particolare il mondo del vino; sono sommelier dal 2000”. Afferma il Direttore sanitario dell’ASST Valle Olona, Paola
Giuliani
: “L’introduzione di una conduzione sicura e aggiornata della Responsabile della Unità operativa complessa di Psichiatria a Saronno ha lo scopo di proseguire nella presa in carico dei pazienti e della loro riabilitazione, in un contesto sociale di supporto. La tradizione della Psichiatria in Italia è all’avanguardia da sempre e sfrutta il contesto culturale e sociale del Paese che non relega ma, continuamente, cerca strade d’integrazione. La Dottoressa Ferrari svolge il suo compito con occhi attenti e dedicati”.
Prosegue, da parte della Direzione, l’assegnazione degli incarichi di Direttori di Struttura complessa vacanti del Presidio ospedaliero di Saronno, a cui a breve seguiranno quelli relativi alla Medicina e al Pronto soccorso.