La Robotica ortopedica arriva all’ospedale della Fratta
Arriva la Robotica ortopedica all’ospedale della Fratta. E’ la notizia resa nota questa mattina durante la conferenza dei sindaci che si è tenuta a Cortona. Da novembre il robot, che fino ad oggi è stato utilizzato prima a Sansepolcro e poi ad Arezzo, si trasferisce nell’ospedale cortonese per circa 6 mesi.
“In tre anni di attività il robot ha realizzato 243 protesi all’anca, con un tempo medio robotico di 55 minuti, oltre a 200 protesi alle ginocchia, con una media tempo di 43 minuti – ha spiegato Patrizio Caldora, direttore Ortopedia – Il gesto chirurgico effettuato con il braccio robotico ha margine di errore di un millimetro, oltre il quale il sistema si arresta. In questo modo si evitano danni ad arterie, vene e nervi. Le visualizzazioni hanno una riproducibilità anche tridimensionale. Quindi migliori risultati, più benefici e meno usura della protesi nel tempo. Siamo soddisfatti di trasferire robot e know how all’ospedale della Fratta, ai suoi professionisti e a quelli di Nottola, che hanno già dato massima disponibilità nell’essere coinvolti. Sarà un’esperienza importante per tutti”.
“In questi anni, grazie al robot in Ortopedia – ha detto Enrico Desideri, direttore generale Asl Toscana sud est – si è registrato un miglioramento nella esecuzione degli interventi chirurgici, nella convalescenza e riabilitazione dei pazienti. Da sottolineare anche l’aspetto del risparmio, perché diminuiscono i tempi della degenza in ospedale e quelli della riabilitazione. Con questa decisione di trasferire il robot al Santa Margherita, l’ospedale della Fratta, in collaborazione anche con i medici di Nottola, si conferma centrale nelle politiche sanitarie di Area vasta e con nuove prospettive di crescita”.
“Siamo molto soddisfatti per questa nuova attività – ha dichiarato Francesca Basanieri, presidente della conferenza dei sindaci della Valdichiana – perché riteniamo che il nostro ospedale possa ospitare eccellenze grazie alle competenze dei professionisti. Ovviamente, lavoreremo con la Asl e con la Regione affinché l’attività diventi permanente e iniziative di questo tipo coinvolgano anche la Chirurgia e la Pma. Quest’ultima è un centro di eccellenza: in quanto tale deve interagire con la Ginecologia del territorio e deve essere utilizzata anche per le gravidanze regolari”.
“Vorrei solo sottolineare che quelli definiti piccoli ospedali, in realtà sono oggi all’avanguardia. Non chiamiamoli più piccoli, perché non conta il numero dei posti letto ma i servizi messi a disposizione della cittadinanza, come nel caso della Fratta, di Nottola e di Abbadia” ha concluso Simona Dei, direttore sanitario Asl Toscana sud est.
Durante i mesi in cui il robot sarà alla Fratta, la Asl coglie l’occasione per effettuare dei lavori nel blocco operatorio del San Donato. L’attività che si svolgeva fino ad ora nella sala 7, si sposta quindi nell’ospedale cortonese dove gli interventi saranno eseguiti nella giornata del giovedì.
Durante la conferenza stampa sul Robot, Luca Mencaglia, direttore della Rete Pma, ha anticipato che dal mese di gennaio sarà aperto un percorso ostetrico al Santa Margherita in collaborazione con il Territorio, per la presa in carico delle pazienti in gravidanza fino al momento della nascita, che avverrà a Nottola. Sarà inoltre introdotta una diagnosi che permetterà di eliminare l’amniocentesi. Infine sarà attivato un ambulatorio di isteroscopia, colposcopia e laser per le pazienti della Valdichiana. Entusiasta delle nuove attività anche Flavio Civitelli, presente alla conferenza in rappresentanza dell’ospedale di Nottola e dei suoi professionisti: “Ringrazio la Direzione Aziendale che ci ha dato il giusto stimolo per integrare i nostri ospedali e dare migliori risposte ai cittadini. Più servizi, più efficienza: lavoriamo tutti insieme proprio per questi obiettivi”.