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La Fondazione Policlinico A. Gemelli diventa IRCCS

La Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma è ufficialmente un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, IRCCS, per le discipline di “Medicina personalizzata” e “Biotecnologie innovative”. A firmare il decreto di Riconoscimento del carattere scientifico IRCCS, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin nell’Aula Brasca del Policlinico Universitario A. Gemelli gremita da una folta e partecipe rappresentanza di tutta la comunità dell’ospedale. Presenti alla cerimonia, con il Ministro Lorenzin, il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, dottor Giovanni Raimondi, il Rettore dell’Università Cattolica, professor Franco Anelli, e il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e direttore del Governo Clinico del Gemelli, professor Rocco Bellantone.
“Si conclude un iter complesso che ci porta al prestigioso riconoscimento dell’attività della Fondazione Policlinico A. Gemelli per le sue premesse di qualità, ricerca e assistenza – ha dichiarato il professor Bellantone aprendo la cerimonia -. Esprimo la grande soddisfazione di avere oggi il Ministro Lorenzin accanto a noi che sin dal primo momento ha avuto umiltà, coraggio e passione in tutta la sua attività di Governo. A lei il grazie di tutti coloro che lavorano nella Sanità italiana”. L’iter del riconoscimento è partito il 3 agosto dello scorso anno con la firma del decreto regionale da parte del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il 15 febbraio di quest’anno il Policlinico Gemelli riceve il via libera anche dalla conferenza Stato-Regioni e, con la firma del decreto da parte della Lorenzin, il lavoro portato avanti in questo ultimo anno ha il suo coronamento ufficiale.
Il riconoscimento del carattere scientifico è la procedura attraverso cui queste realtà ospedaliere vengono qualificate come IRCCS, ciò conferisce il diritto alla fruizione di un finanziamento statale, che va ad aggiungersi a quello regionale, finalizzato esclusivamente allo svolgimento della attività di ricerca relativa alle materie
riconosciute. “Quando sono entrata qui la prima volta ero sulle spine e oggi dopo 5 anni mi sento a casa – ha detto salutando tutti i presenti il Ministro Beatrice Lorenzin -. Non sono una ricercatrice o un medico ma sono una persona innamorata della scienza e vi guardo con grandissima ammirazione. Grazie a voi che mi avete accompagnato dentro un lunghissimo viaggio, con grandi sfide che dovranno essere affrontate nei prossimi anni. È stato un viaggio bellissimo, difficile ma molto positivo. Ho ascoltato tanto e ho preso delle decisioni e proprio l’ascolto è stato importantissimo per questo”.
Lorenzin ha sottolineato che “in questi 5 anni abbiamo fatto le cose che potevamo fare dandoci un timing preciso. L’IRCCS oltre a essere una cosa molto seria deve essere transnazionale e da quando sono Ministro ne ho fatti solo due: il primo l’Ismett di Palermo, il secondo è il Gemelli. L’ho fatto perché in linea con la vostra attività di ricerca con un team che ha arricchito il Policlinico Gemelli.
C’è una aspettativa enorme su queste nuove linee di ricerca della medicina personalizzata e delle biotecnologie innovative – ha spiegato ancora – rispetto a cure e malattie che sembrano inaccessibili alla cura. Questi – ha concluso – sono luoghi di frontiera dove si fonde la ricerca con la cura”.

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