L’era dei farmaci c.d. “blockbuster” ha ufficialmente lasciato il posto a quella della medicina di precisione, per curare anche le malattie rare e offrire cure su misura del singolo paziente. Secondo Veeva Systems, nel 2020 si definiranno nuovi trend sanitari che rivoluzioneranno l’intero settore life science del prossimo decennio, contribuendo allo sviluppo di nuove cure e trattamenti.
Queste innovazioni stanno diventando la base di ogni ricerca scientifica e sono accompagnate da una quantità sempre più crescente di informazioni e dati – dagli studi clinici alle informazioni sensibili sui pazienti – fondamentali per proporre le migliori soluzioni a sempre più pazienti e mantenere operatori sanitari e aziende farmaceutiche sempre aggiornati perché possano offrire la migliore assistenza possibile.
Nel 2020 le aziende sfrutteranno al meglio i dati per accelerare il passaggio verso un’assistenza sanitaria meno generalista e più mirata, che riporti al centro il paziente.
La spesa sanitaria sta crescendo ovunque a ritmi allarmanti: con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’incidenza di malattie croniche e legate all’età, la curva di spesa finirà per diventare difficile da sostenere per le società di tutto il mondo.
“Da quest’anno assisteremo alla nascita di un ambiente sanitario più dinamico, con un aumento della collaborazione tra le aziende biofarmaceutiche, i fornitori e i pazienti per rendere l’intero settore più efficiente e affrontare le sfide del nostro tempo”, ha dichiarato Chris Moore – Presidente di Veeva Europe.
Per operare in questo ambiente sempre più connesso, le aziende ridurranno i “silo” all’interno dei propri processi interni e in tutto l’ecosistema sanitario, favorendo un flusso di dati senza soluzione di continuità da pazienti e professionisti ai dipartimenti di sviluppo e commercializzazione del farmaco, al mondo legal, alla produzione e a tutti gli attori coinvolti, per fornire le cure migliori nel minor tempo possibile.
Grazie a nuovi modelli operativi nel settore, verrà applicata l’intelligenza artificiale per monitorare modelli, collegare scoperte scientifiche tra i team, identificare i migliori siti di sperimentazione clinica e collegare la sperimentazione al trattamento. Questo nuovo modello porterà a risultati migliori, più sicuri e alla riduzione degli sprechi in tutto il settore.
Con l’evoluzione degli studi clinici nell’era della medicina di precisione e l’emergere di nuovi modelli di sperimentazione, le aziende farmaceutiche saranno chiamate a sviluppare nuovi approcci per la raccolta, l’utilizzo, il riutilizzo e la condivisione dei dati degli studi.
“Nel prossimo anno aumenterà il numero dei dati riutilizzabili all’interno del settore. Le evidenze del mondo reale saranno raccolte ed esaminate per tutta la vita del paziente così da fornire una prospettiva storica, eliminare la ridondanza, snellire i processi e ridurre i costi degli studi”, dichiara Richard Young, Senior VP, Clinical Data Strategy di Veeva Europe.
Grandi volumi di dati saranno acquisiti sia da fonti convenzionali, sia attraverso i nuovi dispositivi wearable e dai sensori, consentendo di processare in tempo reale un numero maggiore di input. Questa transizione dalla gestione dei dati clinici alla scienza dei dati clinici darà anche luogo a una nuova visione del paziente come figura chiave in grado di fornire un importante contributo al processo di scienza dei dati, piuttosto che come semplice fornitore di campioni e biomarcatori.
“Nel 2020 emergeranno due tendenze: l’inizio dell’era della medicina personalizzata e un’attenzione sempre crescente per il tema della privacy dei dati”, ha affermato Tom Schwenger, Presidente e COO di Veeva. “Sarà importante offrire un’assistenza sanitaria ai pazienti in condizioni particolari secondo modalità che siano sicure, confidenziali e più intelligenti.”
I progressi nell’ambito della produzione di farmaci specialistici hanno portato all’erogazione di trattamenti più efficaci e all’ottenimento di risultati migliori per la salute dei pazienti; ad esempio, riducendo notevolmente le ricadute per i pazienti affetti da sclerosi multipla rispetto a quanto avveniva con la somministrazione di normali farmaci. Tuttavia, ne è derivato un aumento della complessità in termini di produzione e gestione, che spingerà sempre più i venditori farmaceutici e i reparti marketing a servirsi di analisi predittive per creare strategie che coinvolgano gli operatori sanitari nei momenti chiave del percorso del singolo paziente. L’uso dell’intelligenza artificiale, inoltre, fornirà ai team insight personalizzati per identificare con precisione i pazienti target così da velocizzare le diagnosi, migliorare il trattamento e l’efficacia delle terapie, nel rispetto della privacy.
Con la crescente attenzione per la protezione dei dati personali e la nascita di nuove normative come CCPA e GDPR, le aziende sanitarie non potranno prescindere dal considerare la privacy dei pazienti una priorità, consentendo il giusto livello di opt-in e opt-out. Secondo un recente sondaggio, infatti, per il 78% delle persone è estremamente importante che un’azienda sia in grado di mantenere la riservatezza dei propri dati.
Nel 2020 il settore continuerà a modernizzarsi e a focalizzarsi sull’esperienza del paziente. “Sebbene i pazienti si interfaccino con fornitori sanitari e candidati per ricerche e trattamenti, essi vanno intesi altresì come individui in cerca di valore, comodità, semplicità e comfort”, sostiene David Logue, Senior VP of Strategy di Veeva Europe. “Il settore si adatterà di conseguenza per soddisfare le loro esigenze mediche fornendo i trattamenti secondo modalità che consentano un maggiore empowerment personale.”
Dal punto di vista clinico, il settore farmaceutico si concentrerà sull’offerta di un migliore supporto ai pazienti perché comprendano le proprie opzioni terapeutiche, i rischi e i risultati. Sul lato commerciale, invece, la razionalizzazione dei processi di revisione legale e la pubblicazione online contribuiranno a garantire la comunicazione tempestiva di nuove scoperte, trattamenti innovativi e studi clinici a fornitori e pazienti.
In conclusione, l’intersezione tra la ricerca scientifica, le nuove tecnologie e il ruolo attivo dei pazienti nelle decisioni sanitarie porterà a una collaborazione e a una connessione ancora maggiori in tutto il settore per dare vita a un modello olistico di assistenza sanitaria che cambierà il settore healthcare nei prossimi anni.