Dal 2020, nel reparto di Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita dell’Ospedale Torrette di Ancona è operativo un importante progetto, promosso dall’Associazione “Un battito di Ali”, che aiuta il bambino e la sua famiglia nell’ospedalizzazione e durante la degenza in reparto.

Il progetto è quello della “CARTELLA GIOCOSA”, ed è nato a seguito dell’esigenze delle famiglie dei bambini su un tema delicato, come spiegare la patologia al proprio figlio, cosa dire, quali parole usare, come comunicarle ai fratellini-sorelline a casa, o ai compagni di scuola.

Per rispondere a questa richiesta si è creato un tavolo di lavoro composto da varie figure: psicologo, cardiochirurgo, cardiologo, infermiere, esperto dell’attività ludica e fumettista.

Proprio da questa sinergia è nata LA CARTELLA GIOCOSA, ovvero un racconto costruito insieme ai bambini su tutto il loro iter ospedaliero.

A tenere il filo di tutto è un esperto dell’attività ludica, Walter Caccioppola, che nel reparto di Ancona si è dato il nome di dottor Pupozzi. Il dottor Pupozzi incontra il bambino al momento dell’ingresso in reparto e inizia a compilare una speciale cartella medica in cui tutto è spiegato sotto forma di disegno e con un linguaggio adatto ai bambini.

A questa cartella verranno aggiunti giorno dopo giorno fogli in base alle procedure che avrà affrontato, agli specialisti che avrà incontrato, fino ad arrivare a raggiungere uno speciale attestato e una bella lettera di dimissione ovviamente a firma del dottor.Pupozzi.

In questo progetto si intrecciano vari linguaggi, quello medico, con la dottoressa Monica Baldoni, quello psicologico con la dottoressa Annalisa Cannarozzo, quello grafico con Umberto Rozzi e Francesca Lazzarini, quello del gioco con Walter Caccioppola il tutto supervisionato dal Prof. Marco Pozzi e dal Direttore Operativo dell’Associazione Un Battito di Ali Valentina Felici. Grazie alle diverse figure professionali coinvolte è possibile tradurre tutte le informazioni mediche che un piccolo paziente dovrebbe avere a disposizione per comprendere quello che sta accadendo intorno a lui.

Al momento dell’ingresso in reparto, il DottorPupozzi raccoglie informazioni per l’anamnesi del paziente, chiedendo informazioni importanti per i piccoli: quali sono i tuoi cartoni preferiti, i tuoi hobbies, il tuo amico del cuore, la materia preferita a scuola, e così via fino a intraprendere particolari “sfide”. Ogni foglio realizzato dall’equipe illustrerà gli esami fatti (ecg, ecocuore, prelievo) sotto forma di disegno e dando una spiegazione a misura di bambino, usando la fantasia ma mantenendo la verità di ogni procedura.

Alcune informazioni saranno utili anche per adattare tutta l’attività ludica, realizzando un percorso di gioco personalizzato per ogni paziente in base alle sue preferenze e caratteristiche.

Alla fine della degenza ogni bambino potrà portare a casa la sua cartella giocosa, racconto del suo percorso in reparto, comprensivo delle procedure affrontate e delle varie figure medico-infermieristiche incontrate. Il tutto accompagnato da una foto scattata in reparto di lui e del dottor Pupozzi tramite una polaroid.

Il materiale della Cartella giocosa diviene importante per spiegare e dare un senso diverso al percorso di ogni bambino ricoverato in Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita.

Grazie alla collaborazione con l’azienda Clementoni il dottorPupozzi può usare sempre materiale di alta qualità per far giocare i bambini, può organizzare delle vere e proprie sfide, per rendere la degenza dei piccoli pazienti più divertente e coinvolgente.

I giocattoli Clementoni vengono selezionati e scelti dalla psicologa dell’Associazione Un Battito di Ali, ladottoressa Annalisa Cannarozzo, insieme alla dottoressa Tamara Lapucci, ricercatrice Clementoni.

L’utilizzo del gioco all’interno della Cartella Giocosa acquisisce un ruolo molto importante poiché viene dato un significato speciale a questo dono: si modifica la percezione che il bambino ha dell’ospedale perché tra tutti gli esami medico diagnostici che deve fare, ce ne sono alcuni proposti da questo “medico” giocherellone che lo fanno proprio divertire. Ed ecco allora che le carte da gioco diventano delle prove spassose che il Dr. Pupozzi inventa per testare, in modo simpatico, memoria, intelligenza e tante altre abilità.

Per verificare l’efficacia del progetto è stato strutturato con la collaborazione dell’Università di Urbino e dell’Azienda Clementoni un questionario online anonimo, compilato dai genitori una volta rientrati a casa dall’ospedale, per avere un feedback obiettivo dalle famiglie dei degenti circa l’accoglienza effettuata dal personale dell’associazione, il coinvolgimento dei bambini e del familiare presente in ospedale, la coerenza delle attività proposte con l’età, la patologia, con le attitudini e preferenze del paziente, con un focus di approfondimento su effetti e percezione del materiale di gioco usato.

I piccoli pazienti avevano in media 9 anni e 4 mesi; il 25% aveva un’età inferiore a 6 anni, così come il 25% aveva più di 12 anni e 3 mesi. Il ricovero ospedaliero aveva un a durata in media di 9 giorni; il 50% dei ricoveri aveva una durata tra 4 e 15 giorni.

Il questionario è stato compilato dalla quasi totalità delle famiglie a cui è stato inviato; qui di seguito riportiamo i risultati più interessanti.

Per valutare il grado di apprezzamento del progetto “La cartella giocosa”, si è utilizzato un approccio comprensibile a tutti: infatti ai genitori è stato chiesto di dare un voto per ogni domanda posta. Per chiarezza, in questo elaborato riportiamo i voti in decimi, cioè usiamo la stessa scala che si utilizza nelle scuole.

Il gradimento riscontrato è stato estremamente positivo; in particolare, alle domande: “Pensa che i giochi utilizzati per le sfide dal dottorPupozzi siano adatti all’età di tuo/a figlio/a?”, “Pensi che i giochi utilizzati per le sfide del dottor Pupozzi siano in linea con gli interessi e le preferenze di tuo/a figlio/a?” e “Secondo il tuo punto di vista, quali pensi sia il livello di qualità dei giochi, proposti durante le attività del dottorPupozzi?” almeno il 75 % dei genitori ha risposto 10; la media complessiva risulta, per le tre domande superiore a 9.

Considerando le seguenti successive domande: “Accoglienza del bambino e della famiglia da parte del personale del Comitato Genitori e dell’associazione Un Battito di Ali coinvolto nella cartella giocosa”; “Coinvolgimento dei genitori al progetto La cartella giocosa”, “Coerenza delle attività del progetto con l’età del bambino”, “Coerenza delle attività con la patologia del bambino”, “Coerenza del progetto con gli interessi e attitudini del bambino”, “Influenza delle attività proposte tramite la cartella giocosa sul benessere psicofisico del bambino”, “Influenza delle attività proposte tramite la cartella giocosa sulla comprensione e accettazione del ricovero”, “Influenza delle attività proposte tramite la cartella giocosa sulla relazione tra il bambino e il personale ospedaliero”, “Gradimento del bambino al progetto La Cartella Giocosa e alle attività proposte”, la valutazione dei genitori è stata ottimale.

Il 75% ha assegnato il valore massimo; le medie superano sempre il valore di 9. Riteniamo estremamente interessanti i risultati relativi alla prossima domanda: “Secondo la tua esperienza quanto pensi possa essere rilevante per il benessere psicofisico del bambino la presenza dell’attività di gioco all’interno del reparto?”. Come di consueto il voto esprimibile può esser quantificato in una scala da zero a dieci. Tale domanda ha mostrato la media complessiva più elevata tra tutte le domande, circa il 90% de genitori ha fornito la valutazione massima.

Da questi risultati emerge chiaramente il bisogno di “curare” non solo la patologia per cui il piccolo degente viene ricoverato, ma anche la sfera affettiva ed emotiva. Una sincera dose di umanità diventa un balsamo, e fornisce un aiuto insostituibile per le famiglie e un appiglio per i piccoli pazienti.

Emerge chiaramente che il gioco strutturato svolto da professionisti ha un’importante funzione nel processo di guarigione dei pazienti pediatrici, perché aiuta a creare un ambiente più leggero e positivo all’interno dell’ospedale, rendendo la permanenza dei piccoli pazienti meno traumatica.

Grazie alla capacità del dottorPupozzi  di mettere a proprio agio i bambini, si riesce a creare un rapporto di fiducia con loro, che può facilitare il lavoro dei medici e degli infermieri.

La presenza del professionisti del gioco in corsia pediatrica non solo migliora l’umore dei bambini e dei loro familiari, ma può anche avere effetti positivi sulla loro salute. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che le risate e il buon umore possono stimolare il sistema immunitario, ridurre il dolore e l’ansia, migliorare la qualità del sonno e accelerare la guarigione.

Inoltre, può essere molto utile anche per i medici e gli infermieri, perché contribuisce a creare un ambiente di lavoro più positivo e collaborativo.

In conclusione, il progetto della Cartella Giocosa è estremamente importante perché contribuisce a migliorare il benessere dei pazienti, dei loro familiari e degli operatori sanitari.

Grazie al progetto si è creata un’atmosfera più positiva, distesa e a misura di bambino,  possiamo concludere affermando che il gioco strutturato può avere un impatto significativo sul benessere dei pazienti e sulla qualità del lavoro degli operatori sanitari.