Un passo in avanti nella diagnosi e nel trattamento delle cardiopatie per l’ospedale di Mantova. Nei giorni scorsi è stata eseguita la prima biopsia miocardica che ha permesso di diagnosticare e curare in un giovane paziente una miocardite, infezione del muscolo cardiaco in genere provocata da batteri, virus o funghi.
La biopsia miocardica si effettua al fine di prelevare un frammento di muscolo cardiaco, che viene poi analizzato al microscopio per evidenziare eventuali alterazioni delle cellule che lo costituiscono. Fino ad ora la procedura non veniva eseguita a Mantova e i pazienti con sospetto di miocardite o altre patologie rare, diagnosticabili attraverso questa particolare metodica, venivano inviati in altre strutture sanitarie.
Nell’ultimo anno è stato stilato un protocollo diagnostico terapeutico che fa leva su risorse professionali già presenti in azienda e in possesso delle giuste competenze, nonché di una consolidata esperienza in questo campo. Si è costituto un gruppo di lavoro multidisciplinare che prevede la sinergia tra i professionisti di Cardiologia, Cardiochirurgia, Malattie Infettive, Anatomia Patologica, Reumatologia e Laboratorio Analisi, con il supporto della Direzione Sanitaria e della struttura Qualità Accreditamento e Appropriatezza.
La biopsia è una procedura ecoguidata eseguita in Terapia Intensiva Coronarica, all’ospedale di Mantova. Questa iniziativa permetterà all’ASST di offrire la prestazione anche sul territorio mantovano e di arricchire dal punto di vista professionale medici e infermieri.
Il gruppo di lavoro è composto dal responsabile della Terapia Intensiva Coronarica e coordinatore del gruppo Antonio Izzo e i colleghi Luca Tomasi e Paola Mantovani, il cardiochirurgo Nicola Pederzolli, l’anatomopatogo Giovanni Calabrese, l’infettivologo Gianni Gattuso, il direttore della Cardiologia Albino Reggiani e il collega Francesco Agostini, le laboratoriste Rosella Ceruti e Mara Chiozzi, le reumatologhe Marilena Frigato e Viviana Ravagnani, il direttore medico del presidio di Mantova Consuelo Basili e il responsabile della struttura Igiene ospedaliera e territoriale Piero Superbi.