Interventi in diretta dalle Sale operatorie del Santo Stefano di Prato e del San Jacopo di Pistoia
Dalle Sale operatorie del Santo Stefano di Prato e del San Jacopo di Pistoia, questa mattina sono stati trasmessi in diretta sui maxi schermi dell’Auditorium del Massimo a Roma due interventi eseguiti con tecnica laparoscopica avanzata. L’evento è inserito nella 28° edizione del Congresso di Chirurgia dell’Apparato Digerente in programma il 23 e 24 novembre a Roma, organizzato dal professor Giorgio Palazzini. Ci saranno circa 100 collegamenti con i più affermati chirurghi dalle Sale operatorie degli ospedali d’Italia e del Mondo. Si tratta di una importante occasione di scambio e confronto di esperienze per presentare tecniche innovative e all’avanguardia.
Le chirurgie generali dei due Ospedali, Prato e Pistoia, sono state selezionate tra pochi centri italiani invitati a partecipare a questo evento di divulgazione scientifica di alto livello sulla chirurgia digestiva sia con tecnica open che con approccio laparoscopico.
Al Santo Stefano di Prato è stata impegnata un’ èquipe di tre chirurghi: Marco Scatizzi, Stefano Cantafio e Riccardo Sacchetti, un Anestesista, Laura Campiglia e tre infermieri:Cinzia Chiti,Stefania Leonetti e Cristina Zambon. E’ stato eseguito un intervento di resezione gastrica videolaparoscopica per un raro tumore GIST, con la collaborazione intraoperatoria dell’endoscopista Giuseppe Ciancio.
Al San Jacopo di Pistoia l’ èquipe al lavoro era composta da tre chirurghi: Sandro Giannessi, Massimo Fedi e Matteo Paroli, un anestesista,Pasquale Reina e tre inferimieri: Serena Lenzi, Giovanni Susini, Ilaria Biagi. L’intervento eseguito, sempre con la tecnica laparoscopica, è stato una resezione del colon destro per un tumore del ceco.
La tecnica è mininvasiva e permette di effettuare interventi attraverso l’inserimento nell’addome di una telecamera e l’utilizzo di strumenti miniaturizzati in modo da rendere minimo il trauma chirurgico, ridurre il dolore e le possibili complicanze correlate alla ferita. Per i pazienti, il recupero di tutte le funzioni fisiologiche sarà più veloce e permetterà di riprendere lo svolgimento delle attività quotidiane in tempi brevi.