Nuova importante donazione da parte dell’Associazione Acistom di Cesena, a sostegno dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva degli ospedali di Forlì e Cesena: un innovativo sistema tecnologico, per mettere in collegamento bidirezionale le sedi operative e gli studi medici delle due sedi ospedaliere, dove vengono svolte attività clinico assistenziali, operative e diagnostiche. In sintesi, il sistema del valore complessivo di 35.000 euro, è composto da monitor medicali ad alta definizione con un complesso sistema di registrazione per le sale interventistiche e da monitor da 70 pollici completi di impianti audio con casse collegabili via Bluetooth e microfono, Apple Tv 4K e cuffie per sistema di videoconferenza, installati e messi in connessione con sistema audio video bidirezionale, per garantire di fare assistere agli interventi in remoto, i medici e gli infermieri in formazione.
Il nuovo sistema tecnologico, che ha messo in collegamento le due sedi, oltre ad essere finalizzato alla facilitazione della formazione continua in medicina mira sostanzialmente all’annullamento delle distanze, e alla promozione della formazione con l’obiettivo di migliorare l’efficienza organizzativa, gestionale e assistenziale.
L’Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva della Provincia di Forlì-Cesena, presenta diverse complessità gestionali e organizzative, essendo connotata dalla presenza in entrambe le sedi di un reparto di degenza, di un Day Hospital-Day Service, di un servizio di endoscopia diagnostica ed interventistica, di attività ambulatoriali settorializzate per competenze specifiche ed ecografiche. Attualmente conta 20 medici assegnati nelle due sedi prevalenti, di cui 8 a Cesena e 12 a Forlì.
“Il nostro contesto, – spiega il dottor Fabbri – è connotato da equipe mediche caratterizzate da professionalità e specializzazioni differenziate, che necessitano di una relazione costante per ridurre il rischio clinico e per facilitare e garantire le relazioni di collaborazione tra colleghi e l’acquisizione delle procedure in costante divenire. E’ infatti noto come l’endoscopia interventistica attuale sia sempre più spesso costituita da procedure di elevata complessità interpretativa da un punto di vista diagnostico e di elevata competenza tecnica da un punto di vista interventistico. Talvolta gli interventi vengono eseguiti da più medici con specialità diverse. Per questo l’impianto tecnologico audio video che oggi abbiamo acquisito grazie alla donazione, è fondamentale, in quanto favorisce e consente l’approccio multidisciplinare e la relazione intra-disciplinare e quindi il miglioramento dei processi di diagnosi e cura dei pazienti”.
Da Settembre 2018 l’UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Forlì-Cesena fa parte della rete formativa con l’Università di Bologna ed è convenzionata con il Master Universitario di endoscopia avanzata, che la collocano in una rete di costante rapporto con altri Atenei e con professionisti di elevata expertise professionale. Il rapporto con l’Università consente uno scambio costante di informazioni e consente di accogliere nelle sale endoscopiche di Forlì e Cesena, operatori esperti in alcuni settori della Endoscopia Interventistica. Dunque, in prospettiva della necessità di una formazione costante, soprattutto per le procedure endoscopiche più complesse, il sistema di comunicazione bidirezionale installato, ha un valore di grandissima utilità anche perché consente la partecipazione di tutto il personale medico e infermieristico in formazione.
La cerimonia di presentazione e ringraziamento è avvenuta presso la Sala Convegni dell’Ospedale Bufalini alla presenza del direttore sanitario di Ausl Romagna Mattia Altini, del direttore del Presidio ospedaliero M. Bufalini Carlo Lusenti, del Direttore del Dipartimento internistico dottor Giovanni Mosconi, del direttore dell’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva Forlì-Cesena dottor Carlo Fabbri, della presidente di Acistom Giordana Giulianini insieme al Comitato direttivo dell’Associazione.
Un sentito ringraziamento da parte di tutto il personale sanitario coinvolto, ad Acistom per questo sostegno concreto, per un valore di ben 27.000 euro, che conferma la ormai consolidata collaborazione dell’Associazione, partner da sempre sensibile e attento per vocazione ai bisogni della sanità pubblica. E un ringraziamento va anche a Silvia Muccioli, una giovane cittadina che durante la prima fase della pandemia da Covid 19, ha di propria iniziativa promosso una campagna di crowdfunding, grazie alla quale è stato possibile acquisire, tra l’altro, alcune componenti indispensabili al completamento del progetto, per un valore di circa 8.000 euro.