Con una quota dell’85% della produzione destinata all’export, l’industria farmaceutica italiana rappresenta uno dei comparti strategici e di specializzazione dell’economia italiana, per livelli occupazionali, eccellenza della ricerca scientifica, nonché propensione ad innovazione e sviluppo.
Tuttavia, l’attuale pressione sui costi delle materie prime, unitamente ai rincari dell’energia, rischiano di comprimere in maniera significativa la performance dell’industria in Italia, ritardandone di molto l’appuntamento con la ripresa. Quest’ultima dovrebbe attestarsi, in termini previsionali su valori di poco superiori all’1% per quest’anno, rimanendo nell’ambito di un +2,5% per il 2023.
A comprimere ulteriormente la performance del comparto contribuisce anche il difficile ribaltamento, rispetto ad altre industrie, dell’aumento dei costi dei fattori di produzione sui prezzi finali dell’output farmaceutico, di fatto oggetto di regolamentazione. Ne esce un quadro caratterizzato da un’insufficiente capitalizzazione, penalizzante in termini di capacità d’investimento in ricerca e sviluppo, con inevitabili perdite di competitività e quote di mercato estero, ancora ferme per l’industria farmaceutica italiana a circa il 2% della produzione mondiale.
Rafforzare il posizionamento competitivo del comparto nazionale sui mercati esteri, nell’attuale difficile contesto economico e commerciale, aiutando le aziende ad agganciare la ripresa ed a partecipare attivamente alla crescita sui mercati esteri è la sfida che raccoglie Atradius che ha studiato un prodotto assicurativo specifico, Modula PHARMA, rivolto alle aziende che producono o distribuiscono medicinali, prodotti farmaceutici, igienico-sanitari e presidi medico-chirurgici.
“La pandemia ha incrementato l’attività dell’industria farmaceutica in maniera diffusa, sia in ambito produttivo che commerciale. Tuttavia, il ruolo strategico che l’industria farmaceutica italiana ha nel sistema Paese deve procedere in parallelo con la disponibilità di risorse finanziarie idonee ad alimentarne gli investimenti in ricerca e sviluppo, quale requisito fondamentale per rafforzarne il posizionamento competitivo anche sui mercati esteri” commenta Massimo Mancini, Country Director di Atradius per l’Italia.
Modula PHARMA offre una serie di vantaggi all’azienda che intende assicurare i propri crediti commerciali con Atradius: l’investimento nella copertura assicurativa dei crediti commerciali è definito già in fase di offerta, senza regolazione e successivi conguagli, in modo che l’azienda sappia già dall’inizio l’entità di quanto andrà ad investire in termini di copertura assicurativa dei crediti commerciali; la possibilità di concedere dilazioni di pagamento in fattura fino a 180 giorni, più lunghe rispetto alle polizze presenti sul mercato, che rappresentano elemento imprescindibile per lo sviluppo delle vendite; il sostegno ai flussi di cassa con liquidazione dell’indennizzo in maniera rapida, decorsi 120 giorni dalla scadenza della prima fattura insoluta assicurata, quindi più celermente delle normali condizioni di mercato; la possibilità di una garanzia supplementare a protezione dei rischi a monte ed a valle del processo produttivo, consentendo di aumentare la disponibilità delle materie prime e di ridurne i prezzi di acquisto. Inoltre, la copertura assicurativa arriva fino al 90% del valore delle vendite sia destinate all’export sia al mercato interno, e la capacità di rimborso delle perdite sui crediti assicurati è pari a 40 volte il premio pagato. In aggiunta è prevista la possibilità di gestire in maniera autonoma la prima fornitura a nuovi clienti con cui non ci siano stati precedenti rapporti d’affari, con limite di credito provvisorio fino a 15mila euro.
Infine, con Modula PHARMA Atradius offre il recupero dei crediti in tutto il mondo, con il rimborso del 100% dei costi di recupero, e l’azienda ha anche la possibilità di accedere in modo facilitato al credito finanziario grazie alla possibilità di cessione del diritto all’indennizzo.
“Con Modula PHARMA intendiamo offrire un sostegno adeguato alle aziende dell’industria farmaceutica italiana, che tenga anche conto della loro marginalità e liquidità. Solo così è possibile centrare gli obiettivi di sviluppo commerciale del comparto e vincere le sfide competitive anche nei contesti internazionali” conclude Mancini.