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Inaugurazione della nuova Medicina Nucleare e Radioterapia al Policlinico di Bari

Riqualificazione e investimento nell’aggiornamento degli impianti tecnologici per un servizio a misura di paziente sono le parole d’ordine che hanno ispirato tutta la politica di integrazione fra assistenza, innovazione e ricerca su cui sta investendo molto la direzione strategica del Policlinico di Bari diretto dal dg Vitangelo Dattoli: un servizio privilegiato in Puglia e in Italia realizzato con le più evolute tecniche costruttive e tecnologiche per permettere l’efficiente svolgimento delle molteplici e complesse attività che animeranno il nuovo ‘cuore pulsante’ del polo medico pugliese rappresentato dall’Unità Operativa di Medicina Nucleare e quella di Radioterapia, entrambe ubicate nel plesso denominato Asclepios II. Venerdì 21 luglio il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano inaugurerà i due nuovi reparti all’interno del Policlinico.
Il reparto di Medicina Nucleare è ormai apprezzato a livello nazionale per il carattere altamente innovativo della diagnostica e terapia, per le caratteristiche edilizie, i nuovi radiofarmaci, i requisiti di igiene e sicurezza, radioprotezione, per la sicurezza del paziente e per la certificazione e tracciabilità delle attività sanitarie. Un reparto che ha destato l’attenzione del mondo scientifico e imprenditoriale per progetti di ricerca e alcune applicazioni molto sofisticate che impreziosiscono il dipartimento, impegnato nell’elaborazione di attività speciali anche per pazienti con patologie gravi e non molto frequenti. L’UO di Medicina Nucleare è parte integrante di numerose linee di ricerca internazionali in ambito oncologico, neurologico e cardiologico. La Puglia ha il primo e unico centro con nuove apparecchiature tecnologicamente evolute grazie alle quali in questo primo semestre del 2017 si è data priorità all’esecuzione degli esami più complessi e innovativi che costringevano i pazienti a recarsi fuori regione o a lunghe attese rendendo di routine la terapia radio metabolica con 223 RaCloruro per il trattamento delle metastasi dolorose da carcinoma della prostata.
La nuova sede è forse la più ampia in Europa distribuito su 2.400 metri quadrati su due piani: il primo in cui sono presenti l’accettazione, gli studi medici, 4 gamma camere, tre stanze dedicate alla terapia radio metabolica e il piano interrato in cui sono presenti 2 sistemi PET/CT e la radio farmacia, oltre il sistema di vasche, di cui 8 dedicate alla terapia metabolica e 5 alla diagnostica.
Si è registrato un numero di esami sempre crescente e in costante ascesa rispetto alla stima iniziale: si è passati da 2.700 nel 2007 a più di 3.300 nel 2016 con una costante riduzione dei costi. Adesso si è pronti per raggiungere ulteriori importanti traguardi considerando le grandi potenzialità che esprime con l’adeguamento dei locali e l’acquisto di nuove apparecchiature ad alta tecnologia a cui si aggiunge un personale altamente qualificato in grado di utilizzarle.
Già da gennaio è stata attivata la prima PET/CT dedicata alla radioterapia perché dotata di un ponte laser che permette il centraggio delle lesioni neoplastiche da trattare senza interessare i tessuti sani.
Un reparto che guarda al futuro e che ha permesso al Policlinico di Bari di inaugurare una struttura moderna, dotata di tecniche informatizzate, tridimensionali e digitalizzate per puntare a risultati brillanti preservando la salute del paziente durante la cura dei tumori. La Puglia avrà un centro in cui si è in grado di migliorare la precisione di irraggiamento nella sede tumorale, di ridurre il rischio di irraggiamento indesiderato dei tessuti vicini, di abbattere l’incidenza degli abituali effetti legati alla radioterapia tradizionale e di ridurre il numero delle sedute con beneficio per il paziente in termini di disagi, costi e qualità della vita. Obiettivo della nuova Radioterapia del Policlinico di Bari è il trattamento dei tumori solidi ed ematologici dell’adulto e dell’età pediatrica: ci si occuperà di tumori cervico-facciali, cerebrali, polmonari, mammari, gastroenterici, ginecologici, urologici, cutanei ed ematologici, oltre ai tumori rari.
Sono attive 14 stazioni computerizzate organizzate mediante la più avanzata rete di gestione di radioterapia disponibile, la stessa utilizzata per collegare tra loro tutti i centri di radioterapia americani e canadesi.
Il reparto è dotato di due acceleratori lineari ‘gemelli’, top di gamma, in grado di gestire tutte le più moderne, sofisticate ed avanzate modalità di trattamento; entrambi dotati di sistema Cone Beam CT, cioè di una vera e propria Tac a bordo, in grado di acquisire immagini tac planari e volumetriche, fondamentali per il perfetto, identico e millimetrico riposizionamento quotidiano del paziente, capaci di backup dati indispensabile per evitare interruzioni durante le terapie in caso di blocco e/o accidentale arresto di uno dei due acceleratori.
Sono utilizzate tecniche speciali come il VMAT, una sofisticata tecnica radioterapica molto precisa e accurata efficace sul tumore e non invasiva sui tessuti sani.
Dotato del top della tecnologia con ‘Big Bore’, la nuova TAC dotata di un anello centrale di grande diametro che consente di sistemare i pazienti in qualunque posizione su appositi sistemi di immobilizzazione e di controllare il movimento legato al respiro sincronizzando il trattamento radiante ad esso: in un’unica seduta è possibile completare il trattamento in precedenza effettuato in tempi e luoghi diversi.

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