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Inaugurato il nuovo Centro residenziale sociosanitario “Il Girasole” di Tione

Si è svolta a Tione la cerimonia di inaugurazione del nuovo centro residenziale sociosanitario “Il Girasole” di Anffas Trentino, dedicato alle persone con disturbi del neurosviluppo, in condizione di disabilità severa e profonda. Il servizio rappresenta un valore aggiunto per la comunità territoriale giudicariese perché consente a queste persone di rimanere sul proprio territorio di appartenenza, mantenendo i legami costanti con la propria rete familiare e amicale, in una prospettiva di piena inclusione sociale.
Al taglio del nastro erano presenti una rappresentanza dei sindaci delle Giudicarie, familiari, operatori di Anffas Trentino, operatori sanitari, volontari ed amici. Fra questi, la presidente di Anffas Trentino, oltre che referente delle famiglie di Tione, Claudia Morelli e l’assessore provinciale alla salute e disabilità Mario Tonina, oltre alla consigliere provinciale Vanessa Masé, al sindaco di Tione Eugenio Antolini, all’assessore della Comunità delle Giudicarie Romina Parolari, al presidente del BIM Sarca – Mincio – Garda Giorgio Marchetti e ad Andrea Amistadi del BIM del Chiese, a moderare il giornalista Giuliano Beltrami.

La presidente di Anffas Claudia Morelli ha accolto gli ospiti invitati alla cerimonia di inaugurazione della nuova struttura, ringraziando quanti hanno contributo alla realizzazione di questo importante progetto residenziale. Prima fra tutti la Fondazione Piovanelli Pellegrini e il suo presidente Battocchi, che ha reso possibile la realizzazione dell’immobile dove oggi è ospitato il nuovo centro “Il Girasole” e che, nel 2021, assieme all’allora commissario della Comunità di Valle Butterini partecipò con Anffas Trentino alla Conferenza dei Sindaci nella quale veniva trattata la tematica di come rispondere alla disabilità grave nel territorio giudicariese.
“Il percorso che ha portato all’affidamento del nuovo servizio residenziale sociosanitario ad Anffas Trentino è stato impegnativo, ma si è sviluppato in perfetta sinergia con la Provincia e l’Umse all’UMSE Disabilità ed Integrazione socio-sanitaria, nonché con il Dipartimento Cure Primarie dell’APSS – ha sottolineato la presidente Morelli – oggi questa costituisce già un riferimento per 12 persone con disabilità, di cui 4 in forma residenziale, 4 a carattere diurno e 4 con residenzialità temporanea”.
“Questo centro non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di futuro per molte famiglie. Qui, le persone con disabilità possono trovare un ambiente accogliente, sicuro e stimolante, dove sviluppare le loro abilità, partecipare ad attività educative e ricreative ma, soprattutto, sentirsi parte di una comunità che li sostiene e li valorizza. Il cuore di questo progetto è proprio questo: dotare di servizi i territori è fondamentale affinché chi è ospite in strutture come questa possa contare sulla vicinanza della rete di supporto composta da familiari e amici, trovare accoglienza nel proprio contesto territoriale. Si tratta di una integrazione territoriale essenziale per garantire non solo la sicurezza e il benessere dei residenti ma anche per mantenere un forte legame con le famiglie e la comunità locale, e per creare un ambiente di supporto e inclusione”, queste le parole dell’assessore Tonina che ha portato il saluto della Giunta provinciale, e in particolare degli assessori Marchiori, Failoni e Gottardi e ha ringraziato tutti gli operatori che qui dedicano la propria professionalità con impegno quotidiano. Tre le parole chiave messe in luce dall’assessore, inclusione, accoglienza e speranza, poiché luoghi come questi possono dare concretezza al progetto di vita individuale personalizzato e partecipato che va garantito a tutte le persone che vivono forme di disabilità. Infine, un grazie di cuore a realtà come Anfass, “fondamentale nel panorama socio-assistenziale e socio-sanitario e punto di riferimento per le famiglie in Trentino da quasi 60 anni”, e il plauso a questa iniziativa che ben interpreta “i valori dell’Autonomia, che contraddistingue il nostro Trentino, terra di volontariato”.
E se il sindaco di Tione ha evidenziato come sia fondamentale, per un territorio, investire nel sociale, l’assessore della Comunità Parolari ha posto in luce l’importanza di queste strutture che accompagnano le famiglie anche per il “dopo di noi”, mentre il presidente del BIM Marchetti ha ringraziato per la possibilità di partecipare a questo progetto di accoglienza e inclusione.
A dare il via alla festa di inaugurazione è stata la Scuola Musicale delle Giudicarie assieme alle Bollicine Band, gruppo musicale del centro Anffas di Tione, che ha suonato l’inno di Anffas “Blu” e i bambini della scuola materna di Tione che, assieme alle loro maestre, hanno messo a dimora, nello spazio verde del nuovo centro, alcuni girasoli, un gesto ricco di significato come prendendosi simbolicamente cura delle persone con disabilità accolte nel nuovo centro.
Accanto all’inaugurazione del Centro gestito da Anffas Trentino onlus, si è tenuta anche la presentazione del nuovo pulmino attrezzato per il trasporto delle persone con disabilità della Comunità di Accoglienza e del Centro Diurno, strumento fondamentale per garantire la mobilità e l’autonomia delle persone che usufruiranno dei servizi del centro. Per l’acquisto del pullmino hanno contribuito il BIM del Sarca Mincio Garda e BIM del Chiese, oltre ai Comuni delle Giudicarie.
Il nuovo centro e il nuovo pulmino attrezzato hanno ricevuto la benedizione da parte di don Celestino, ricevendo l’augurio di un futuro ricco di opportunità per tutte le persone con disabilità.

Il servizio è partito lo scorso 2 aprile, con la messa in campo di un’equipe multiprofessionale, costituta da OSS, Infermieri, Medici, terapisti, educatori, sotto la guida della direzione amministrativa e sanitaria. Gli inserimenti delle persone con disabilità presso il nuovo servizio avvengono su invio del Dipartimento Cure Primarie di APSS.
La nuova struttura di Tione vanta di spazi luminosi, accoglienti, e di strumentazioni ergonomiche innovative, pensate su misura per le caratteristiche delle persone con disabilità grave ospitate. Gli arredamenti che contraddistinguono gli ambienti hanno valenza terapeutica, finalizzata al miglioramento della qualità di vita degli ospiti e degli operatori e sono stati studiati con cura da personale esperto di Anffas Trentino, in collaborazione con la ditta Generali Arredamenti di Pistoia.
Il nuovo centro è stato denominato “Il Girasole”, nell’intento di rappresentare la forza di un fiore che si orienta in un movimento lento e continuo verso una sorgente di vita, come le persone con disabilità di cui Anffas si prende cura, nel rispetto della loro inclusione sociale ed autodeterminazione.
Il nuovo Centro permette di sperimentare una forma di gestione in una dimensione il più possibile familiare ed integrata sul territorio, in collegamento con le reti presenti. La nuova struttura garantisce la disponibilità di 8 posti a carattere residenziale e di ulteriori 4 posti a carattere semiresidenziale; si integra inoltre in un contesto nel quale sono presenti altri servizi a favore delle persone con disabilità, gestiti sempre da Anffas. Si tratta di una struttura all’avanguardia, capace di rispondere a bisogni elevati a carattere sanitario e assistenziale e va ad aggiungersi agli altri Centri residenziali per persone con disabilità presenti sul territorio provinciale; per tutti l’accesso avviene a seguito della valutazione multidisciplinare svolta presso le UVM territoriali.
Nel 2022 l’Umse disabilità e integrazione socio sanitaria della Provincia ha condotto una valutazione partecipata del fabbisogno in collaborazione con l’Azienda sanitaria e i referenti territoriali della Comunità delle Giudicarie e della limitrofa Comunità Alto Garda e Ledro, al termine della quale l’esecutivo ha stabilito i criteri le modalità di esercizio delle funzioni per questo Centro, rivolto sia all’accoglienza di lungo periodo che all’accoglienza temporanea con finalità di sollievo, per persone con disabilità cognitiva, anche associata a disturbi del comportamento. La Provincia autonoma di Trento, considerando una prima fase di sperimentazione dovuta all’apertura di una nuova struttura decentrata come questa, ha stabilito un budget mensile di 60.000 euro. A partire dall’anno 2025 la struttura sarà invece finanziata a retta, al pari degli altri Centri residenziali disabili trentini. Inoltre la Pat ha contribuito all’acquisto dei mobili per il 90% della spesa sostenuta pari a 125.000 euro.

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