Una iniziativa per ripartire, dopo mesi difficili. Il territorio e la comunità di Novafeltria, nel riminese, festeggiano l’inaugurazione della Casa residenza anziani dell’Alta Valmarecchia attesa da anni.

Una struttura di 3.700 metri, la Cra, ricca di spazi confortevoli, dalla sala per le attività e l’area di culto alla palestra per le terapie, dagli ambienti dedicati all’incontro con le famiglie e ai servizi alla persona, all’ambulatorio medico; in tutto, 30 posti letto per dare ospitalità e assistenza agli anziani non autosufficienti, più altri 4/5 destinati al centro diurno.

L’edificio, prima di diventare Cra, ha ospitato da marzo fino a metà giugno pazienti positivi al coronavirus, in attesa di negativizzazione. Dopo il completamento dei lavori- accelerati a metà marzo – del primo stralcio di interventi, la struttura in cui è inserita la Casa per anziani in futuro ospiterà numerosi ambulatori e servizi distrettuali attualmente ubicati altrove. Si realizzerà così una “Cittadella della salute” a servizio del territorio, che comprenderà, oltre alla Cra e ai servizi territoriali, anche l’ospedale Sacra Famiglia con la Casa della Salute al suo interno.

Costruita grazie al finanziamento di 3 milioni di euro della Regione e dell’Ausl Romagna e al contributo di 200mila euro dei sette Comuni dell’Alta Valmarecchia, è stata inaugurata ufficialmente questa mattina alla presenza, tra gli altri, del sindaco del Comune di Novafeltria e presidente dell’Unione di Comuni Valmarecchia, Stefano Zanchini, e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

Al taglio del nastro anche il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, la presidente dell’Assemblea legislativa regionale Emma Petitti, il vescovo di San Marino-Montefeltro Andrea Turazzi, oltre ai sindaci dell’Unione Alta Valmerecchia e al personale tecnico e sanitario dell’Ausl tra cui la dottoressa Elisabetta Silingardi e l’architetto Enrico Sabatini.

“Credo che questa giornata – ha affermato Bonaccini – con l’inaugurazione della Cra, dia davvero il senso della ripartenza e ci faccia rivedere la luce dopo questi mesi difficilissimi: il welfare, infatti, è uno dei pilastri su cui poggia la vita quotidiana di una comunità e del territorio. Ero stato qui un anno fa a visitare la struttura, ripromettendomi di tornare al termine di questi importanti lavori, che per Novafeltria e l’Alta Valmarecchia rappresentano un primo, importante passo verso la costruzione di una vera e propria Cittadella della salute. Un progetto – ha aggiunto il presidente – in cui abbiamo creduto e investito, convinti della necessità di portare sempre più vicino ai cittadini i servizi. Un intervento che conferma la nostra volontà di investire nelle politiche per l’assistenza alle famiglie e in una sempre maggiore attenzione per le aree interne”.

L’edificio ha una superficie complessiva di 3.700 metri, di cui oltre 2.300 interessati dai lavori, tra piano interrato, piano terra, primo piano e sottotetto. La struttura contempla 30 posti letto, più altri 4/5 posti per Centro diurno al piano terra e locali di supporto per tale attività al primo piano. L’ingresso alla Casa avviene da un portico accessibile da un camminamento pedonale di nuova realizzazione e dal quale si accede ad una zona filtro di ingresso su ci si affaccia la portineria. Da qui si articolano gli spazi collettivi: il soggiorno per gli ospiti con l’angolo dedicato all’area di culto e la sala per le attività occupazionali; la palestra per le terapie riabilitative e motorie con deposito dedicato; i servizi per gli ospiti; la stanza incontro famiglie; la sala infermieri; l’ambulatorio medico; la “sala morbida” per i servizi alla persona; la sala da pranzo, oltre a locali di servizio riservati agli ospiti e agli operatori e, al primo piano, spogliatoi, lavanderia, uffici amministrativi e direzionali.