La Regione Veneto ha dato avvio a una vasta operazione di ammodernamento dei mammografi, che prevede l’acquisto di 24 macchinari, di cui cinque destinati agli ospedali di Verona e provincia. La delibera, approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore alla Sanità Luca Coletto, ha autorizzato l’Azienda Zero a procedere all’acquisto dei mammografi più moderni per un investimento complessivo di 2,88 milioni di euro. «Domenica sarà la terza Giornata nazionale della salute della donna», commenta Coletto. «Non poteva esserci momento migliore per dare il via a una nuova operazione di potenziamento di strumenti fondamentali per la prevenzione e la diagnosi del tumore al seno come i nuovi mammografi che andranno a rafforzare la rete tecnologica anticancro sul territorio». Dei 24 nuovi mammografi, 21 saranno acquistati e messi in funzione già in questo anno, altri tre lo saranno nel 2019: dieci sono mammografi digitali del valore di 80mila euro l’uno e quattrordici sono mammografi digitali con tomosintesi, con un costo unitario di 160 mila euro. I macchinari saranno distribuiti nelle varie Ulss e aziende ospedaliere del Veneto. In particolare, a Verona ne sono destinati cinque, tutti digitali con tomosintesi: uno per l’Azienda ospedaliera universitaria integrata e quattro per l’Ulss 9 Scaligera tra Marzana, San Bonifacio, Legnago e l’ospedale di Borgo Trento, dove l’Ulss Scaligera è delegata per la funzione di screening territoriale. «Aldilà dei pur rilevanti aspetti di innovazione tecnologica è anche un modo concreto per dire a tutte le donne venete quanto sono importanti per tutta la società civile e come le loro specifiche esigenze di salute siano tra le priorità della sanità», aggiunge Coletto. «Non è quindi un caso che questo ultimo investimento non sia solo cospi cuo, ma anche accompagnato da un preciso Piano di Sostituzione dei mammografi per rendere il più incisivo possibile l’ingresso in servizio di tecnologie così moderne e affidabili». Questo piano andrà quindi a eliminare i vecchi mammografi analogici ancora in funzione e anche quelli digitali ormai vecchi o logorati dall’utilizzo intenso. «Fin dal varo del Piano sociosanitario, e via via con l’attivazione delle breast unit per la presa in carico totale e multidisciplinare delle donne colpite da tumore al seno», dice il presidente della Regione Luca Zaia, «abbiamo fatto della lotta alle neoplasie della mammella una priorità, un punto d’onore, un segnale di civiltà e gratitudine nei confronti di tutte le venete. Abbiamo investito in finanziamenti tecnologici e in professionalità, e continuiamo a farlo». «Oggi acquistiamo ben 24 macchinari di ultima generazione, che raggiungono il massimo della precisione e garantiscono al medico il più efficace aiuto per la diagnosi», aggiunge il governatore.