Un anno di lavori per un investimento di quasi 1,6 milioni di euro, finanziato con fondi Fesr 2014-2020. Sono i costi e i tempi di realizzazione illustrati stamane per l’avvio della fase 1 del progetto di rifunzionalizzazione del Presidio Territoriale di Assistenza di Ruvo di Puglia.
Un progetto complessivo molto articolato, suddiviso in due fasi e con un diverso filone di lavori già in corso in materia di adeguamento alle normative antincendio e di conformità edilizia dell’intero plesso, ma che non sta comportando alcuna interruzione di servizi all’utenza, grazie all’avanzamento degli interventi con uno schema “a blocchi”.
La fase 1 del progetto di riqualificazione, il cui cantiere è stato avviato due giorni fa, consentirà di ricollocare e ridistribuire le funzioni del PTA secondo un nuovo sistema di accessi e percorsi, in modo da evitare interferenze, attese, assembramenti e favorire un transito più lineare, secondo quanto stabilito dalle nuove direttive per la gestione delle situazioni pandemiche.
«Con la concentrazione dei servizi in un’unica struttura – ha detto il Direttore generale Antonio Sanguedolce – stiamo dando una risposta integrata ai bisogni di salute della popolazione. Il PTA di Ruvo ha una funzione cruciale, assieme ad altre strutture simili, nella strategia di generale rafforzamento della sanità territoriale che, grazie ai progetti inseriti nel PNRR, avrà un’ulteriore accelerazione con la realizzazione dell’Ospedale e della Casa di Comunità oltre che della Centrale Operativa Territoriale. Al termine di questo percorso sarà completamente ridisegnata l’offerta sanitaria del PTA, punto di riferimento della sanità e della medicina territoriale, con il ruolo caratterizzante assunto dai medici di Medicina generale all’interno della nuova aggregazione funzionale».
Alla presentazione dei lavori del cantiere, assieme al Direttore generale ASL Bari sono intervenuti il vice capo di gabinetto della Giunta regionale, Domenico De Santis, il Direttore amministrativo ASL Bari, Luigi Fruscio, il sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco, il direttore del Distretto Giorgio Saponaro, Nicola Iacobellis, dirigente responsabile dell’unità operativa Edilizia sanitaria dell’Area Gestione Tecnica ASL Bari e Giuseppe Caldarola, fiduciario locale dell’Ordine dei Medici.
«Va dato atto alla ASL Bari, sia con il progetto del PTA di Ruvo sia con quello di Noci – ha sottolineato De Santis – d’essere stata antesignana nel percorrere il solco poi tracciato e finanziato dal PNRR in tema di medicina territoriale: è questa la medicina del futuro e qui viene realizzata in anticipo. A Ruvo saranno investiti complessivamente oltre 6 milioni di euro, con un cantiere già avviato, il secondo appena aperto e poi ulteriori cantieri nei prossimi due anni e mezzo. E’ un intervento molto importante perché realizza un modello che davvero avvicina la medicina al cittadino, che non dovrà più spostarsi da Ruvo per ottenere una serie di servizi che avrà qui nel PTA e, nel contempo, potrà aiutare a svuotare gli ospedali da accessi inappropriati. Una “rivoluzione” che sarà costruita insieme ai medici di base, che garantiranno oggi un servizio h12 e poi, a progetti completati e con l’Ospedale di comunità, un servizio h24».
«Oggi si compie una tappa fondamentale – ha affermato il sindaco Chieco – di un processo complessivo che porterà a questa nuova struttura che, ormai, possiamo definire “ospedale territoriale” in grado di dare risposte efficaci ai bisogni sanitari dei nostri cittadini».
Il PTA, insomma, anche come vitale fulcro della comunità – ha rimarcato Fruscio – che «nella struttura territoriale potrà ritrovare il suo riferimento identitario, oltre che sanitario. Grazie agli operatori sanitari della ASL, alla collaborazione dei medici di medicina generale che hanno creduto nel progetto, e all’impegno delle istituzioni, ASL, Comune e Regione, stiamo davvero realizzando il nuovo modello di sanità territoriale basato su un legame di fiducia ma soprattutto su buone idee, pianificate, programmate e poi eseguite».
L’edificio del PTA ha una superficie totale di circa 6.500 metri quadrati distribuita su un piano seminterrato e quattro fuori terra. Il progetto ha lo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati ottimizzando percorsi di cura, utilizzo e gestione del personale, contrazione dei costi di gestione grazie alla razionalizzazione dei percorsi e all’ammodernamento del comparto edilizio-tecnologico. In questa prima fase l’area d’intervento coinvolge le superfici interne del piano seminterrato posizionate sotto il Ser.T, la totalità del piano rialzato, fatta eccezione per l’ala occupata dal Consultorio familiare e l’area poliambulatoriale al piano secondo.
In dettaglio, il piano seminterrato ospiterà la nuova farmacia, sistemata al posto dell’archivio e già realizzata, mentre i locali dell’ex farmacia saranno resi fruibili per depositi a servizio degli uffici amministrativi. Al piano rialzato, i lavori di ammodernamento interesseranno il servizio Ser.T, il Centro di salute mentale, il Centro prelievi, il Servizio vaccinazioni, il CUP e la Radiologia, con nuovi spazi dedicati all’ambulatorio infermieristico, oltre all’adeguamento della Commissione Invalidi inserendo un ambiente dedicato alla Porta Unica d’Accesso (PUA).
Si procederà quindi al rinnovo degli studi e servizi riservati all’Aggregazione Funzionale Territoriale, che potrà ospitare le attività di una decina di medici di Medicina generale, realizzare la nuova guardia medica e una sala di attesa per il Cup e spostare la postazione del 118 presso i locali dell’attuale guardia medica, adibendo a depositi quelli ora occupati dalla postazione e ricavando altri locali per una nuova sala riunioni e spogliatoi per il personale. Al secondo piano, poi, la sede del Poliambulatorio sarà adeguata e potenziata, grazie ai maggiori spazi resi disponibili inglobando i locali di una ex casa di riposo adiacente.
La successiva fase due, attualmente allo stato progettuale, riguarderà rispettivamente il primo piano e il terzo piano e interesserà il Servizio Dialisi, gli uffici della direzione del Distretto, al momento temporaneamente dislocati nel PPA di Terlizzi, e gli uffici del Dipartimento di Prevenzione.
Sono 17 gli ambulatori attualmente attivi nel PTA di Ruvo di Puglia, per complessive 303 ore di specialistica. La struttura offre prestazioni di Day Service medico, in particolare per diabetologia ed ipertensione arteriosa. Attivi gran parte dei servizi previsti nella dotazione di un PTA: Centro prelievi, Centro TAO, postazione 118, Consultorio familiare, Centro vaccinale, Medicina legale, Centro di Salute Mentale, Servizio Dipendenze Patologiche, Centro riabilitazione ambulatoriale, Trattamenti domiciliari e Centro dialisi con 12 posti-rene, Farmacia, Cure domiciliari, Continuità assistenziale, nonché tutte le opzioni previste per l’Accesso Unico alle Cure.
Il servizio di Diagnostica per immagini, inoltre, dispone di 1 teletrocostratigrafo, 1 telecomandato con teleradiografo, 1 ecografo con 2 Sonde e 1 ecografo portatile. Tutti attivi, infine, i servizi amministrativi: Scelta e revoca Medico, Esenzioni ticket, Rimborsi, Ufficio anagrafe assistibili, Assistenza integrativa farmaceutica, Ausili, Presidi e Protesi.