Il progetto DIH-HERO finanzia 9 aziende europee che propongono sistemi robotici innovativi in campo medico-sanitario
Il progetto europeo DIH-HERO sostiene la lotta contro il COVID-19 con un investimento pari a 1 milione di euro che consentirà a nove aziende europee risultate vincitrici della Call for Covid-19 di sviluppare soluzioni robotiche nell’ambito medico-sanitario, offrendo un aiuto concreto nel contrasto alla pandemia globale.
Pur restando aperta solo una settimana, la Call for Covid-19 di DIH-HERO ha ricevuto ben 146 proposte provenienti da tutta Europa. Di queste, la commissione ha selezionato le nove che andranno a sviluppare sistemi robotici innovativi per la disinfezione degli ambienti sanitari, per la vaccinazione intradermica, per l’assistenza ai pazienti durante il ricovero ospedaliero, per la riabilitazione da remoto.
Le nove aziende europee che hanno ottenuto il finanziamento sono: Voxdale; F&P Robotics AG; Akara Robotics Limited; Jonker-Makis Robotics B.V.; MetraLabs GmbH Neue Technologien und Systeme; ACCREA Engineering Sp. z o.o.; KELO Robotics GmbH; Rubedo sistemos; Hocoma AG.
“È stata una risposta imponente ed immediata per dare un contributo alla prevenzione anti Covid-19” ha dichiarato Arianna Menciassi, docente e prorettrice vicaria della Scuola Superiore Sant’Anna, che con il suo gruppo di ricerca è partner del progetto finanziato all’interno di Horizon 2020.
DIH-HERO, ha come obiettivo primario proprio lo sviluppo di tecnologie robotiche nella sanità, attraverso lo scambio di competenze e di conoscenze tra i più importanti centri di ricerca europei. Il progetto è composto da un consorzio coordinato dall’Università di Twente e formato da 17 partner, provenienti da 10 paesi europei, tra cui anche l’Istituto di BioRobotica. Ogni partner di DIH-HERO è chiamato a gestire una HUB di alta innovazione tecnologica che riunisce università, enti di ricerca, aziende, spin-off, strutture cliniche e assistenziali, e che fornisce soluzioni robotiche di forte impatto tecnologico e sociale nei campi della chirurgia, della riabilitazione, dell’assistenza personale e del training.
Le nove aziende che hanno ottenuto il finanziamento dovranno completare il progetto in un periodo che va dalle quattro alle otto settimane. Ogni progetto avrà come riferimento un Innovation Coach chiamato a monitorare lo stato di avanzamento del progetto e a valutare il report finale che l’azienda dovrà produrre. Per l’Istituto di BioRobotica, l’Innovation Coach sarà la project manager Selene Tognarelli, con vaste esperienze nel campo della robotica medica.
“Per chi lavora nel DIH-HERO – commenta Arianna Menciassi – per la Comunità Europea che ha sostenuto questa iniziativa, era già chiaro che la robotica potesse essere un supporto essenziale in casi di malattie croniche, acute o di fenomeni pandemici”.
E proprio l’importanza della tecnologia robotica all’interno del sistema sanitario è uno dei temi centrali in questi giorni della pandemia. “Mentre gli uomini, tra loro – continua Arianna Menciassi – devono sperimentare un distanziamento personale che appare come il metodo più efficace contro il dilagare del contagio, la tecnologia robotica, con la sua possibilità di condurre in sicurezza le operazioni che avrebbero richiesto un intervento umano importante, come la disinfezione, o un contatto umano pericoloso come per alcuni processi di cura, di assistenza personale e di riabilitazione, viene riscoperta come tecnologia al servizio dell’uomo, vicina ed utile”.