“Le patologie nasali sono moltissime, a partire da quelle infiammatorie che coinvolgono il 30% della popolazione italiana fino a quelle infettive che insistono sul 5% delle persone, commenta Matteo Gelardi, Presidente fondatore dell’Accademia Italiana di Citologia Nasale (AICNA) e Presidente in carica dell’Italian Academy of Rhinology (IAR), durante la presentazione della Giornata Nazionale de “Il mio naso ribelle”, che si è svolta a Roma presso la Camera dei Deputati. La sensazione di naso chiuso, associata o meno a starnuti, scolo nasale e prurito è sicuramente fastidiosa, ed è un fastidio che può compromettere la qualità di vita di chi ne soffre durante il giorno e la notte, oltre a causare ridotte prestazioni scolastico-lavorative. Il naso è al centro di molte discipline specialistiche come allergologia, pediatria, pneumologia, infettivologia, chirurgia plastica e anche medicina legale; infatti, uno studio spiega che è possibile stabilire il momento del decesso nelle prime 12 ore, osservando il funzionamento delle cellule ciliate del naso che sopravvivono per molte ore alla morte dell’individuo”. “Fondamentale per diagnosticare numerose malattie nasali, prosegue Gelardi, è la citologia nasale che analizza le variazioni e le modifiche che avvengono alle cellule presenti nel naso a causa di malattie prevalentemente infiammatorie. L’Italia è all’avanguardia in questo campo ed è l’unico Paese al mondo che ha un’accademia dedicata a questa diagnostica, mentre all’estero si stanno allineando grazie alle nostre indicazioni scientifiche. Importanti ricerche effettuate nel corso degli ultimi dieci anni hanno permesso la scoperta di nuove malattie e strategie terapeutiche. La citologia nasale è la diagnostica che ha identificato e dato un nome ad alcune malattie nasali fino a poco tempo fa definite “aspecifiche”, “idiopatiche” o “criptogenetiche”. Sarà sempre più comune e diffuso il riferimento a malattie come NARES, NARMA, NARESMA e riniti sovrapposte, patologie che esistono da sempre, ma che nel passato non sono mai state riconosciute proprio perché mancava la diagnostica citologica nasale. Queste patologie oggi rappresentano il 13% di tutte le rinopatie. La diagnosi è fondamentale per individuare la terapia corretta, conoscere il nome della propria malattia è importante anche per l’aderenza al trattamento medico-chirurgico, perché alcune delle malattie nasali, se non sono diagnosticate precocemente e non sono trattate farmacologicamente ad esempio con i tradizionali antibiotici, corticosteroidi topici o antistaminici, possono evolversi in patologie più gravi come rinosinusite cronica, poliposi nasale, asma o sindrome rino-bronchiale. Più recentemente si sono dimostrate efficaci per contrastare e combattere le malattie nasali anche le nebulizzazioni di acido ialuronico ad alto peso molecolare attraverso un apposito dispositivo. L’acido ialuronico presenta inoltre il vantaggio di poter essere somministrato anche in gravidanza e ai bambini, essendo presente naturalmente nel nostro organismo”. La Giornata Nazionale de “Il mio naso ribelle” che è alla sua quarta edizione e si svolge il 12 novembre, ha come scopo quello di aumentare nell’opinione pubblica il livello di conoscenza delle opportunità di prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie nasali. Il prossimo 12 novembre si potrà effettuare un esame gratuito di citologia nasale nei centri che hanno aderito all’iniziativa e che sono elencati nel sito www.aicna.it. La giornata vole essere un momento di sensibilizzazione dei cittadini sulla prevenzione e l’importanza della diagnosi precoce delle rinopatie.