Il progetto prevede tre fasi per cercare di riavvicinare il cittadino paziente al cittadino medico in bilico tra aziende sanitarie e medicina difensiva.
La prima fase, impersonale, prevede l’utilizzo del social Twitter e dell’account @tweetsalute per postare i quesiti. La seconda, unidirezionale, utilizza l’account tweetsalute di YouTube per diffondere video registrati dagli specialisti su argomenti di prevenzione. Per completare il progetto a breve partirà la terza fase, bidirezionale, in cui, tramite l’account Skype di tweetsalute, medici del team parleranno a distanza con i cittadini e risponderanno a domande.
Lo scopo, fase dopo fase, e’ quello di porre il medico di fianco al paziente, e non sopra, non per curare ma per prendersi cura di chi, suo malgrado, viene a contatto con la malattia in modo da ritornare ad avere quel rapporto "orizzontale" di fiducia fondamento della sanità del passato.