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Il 65% degli italiani vuole vaccinarsi entro il 2021, il 35% al più presto possibile

Il 65% degli italiani è disposta a ricevere la propria dose di vaccino entro il 2021 e il 35% il prima possibile. Dati che pongono l’Italia al secondo posto tra i paesi europei analizzati dall’Edelman Trust Barometer, la più importante indagine globale sul tema della fiducia realizzata dall’agenzia di comunicazione Edelman in 28 Paesi su di un campione di 33.000 persone, diviso tra élite e il resto della popolazione. La ricerca, giunta quest’anno alla 21esima edizione, analizza la fiducia verso aziende, media, Governo e associazioni non governative e, nell’ambito dell’analisi sul business, opera uno spaccato su diversi settori e tra questi quello legato alla salute.

Gli italiani si fidano dei vaccini in misura maggiore rispetto alla maggioranza dei paesi analizzati dalla ricerca. Infatti, il 57% del campione ha la necessità di conoscere completamente il processo di sviluppo e i contenuti scientifici legati ai vaccini per considerarli completamente sicuri, un dato inferiore al 64% della media globale e che pone il nostro paese al terzultimo posto.
Considerando lo scenario di riferimento, il 66% degli italiani ha fiducia nel settore salute nel suo complesso, con 5 punti guadagnati rispetto al 2020 e 16 in totale dal 2016. Un record assoluto che vede l’Italia in controtendenza rispetto al dato globale che cala di un punto. Il settore salute riscuote inoltre più fiducia rispetto al business in generale che si ferma al 59% del campione ed è al secondo posto tra i 15 settori merceologici analizzati. Nella classifica globale, l’Italia è davanti in termini di fiducia a paesi leader in campo medico e farmaceutico come gli Stati Uniti, che possono contare su alcune delle più grandi aziende del settore, o a paesi di grande tradizione come Germania e Francia o, come nel caso Giappone e Corea del Sud, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.

La ricerca analizza anche alcuni sottosettori specifici e, analogamente al dato generale, l’Italia è in controtendenza rispetto alla media globale. Nel caso delle aziende farmaceutiche queste guadagnano infatti 2 punti mentre la media globale è in calo di un punto e 15 Paesi su 27 vedono la fiducia diminuire.
Dato positivo anche per gli ospedali che arrivano al 67% di fiducia, dato che cresce di 2 punti rispetto allo scorso anno mentre in 17 Paesi su 27 è in calo e la media globale scende di 2 punti.
In calo la fiducia per i prodotti farmaceutici di largo consumo che perdono due punti rispetto allo scorso anno, un dato però migliore rispetto alla media globale che arriva al 57% ed è in discesa di 3 punti. L’Italia, inoltre, con il 62% del campione è tra gli 11 paesi su 27 che hanno fiducia ed è al primo posto tra i paesi europei analizzati e davanti ad Australia, Canada, Stati Uniti, Giappone.
Bene anche le assicurazioni sanitarie che con il 66% del campione fiducioso guadagnano 5 punti rispetto al 2020. L’Italia fa meglio rispetto alla media globale che cala di 3 punti e si ferma al 57%. Inoltre, in 17 paesi su 27 la fiducia è in calo.
Per quanto riguarda il sottosettore biotech, Il 61% del campione ha fiducia ed il nostro paese è al secondo posto, dopo la Spagna, tra i paesi europei analizzati, nonostante un calo di 8 punti rispetto allo scorso anno.

“L’Edelman Trust Barometer 2021 ha messo in evidenza le grandi aspettative che i cittadini ripongono nelle aziende in generale e in quelle del settore sanitario in particolare che, oggi più che mai, devono essere in grado di prendere posizione in merito a questioni di natura sociale quali le politiche di miglioramento del settore e le misure concrete per proteggere la salute dei cittadini – ha affermato Elisabetta Olivotto, Deputy General Manager & Health Business Leader di Edelman Italia – La fiducia nel settore sanitario dipende soprattutto dalla capacità delle aziende di: conciliare empatia e concretezza, costituire una fonte di informazione chiara su temi fondamentali quali i vaccini, aumentare il livello qualitativo della letteratura scientifica. Inoltre, l’orientamento delle aziende ad agire in partnership con governo ed Associazioni non governative per la risoluzione di questioni di interesse generale è emerso in maniera chiara come un elemento fondamentale ai fini della costruzione della fiducia”.

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