In Lombardia e in particolare a Bergamo e nella sua provincia l’epidemia di COVID 19 è esplosa in tempi rapidissimi, ma istituzioni, associazioni e ONG hanno unito le forze per realizzare, negli spazi della Fiera di Bergamo, un ospedale da campo con 140 posti letto. Anche il team di pH labs, uno dei Laboratori che fanno parte di TÜV Italia, ha fatto la propria parte operando con la qualità e la rapidità che lo contraddistingue.
Questo ospedale è dotato di una rete distributiva di gas medicinali (ossigeno medicinale e aria medicinale etc) realizzata e rifornita da Air Liquide Sanità Service che ha demandato ai laboratori pH di TÜV Italia, con i quali collabora da molti anni, un controllo urgente della qualità di questi gas, sia sull’impianto di produzione dell’aria medicale che su 10 punti di somministrazione interni alla struttura.
Nel giro di 24 ore, utilizzando i laboratori mobili “Quality Gas”, i tecnici di pH, operando in completa sicurezza, hanno eseguito l’intervento richiesto e rilasciato i rapporti di prova affinché si potesse ultimare il collaudo dell’impianto.
“Siamo stati sempre orgogliosi del servizio di “Quality Gas” perché coniuga l’alto livello di performance tecnica necessaria per rispettare i più rigorosi standard richiesti dalla Farmacopea Europea con la nostra filosofia di essere sempre vicino alle esigenze del cliente”, ha dichiarato Gianluca Licenziato, Sales Manager di pH Lab. “Sono orgoglioso che la nostra struttura abbia potuto rendersi utile, anche se in piccola parte, in un progetto così importante come quello del nuovo ospedale da campo della Fiera di Bergamo, una struttura che ha un fortissimo valore sociale, unitario e di condivisione”.
L’impegno di pH e di Air Liquide è stato principalmente una lotta contro il tempo per rendere operativa la struttura, davvero indispensabile per accogliere i malati di COVID 19 del territorio bergamasco.
Il lavoro che ha visto impegnati i team delle due aziende si è basato su un collaudato rapporto di collaborazione, maturato nel tempo in occasione di numerosi interventi in strutture ospedaliere del centro/nord del nostro paese.
Tutto questo aveva una carica fortissima, l’urgenza, fare presto, nel rispetto delle normative, per alleviare le sofferenze di una popolazione, quella bergamasca, sì colpita dal virus, ma certo non vinta.
“Lavoro nel settore gas medicali da 6 anni – dichiara Alessio Nafi, nel team di tecnici di pH coinvolti in questa attività e che ha personalmente eseguito l’intervento – e ormai sono abituato a situazioni particolari quali terapie intensive, sale operatorie, reparti oncologici. L’ intervento è consistito in un controllo esterno alla struttura al punto di origine dell’aria medicale e in controlli interni nelle aree critiche. Quando si lavora con mascherine che ti coprono buona parte del viso non riesci a percepire le espressioni nei volti degli altri, ma gli occhi… gli occhi di quelle persone, sorridenti e determinati, che non lasciavano il minimo spazio alla paura e allo sconforto sono difficilmente descrivibili con le parole!”