Grande successo per la prima edizione del “Job In Pharma Summit”, promosso da Edra e Job In Pharma con il patrocinio di Farmindustria e di Telethon: l’evento ha posto l’accento sulle nuove logiche del lavoro innescate dalla continua evoluzione del contesto internazionale nei settori Healthcare e Lifescience.
Così come evidenziato dalla Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni in apertura d’evento “la pandemia ha impattato sulla vita di tutti noi. Parlare di sanità oggi significa porre l’attenzione sulle nuove e molteplici possibilità della medicina del futuro che derivano dall’applicazione delle tecnologie digitali nell’ambito della cura, dell’assistenza al paziente, della ricerca medica e farmaceutica, ma anche dalla necessità di ripensare i modelli manageriali, alle strutture organizzative e in particolare agli strumenti utili alla valorizzazione del capitale umano del settore lifescience”.
Ed è proprio sul ridisegno dei modelli manageriali e sul tema delle nuove sfide nelle organizzazioni farmaceutiche che è stata pensata la prima indagine condotta in collaborazione con KeyPartners rivolta agli oltre 400 CEO e HR Partners coinvolti. L’indagine, presentata in occasione del summit, ha rivelato che il 96% delle aziende healthcare è oggi a lavoro per cambiare i propri modelli organizzativi che, nel 57% dei casi, vedranno le proprie fondamenta nel senso di appartenenza al proprio posto di lavoro e nell’empowerment dei dipendenti.
“L’Italia ha un humus scientifico, biotecnologico e manifatturiero che altri paesi in Europa non hanno. Siamo un unicum perché abbiamo una risorsa preziosa: le persone. Nel settore farmaceutico il capitale umano è imprescindibile” ha infatti commentato Enrica Giorgetti, Direttore Generale di Farmindustria.
Anche Fernanda Gellona, Direttore Generale di Confindustria Dispositivi Medici, ha posto l’accento sul concetto di persone come driver dell’industria: “le innovazioni tecnologiche rappresentano un plus di salute a vantaggio di un Paese che investe, che crede nell’apporto strategico del settore salute e dunque nella filiera dei professionisti che ci lavorano”.
I top manager delle aziende coinvolti nei lavori, interrogati sui nuovi stili di leadership, sulle riorganizzazioni e sulle strategie necessarie per evolvere i modelli organizzativi così come indicato dall’indagine con KeyPartners, hanno evidenziato in modo unanime la centralità delle persone.
Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche, ha sottolineato la necessità di sintonizzarsi col cambiamento: “in Roche abbiamo trasformato il nostro modello da organizzazione gerarchica a organizzazione in cui la gestione delle complessità è distribuita in team capaci di prendere decisioni. È proprio in questo clima di empowerment e di senso di fiducia che abbiamo ottenuto il 90% di engagement in azienda. Le persone ricevono ogni 90 giorni un feedback sulla base di outcome precisi. Essere un leader oggi significa essere un coach, un catalizzatore di idee e una persona capace di eliminare le barriere che limitano la crescita degli altri”.
A rafforzare il concetto di moderna leadership è intervenuto Massimo Scaccabarozzi, Direttore di On Radar e già Presidente di Farmindustria per undici anni consecutivi: “qual è il vero ruolo del leader? Rappresentare un role model capace di portare avanti valori come l’integrità, l’etica del lavoro e il rispetto. Il leader è colui che, con l’esempio, motiva le persone alla crescita costante”.
Anche Giovanna Labbate, Managing Director di Gedeon Richter Italia, ha sintetizzato la necessità di costruire un modello di leadership basato sui valori: “I valori fondamentali di oggi sono la fiducia, l’engagement e la valorizzazione delle persone attraverso il rafforzamento delle loro capacità. Ciascuno di noi può portare un valore se avverte la necessità di voler far parte di un cambiamento. La leadership va costruita attraverso modelli organizzativi agili”.
Cinzia Falasco Volpin, General Manager di Zentiva Italia, ha voluto porre l’accento anche sul tema delle nuove generazioni: “i giovani, linfa del presente e del futuro professionale, devono maturare il concetto di percorso. Un percorso caratterizzato non soltanto dalla necessità di acquisire competenze, ma anche caratteristiche attitudinali: il senso della passione, della motivazione e della capacità di accettare il cambiamento. Dobbiamo lavorare sulla voglia della nuova generazione di raccogliere sempre nuove sfide.”
In chiusura d’evento è intervenuto il nuovo CEO di Biofarma, Gianfranco Nazzi, che ha consegnato al pubblico anche la propria esperienza fuori dall’Italia: “Affinché le persone performino al massimo devono sentirsi centrali e, per far sì che nasca questa motivazione, devono ricevere costanti valutazioni e costanti feedback. Con organizzazioni capaci di dialogare con le persone vedremo il cambiamento”.