È Giovanni Messori Ioli il Commissario dell’ASL di Asti nominato con delibera di Giunta della Regione Piemonte venerdì 25 gennaio e insediatosi lo scorso venerdì 1° febbraio presso l’azienda.
Laureato in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Igiene e Sanità pubblica, il dott. Messori Ioli coniuga competenze sanitarie ad altrettante gestionali grazie ai Master in “Risk Management per la Sanità Pubblica” e “Controllo di Gestione per le Aziende Sanitarie”, conseguiti rispettivamente presso l’Ateneo di Torino e l’Università Bocconi di Milano.
“Sono orgoglioso di essere stato indicato alla Direzione della ASL di Asti che mi è apparsa, sin dalle prime impressioni, un’azienda sana ed all’avanguardia. Il mio incarico, ad oggi, è fissato per il 31 dicembre 2019, ma confesso che non mi dispiacerebbe continuare il percorso professionale anche oltre.” Esordisce così, il Commissario alla conferenza stampa di presentazione tenutasi venerdì 8 febbraio. E prosegue: “Il mio sarà un ruolo prevalentemente tecnico che si pone come obiettivi il perseguimento dei temi prioritari concordati con la Regione Piemonte, partendo dalla questione Valle Belbo, alla prosecuzione dell’Assestment per il supporto alla ASL nella gestione del servizio informatico, all’ottimizzazione dei Tempi di Attesa, attraverso un fondamentale e scrupoloso lavoro con i medici prescrittori per garantire l’assegnazione delle classi di priorità nei pazienti, fino alla gestione degli immobili e delle relative transazioni di proprietà da definire con gli enti competenti di Comune, Provincia, Regione.”
Tema essenziale nei prossimi mesi sarà, inoltre, l’appropriatezza, sia clinica che organizzativa, dell’allocamento delle risorse inteso non come taglio di servizi, ma, al contrario, come mantenimento/potenziamento da ottenersi con un’oculata gestione del bene pubblico associata ad una programmata riduzione degli sprechi.
“Mi preme individuare, infine, tra gli ambiti che mi stanno particolarmente a cuore e a cui dedicherò particolare attenzione, la Promozione della Salute e degli Stili di Vita, anche con progetti tesi a sensibilizzare bambini e ragazzi in percorsi condotti fianco a fianco con le scuole del territorio, e la Prevenzione. Sono convinto, infatti, dell’indiscutibile alto valore della cultura preventiva in termini di ricaduta non solo sanitaria, ma anche economica nella complicata ottica di economizzazione di risorse in una società che oggi è costretta a confrontarsi con la sostenibilità del sistema.”