Giornata Internazionale della Fisica Medica
Giovedì 7 novembre, in occasione dell’anniversario della nascita di Marie Curie – la scienziata che ha scoperto il radio, elemento fondamentale per anni nella radioterapia oncologica – si celebra la Giornata Internazionale della Fisica Medica, istituita dall’IOMP. La giornata mira a mettere in luce l’importanza del fisico medico, una figura essenziale non solo nel monitoraggio e nell’ottimizzazione delle terapie con radiazioni, ma anche nell’adozione delle più innovative tecniche diagnostiche e terapeutiche che garantiscono sicurezza e benefici per i pazienti.
Quest’anno, per l’occasione, l’Associazione Italiana di Fisica Medica organizza a Pesaro, Capitale Italiana della Cultura 2024, un convegno dal titolo “Ispirare le prossime generazioni di fisici medici”.L’evento non si limiterà a valorizzare il ruolo di questo specialista, ma cercherà di attrarre i giovani verso una professione tanto affascinante quanto indispensabile per il futuro della medicina moderna.
Monica Bono, Direttrice della UOC Fisica Medica e Alte Tecnologie della AST di Pesaro-Urbino aprirà il convegno con l’introduzione dal titolo “Lo specialista in Fisica Medica, questo sconosciuto”: offrirà una panoramica sulla professione, illustrando il valore e l’impatto di questa figura nel contesto ospedaliero.
A seguire, Lucio Zanca e i giovani dell’Associazione Italiana di Fisica Medica proporranno una sessione interattiva intitolata “Accompagnare i giovani alla scoperta di questo mestiere”, durante la quale verranno fornite informazioni pratiche e testimonianze dirette per coloro che stanno valutando se intraprendere questa carriera. Un appuntamento prezioso per i giovani talenti interessati alla scienza applicata alla medicina. Durante l’intervento verranno presentati in anteprima alcuni brevi video, realizzati per AIFM dalla content creator e divulgatrice Virginia Benzi in cui, con il suo stile informale di grande impatto, racconta chi è il fisico medico, cosa significa radioterapia e cosa sarà il futuro con l’IA. I video verranno poi pubblicati sul canale Instagram di Virginia nelle settimane successive.
Il Premio Nobel 2024 per la Fisica, conferito a due scienziati per il loro contributo allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, ha riacceso il dibattito sul ruolo di questa disciplina nella scienza. Alle 16:30, Claudia Testa, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Fisica Medica dell’Università di Bologna, aprirà una finestra su questo e sulle applicazioni in ambito medico con il suo intervento “Fisica in Medicina, non solo radiazioni ionizzanti”.
La giornata proseguirà con la premiazione degli studenti del Liceo Scientifico, musicale, coreutico “G. Marconi” che hanno partecipato al progetto PNRR “A scuola di Fisica Medica”, con lo scopo di esplorare le applicazioni della fisica in ambito medico.
A portare una riflessione più ampia sul ruolo della scienza nella società, sarà il celebre virologo Roberto Burioni con il suo intervento “Elogio della scienza inutile”. Burioni, noto per il suo impegno nella divulgazione, offrirà una visione provocatoria e stimolante su come anche le scoperte apparentemente meno utili possano, in realtà, gettare le basi per innovazioni rivoluzionarie, incoraggiando un approccio curioso e libero verso la ricerca scientifica.
Concluderà la giornata Gianluca Dotti, divulgatore scientifico di fama nazionale, che presenterà al pubblico “Gli eroi della scienza”, un percorso affascinante e coinvolgente alla scoperta delle vite e delle sfide dei grandi scienziati della storia, sottolineando il loro ruolo cruciale nella trasformazione del mondo attraverso le loro scoperte.
“Oggi l’associazione conta circa 1.500 iscritti, di cui novecento impegnati attivamente negli ospedali – ha dichiarato il presidente di AIFM Carlo Cavedon – Il paziente non li vede, ma affiancano quotidianamente i medici nell’ottimizzazione degli esami e dei trattamenti che impiegano agenti fisici, principalmente nei campi della radiologia, della radioterapia e della medicina nucleare. Il loro ruolo è garantire sicurezza e qualità di tutti gli strumenti fisici impiegati, abbassando al minimo i rischi per il paziente a fronte di terapie il più possibile efficaci. Per fare ciò, rimanere aggiornati sugli ultimi sviluppi della tecnica e sulle nuove tecnologie, comprese quelle fondate sull’intelligenza artificiale, resta un aspetto fondamentale per il lavoro di un fisico medico. Non a caso, il premio Nobel per la fisica di quest’anno è andato a John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton “per le scoperte e le invenzioni fondamentali che consentono l’apprendimento automatico con reti neurali artificiali”, la base del cosiddetto “machine learning”. Ad aiutarci in questo percorso di continua ricerca, siamo felici di poter contare sul contributo di AIFM giovani, il gruppo interno ad AIFM composto da fisici under-35, a cui dedichiamo il convegno di quest’anno. Il futuro di questa professione è nelle loro mani ed è nostro compito sostenerli nel loro percorso di crescita e formazione, per affrontare insieme le prossime sfide professionali”.