Ogni giorno è un buon giorno per prendersi cura di sé stesse. Anche quest’anno Fujifilm partecipa al “Breast Cancer Awarness Month” con un progetto unico pensato e scritto dalle donne per le donne, per fare cultura e prevenzione del tumore del seno affinché aumenti la consapevolezza che una diagnosi precoce può salvare la vita.
Scienziate, ingegnere, tecnici di radiologia, fisiche, manager, sono loro le protagoniste del progetto “Women4Women” in grado di parlare alla grande comunità Fujifilm e di sensibilizzare sul tema della patologia con il claim “Take Care of Yourself”. In occasione del mese della prevenzione l’azienda ha deciso di raccontarsi attraverso le storie e le testimonianze delle donne dello staff di Fujifilm Europe e di alcune importanti Ambassador realizzando questa pubblicazione all’interno dell’attività di CSR.
“Fin da quando abbiamo pensato a questo progetto per la prima volta abbiamo voluto mettere al centro le colleghe e le Ambassador di Fujifilm. Hanno raccontato attraverso le loro personali testimonianze l’arduo compito di cui ognuna si fa carico ogni giorno per il proprio ambito di azione e competenza: da un lato fare cultura della salute delle donne promuovendo la prevenzione quotidiana e dall’altro studiare e lavorare alla diffusione di nuove soluzioni tecnologiche che possono fare la differenza, contribuendo a un migliore approccio alla mammografia – spiega Luana Porfido, Head of Corporate Comunication and Integration Chief FUJIFILM Europe GmbH-.
“Conosco ognuna di queste “Pink Fighters”, così mi piace definirle, delle guerriere che usano le armi della determinazione, della conoscenza, dell’intelligenza e della consapevolezza in grado di dare un contributo decisivo per migliorare la salute e la vita di tutte le donne.”
Quest’anno la prevenzione contro il tumore del seno è ancora più importante degli anni passati. La pandemia ha fermato il Paese e conseguentemente le diagnosi precoci e gli screening, che sono alla base della salvaguardia della salute. Ora è il momento di recuperare e riprendere i controlli rinviati, tornando alla prevenzione e alle visite nelle Breast Unit.
“Confrontando il numero di esami effettuati tra gennaio e maggio del 2019 con gli stessi condotti nel 2020, gli esperti dell’Osservatorio Nazionale Screening hanno quantificato un saldo negativo di oltre 1.4 milioni di esami, senza i quali potrebbero essere ‘sfuggite’ oltre 2.000 diagnosi di tumore al seno. L’anticipazione diagnostica del tumore al seno è la prima strategia per ottenere le maggiori probabilità di guarigione. Per questo motivo, fin dall’inizio della pandemia, Europa Donna Italia ha monitorato con apprensione l’attività dei programmi di screening e delle Breast Unit. Se si vuole salvaguardare la sopravvivenza delle oltre 53 mila donne che ogni anno si ammalano in Italia, lo screening mammografico e le attività della diagnostica senologica devono recuperare al più presto il ritardo”, sostiene Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia.
All’interno di “Women4Women” ci sono le voci di coloro che per ragioni di studio, professione o esperienza diretta personale, hanno un potere persuasivo più forte: chi sottolinea che per una cura ci vuole una diagnosi, un aspetto non così ovvio se si pensa che è un mix di macchina e medico, c’è chi racconta che un esame fatto con uno strumento ergonomico per offrire confort alla donna e a temperatura corporea è rassicurante. C’è poi la voce di donne-esperte che ampliano la gamma sui check necessari e sottolineano che i nuovi strumenti scandagliano e completano la prevenzione. Ci sono poi professioniste di Fujifilm che in vent’anni hanno contribuito all’evoluzione dell’approccio alla mammografia anche dialogando con le pazienti.
Il cambio apportato nell’era digitale è stato in Fujifilm pionieristico: esami più veloci con un insieme di strumenti che contribuiscono alla diagnosi ed è per questo che si è entrati in una nuova era per la salute. È cambiato l’approccio tecnologico grazie anche all’esperienza e alle informazioni di singole pazienti che hanno guidato la ricerca Fujifilm e che porta a continue evoluzioni.
Sono testimonianze che fanno emergere una consapevolezza che rende orgogliosi di un’azienda come Fujifilm che vanta oltre ottant’anni di esperienza nel settore medicale ed è tra i player principali nel digital imaging.
Anna Russo, Radiologo del Dipartimento di Diagnostica d’Immagini presso lo IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona, ed Ester Viola, avvocato matrimonialista e scrittrice, entrambe con la passione per la scrittura si uniscono e danno vita, nel magazine, ad un momento di riflessione sul tema del cancro al seno e invitano tutte le donne a non abbassare mai la guardia perché la prevenzione salva la vita.
“La prevenzione delle malattie è un concetto vitale che dobbiamo tenere a mente – spiega la Dott.ssa Anna Russo. Il cancro al seno è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne: si stima che circa 1 donna su 8 ne sarà colpita nel corso della vita. Ogni anno vengono diagnosticati circa 50mila nuovi casi di cancro al seno, purtroppo i numeri sono in crescita. Ma se da un lato questi dati possono essere allarmanti, dall’altro i dati sul tasso di guarigione ci fanno ben sperare: oggi il cancro al seno si cura più spesso; infatti, negli ultimi 20 anni la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è passata dall’81 all’87% ed è dell’80% a 10 anni. In questo scenario, la prevenzione è l’arma più potente a nostra disposizione per sconfiggere e rendere più innocua possibile questa malattia. La prevenzione è un impegno concreto che ogni donna deve assumere con sé stessa per salvaguardare la propria salute fisica a qualsiasi età.”
“Quando ho iniziato a scrivere “Due Sorelle” – afferma Ester Viola – non ho immediatamente pensato a due sorelle ma ad un singolo personaggio centrale; un personaggio che si è ammalato e che scopre di avere un tumore al seno. Per riuscire a scrivere in prima persona bisogna immedesimarsi nel personaggio così ho parlato con i medici e ho imparato quanto la prevenzione può fare e quanto sia importante. Sono una persona che usa le parole per ogni aspetto della mia professione, e sono abituata a pensare che le parole possono salvare le persone, che le parole sono fatte della stessa sostanza della speranza; ma guarda come sono inutili quando li confronti con i numeri. Ecco, ciò che fa la storia sono i numeri e i numeri ci dicono: liberarsi dalla nostra paura è possibile. Si può fare.”
In occasione del “Breast Cancer Awareness Month” dello scorso anno la scrittrice Ester Viola, ha infatti realizzato per Fujifilm il racconto intitolato “Due sorelle” che narra una situazione che tante donne hanno vissuto, attraverso un testo con salti temporali che rimandano alle madri, nonne, zie malate prima di loro: Emilia ed Elena sono due sorelle dei nostri tempi. Narrato dalla voce intensa dell’attrice Mariella Valentini, il racconto ha raggiunto migliaia di download. L’audiolibro è anche presente nelle Breast Unit italiane che hanno aderito al progetto ed è fruibile sul sito della divisione Medical Systems di Fujifilm.
Le fotografie presenti nel magazine “Women4Women” sono state realizzate da Maurizio Galimberti, Fujifilm instax Ambassador e icona della fotografia istantanea globale, per la mostra “La Carezza” pensata insieme a Fujifilm nell’ambito dei progetti di divulgazione e di sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno.
E’ una rilettura di alcune immagini femminili iconiche realizzate nella prima metà del ‘900 dagli autori Paul Outerbridge e Man Ray, in chiave contemporanea proprio a voler rievocare la bellezza delle donne senza tempo.
Le immagini raccontano la donna attraverso la tecnica del “ready made” che focalizza l’attenzione sul particolare, evidenziato da una fotografia istantanea. Il volto, il corpo, l’espressione degli occhi, l’attitudine al movimento sono il centro dell’attenzione dell’opera realizzata con Fujifilm instax SQUARE SQ20 e sono arricchite da un elemento “pink” a pois.