Si chiama “Motore” ed è un robot che consente di aumentare l’efficacia della terapia di recupero dell’arto superiore, a seguito di ictus o traumi cranici.

La consegna ufficiale alla Neuroriabilitazione dell’ospedale di Fossano è avvenuta giovedi 31 gennaio da parte del presidente della Fondazione Crf Gianfranco Mondino, alla presenza del direttore generale dell’Asl CN1 Salvatore Brugaletta e del direttore amministrativo Laura Carignano.

Motore è uno strumento “intelligente” è utile sia al fisioterapista sia al paziente ed è in grado di percepire la forza esercitata dal paziente, di intuirne le intenzioni e di reagire con un sistema di forze tali che facilitano il recupero funzionale. “L’evoluzione della tecnologia fa sì che oggi la macchina svolga una funzione fondamentale di supporto all’intervento dell’operatore – spiega Gianfranco Lamberti che dirige la struttura di riabilitazione di terzo livello presso il SS. Trinità -. L’apparecchiatura, fondamentale per il difficile recupero dell’arto superiore, coinvolge, attraverso un software che simula anche azioni della vita quotidiana, il paziente, impegnandolo anche in uno sforzo di natura cognitiva.”

Il fisioterapista può scegliere il protocollo di riabilitazione ideale: la misurazione istante per istante di forze, accelerazioni e velocità, consente di avere una valutazione oggettiva dei progressi, di motivare il paziente e di adattare gli esercizi al suo stato psicofisico; lo strumento è in grado di rilevare anche le forze minime e agisce da moltiplicatore di forza per i pazienti, anche in caso di grave ipotono.