E’ stato rinnovato il consiglio direttivo di Federfarma Roma per il triennio 2023-2025. I 1070 farmacisti di Roma e Provincia, infatti, sono stati chiamati ad eleggere il nuovo consiglio direttivo dell’associazione romana di titolari il 26, 27 e 28 febbraio scorso. Ieri sera la proclamazione degli eletti.
Andrea Cicconetti, che ha appena concluso un mandato di quasi tre anni, è stato riconfermato nel primo Consiglio Direttivo presidente insieme alla sua squadra di 29 persone, tra consiglio e collegi accessori, di cui 13 donne.
Il nuovo consiglio direttivo è così composto: Andrea Cicconetti presidente, Alfredo Procaccini vicepresidente urbano, Giuseppe Califano vicepresidente rurale, Massimiliano Matteazzi segretario, Nicola Strampelli tesoriere. I consiglieri sono: Filippo Buccella, Laura Cesaroni, Emilia De Cesaris, Cristina Ercolani, Andrea Ferretti, Vladimiro Grieco, Salvatore Infantino, Eugenio Leopardi, Maria Grazia Mediati, Claudia Passalacqua, Raffaella Ramundo Montarsolo, Felice Restaino, Andrea Rigano, Matteo Sonnino e Fabrizio Squarti. Fanno parte del collegio dei sindaci: Valerio Battisti, Antonella Marchi, Annamaria Palermo, Roberto Manduzio e Francesca Saccà. Membri della consulta sono: Alberto Angelini, Roberta Eletti Bianchi, Rosaria Leodori, Eleonora Murino, Emanuela Silvi.
 “L’obiettivo per i prossimi tre anni – spiega Cicconetti – è quello di consolidare tutto quello che abbiamo ottenuto negli ultimi due anni, sotto la pandemia, in cui abbiamo fatto moltissimo per la farmacia romana. E’ stato un momento di grande emergenza in cui i farmacisti hanno dimostrato di poter avere un ruolo chiave. Ora che siamo tornati ad una situazione di normalità dobbiamo lavorare per vedere attuata la farmacia dei servizi e perché i riconoscimenti ottenuti durante la pandemia non vadano persi”. Tra i punti in programma del nuovo consiglio direttivo, oltre allo sviluppo della farmacia dei servizi, ci sono la semplificazione dei processi, lo snellimento della burocrazia, l’aggregazione tra farmacisti, e la promozione del fondo per le farmacie rurali e disagiate.
“Sicuramente il fatto di non avere liste concorrenti è stata un’attestazione di fiducia per il lavoro svolto in questi due anni passati – ha aggiunto il presidente di Federfarma Roma – la grande adesione al voto, ha votato circa la metà degli aventi diritto, ci da una maggiore responsabilità. Ci sentiremo più sollecitati a lavorare ancora meglio”.